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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Febbraio 2012
 
   
  CRISI ECONOMICA E CRESCITA: FONDAMENTALE CONCILIAZIONE VITA-LAVORO; NECESSARIA SVOLTA CULTURALE. REGIONE VENETO – PRIMA IN ITALIA – PROPONE AZIENDE PUBBLICHE/PRIVATE “AUDIT” UN METODO INTERNAZIONALE CHE PRESENTEREMO ANCHE A MINISTRA FORNERO

 
   
   Venezia, 14 febbraio 2012 - “Una svolta culturale profonda, una ‘rivoluzione copernicana’ nelle politiche di welfare sostenute dalla Regione Veneto per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, fondamentale per combattere la crisi economica e proporsi l’obiettivo della crescita e centrale per la riforma del welfare”. Lo afferma Remo Sernagiotto, assessore regionale ai servizi sociali intervenuto a un convegno sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro tenutosi il 10 febbraio all’Hotel Plaza Crowne a Padova, a proposito dello strumento internazionale denominato “Audit” (letteralmente verifica) molto diffuso in Germania e Austria e di cui il Veneto - prima Regione in Italia – ha ottenuto la certificazione d’uso e che ora promuoverà in tutto il circuito delle aziende grandi e medie e piccole. Il convegno internazionale è stato organizzato dall’Assessorato regionale ai servizi sociali con l’Osservatorio delle politiche sociali. “L’’audit’ è un intervento a costo zero per la Regione – sottolinea l’assessore – e a breve lo presenteremo a Unindustria e alle associazioni regionali di categoria perché sia adottato. Contiamo che le aziende venete investano su questo procedimento organizzativo che consentirà ai datori di lavoro di dialogare con le lavoratrici/ori accordandosi sulla flessibilità (non in entrata o uscita ma nel mezzo del lavoro), sui turni, sulle maternità, sui part-time o gli orari concentrati, sul telelavoro e su eventuali servizi o facilitazioni per i dipendenti e le loro famiglie. Ciò consentirà una più efficiente e produttiva gestione dell’azienda, una riduzione di stress, malattie e assenteismo, una valorizzazione del capitale umano e della produttività del personale”. Nel Veneto l’ ‘Audit’ è stato importato dalla Provincia di Treviso (sull’esempio della Provincia Autonoma di Bolzano) che l’ha testato con successo su quattro realtà: l’Amministrazione provinciale stessa, il Comune di Treviso, la cooperativa sociale di Castelmonte (400 dipendenti) e il consorzio idrico della sinistra Piave. Ora è assunto dal Veneto come progetto regionale che Sernagiotto ha intenzione di proporre anche alla Ministra del Welfare Fornero in un prossimo incontro. Il contratto di licenza per l’uso del marchio europeo “Audit- Famiglia&lavoro” è stato stipulato con la Fondazione di Francoforte Berufundfamilie Gmbh. Le imprese potranno ricevere le informazioni necessarie e segnalarsi per intraprendere volontariamente l’Audit, presso la Regione/osservatorio Regionale Politiche Sociali (osservatorio.Politichesociali@regione.veneto.it (041-2791361) L’impresa quindi verrà contattata da un auditore (consulente formato e selezionato, in possesso della licenza ad hoc, iscritto ad un apposito registro della Regione Veneto) che stipulerà con l´organizzazione un contratto di consulenza di tipo libero-professionale e accompagnerà l’azienda nell´elaborazione delle misure migliorative della conciliabilità famiglia e lavoro, dopo aver rilevato assieme il potenziale di sviluppo dell’impresa. Dopo il conseguimento del certificato Audit famiglia&lavoro l’impresa sarà iscritta del registro Regionale delle aziende certificate ed avrà la possibilità di usufruire del network messo a disposizione dalla Regione e degli incontri di aggiornamento specifici ad esso collegati. Per tutte le informazioni del caso: L’esponente del governo veneto ha poi ricordato che le iniziative per la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita personale e della famiglia nel Veneto sono iniziati da tempo con la realizzazione di iniziative specifiche tra cui ha ricordato il “Marchio Famiglia”, che dal 2006 spinge soggetti pubblici e/o privati, profit e non profit, a modificare i propri impianti organizzativi e produttivi rendendoli “a misura di famiglia”; i distretti produttivi Family Friendly, e i servizi dedicati alla prima infanzia: dal 2002 è riconosciuta l’importanza e la grande valenza sociale dei nidi aziendali e dei nidi in famiglia servizi per la prima infanzia, svolti presso le abitazioni civili. Ad oggi ne sono già stati attivati 251, che ospitano 1000 bambini.  
   
 

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