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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Febbraio 2012
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: LA "PLENARIA" PER PRINCIPIANTI

 
   
  Strasburgo, 14 febbraio 2012 - Come funziona una plenaria? - Questa settimana, i 754 deputati europei si riuniscono a Strasburgo in sessione plenaria per discutere e votare i principali temi d´attualità affrontati nelle commissioni parlamentari. Come avvengono le votazioni? Come si organizzano i deputati dei 27 Stati membri e che rappresentano più di 350 milioni di elettori? Ecco l´Abc della plenaria. La sessione plenaria dura 4 giorni, ha luogo a Strasburgo tutti i mesi, eccetto in agosto, ed sempre pubblica. Vengono anche organizzate delle sessioni straordinarie a Bruxelles. La preparazione - La sessione plenaria è solo la punta dell´iceberg. Sono infatti le commissioni parlamentari che si occupano di preparare i documenti e i rapporti da presentare in plenaria. Ogni commissione si occupa di un tema preciso: la protezione del consumatore o della politica estera. Per esempio tutte le domande legate all´agricoltura sono esaminate dalla commissione specializzata nello sviluppo rurale e agricolo. Le commissioni parlamentari sono le prime a esaminare le proposte legislative formulate dalla Commissione europea. All´interno delle commissioni avvengono i dibattiti - spesso lunghi e animati - con la Commissione o il Consiglio dell´Unione europea (l´organo rappresentante gli Stati membri), o tra i partiti politici stessi. Infine la commissione parlamentare propone all´insieme dei deputati, in sessione plenaria, un rapporto che comprende una raccomandazione e propone degli emendanti rispetto al testo iniziale. Il programma - L´ordine del giorno e il calendario della sessione plenaria sono preparati in anticipo dai responsabili dei gruppi politici riuniti nella Conferenza dei presidenti. Questo programma viene adottata all´inizio di ogni sessione, anche se non sono esclusi dei cambiamenti all´ultimo minuto. In sessione plenaria i rapporti prodotti dalle commissioni parlamentari sono discussi e adottati. Alcuni rappresentanti della Commissione europea e del Consiglio dell´Unione europea possono essere interrogati dai deputati e partecipare al dibattito. I dibattiti si concludono con il voto sulla risoluzione. Ogni testo può essere soggetto a nuovi emendamenti, proposti da un gruppo politico o da almeno 40 deputati. Il dibattito - I deputati europei sono 754. Non è possibile che ognuno intervenga personalmente! Il tempo di parola è così attribuito ai gruppo politici in funzione della loro importanza e suddiviso tra i diversi membri. È il deputato relatore di un rapporto a prendere la parola per primo. Generalmente è seguito da un rappresentante della Commissione europea, poi del Consiglio dell´Unione europea e dai capigruppo dei diversi gruppi politici. Se il dibattito non tratta un argomento evocato dalle commissioni parlamentari, è la Commissione europea prende la parola per prima. E altri depuati posso rispondere. Per ogni dibattito è previsto un tempo riservato alla procedura cosiddetta "catch-the-eye": tutti i deputati che vogliono intervenire lo fanno presente al Presidente, ottenendo un minuto per poter replicare. Questo permette di rendere i dibattiti più dinamici e spontanei. Durante un discorso di un deputato, gli altri europarlamentari hanno la possibilità di mostrare un cartellino blu se desiderano porre una domanda. Se la persona che parla è d´accordo, il deputato ha 30 secondi per esprimersi. Quelli che non hanno avuto il tempo di prendere la parola durante la sessione possono redigere una dichiarazione di 200 parole al massimo, che verrà aggiunta al resoconto del dibattito. Il voto - La maggior parte dei voti hanno luogo a mezzogiorno il martedì, mercoledì e giovedì della sessione plenaria. Il voto avviene per alzata di mano. In caso di dubbio, il presidente può richiedere il voto elettronico. In certi casi, come spesso accade per temi sensibili politicamente, un gruppo può richiedere un voto nominativo (elettronico) e i risultati vengono registrati e resi pubblici. In generale, una maggioranza semplice è sufficiente ma in certi casi, come nei casi di mozioni di censura, un voto sul bilancio o legislativo, si possono applicare percentuali e soglie diversi (come per esempio la maggioranza dei parlamentari presenti).  
   
 

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