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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Febbraio 2012
 
   
  BOLZANO.: IMPUGNATO IL DECRETO MONTI SUL RISANAMENTO DEI CONTI PUBBLICI

 
   
   Bolzano, 15 febbraio 2012 - La Provincia di Bolzano impugnerà di fronte alla Corte Costituzionale il decreto Monti sul risanamento dei conti pubblici. Lo ha deciso il 13 febbraio la Giunta provinciale. Quattro i passaggi "incriminati": riserva all´erario, Imu, riparto dei "sacrifici" sulle autonomie speciali e riduzione dei Cda di società ed enti a partecipazione provinciale. Finirà di fronte alla Corte Costituzionale il confronto Roma-bolzano riguardante l´applicazione del decreto Monti sul risanamento dei conti pubblici. La Giunta provinciale ha deciso di impugnare il decreto legge dello scorso dicembre, e i punti principali contestati dall´esecutivo altoatesino sono stati sintetizzati dal presidente Luis Durnwalder, che ha subito fatto riferimento alla cosidetta riserva all´erario. In sostanza, tutto il gettito aggiuntivo maturato grazie alla manovra che punta a ridurre l´ammontare del debito pubblico, nei prossimi anni finisca allo Stato. "L´accordo di Milano - ha spiegato Durnwalder - prevede però che il 90% di tutte le tasse e di tutte le imposte riscosse in Alto Adige rimanga a disposizione dell´amministrazione provinciale. Questo principio viene violato dal decreto Monti, senza tenere conto del fatto che l´Accordo di Milano può essere modificato solamente con l´intesa di entrambe le parti, e non certo in maniera unilaterale". Altro passaggio incriminato riguarda l´Imu, la nuova imposta municipale sugli immobili, con i Comuni costretti a girare allo Stato non solo una considerevole fetta di questo gettito (il 50% dell´aliquota minima), ma anche i 60 milioni di euro da destinare alla Provincia che gestisce direttamente gli enti locali. Per quanto riguarda, invece, gli 860 milioni di euro richiesti complessivamente a Regioni e Province a statuto speciale per risanare il deficit statale, oltre 120 dei quali arriveranno da Bolzano, il presidente Luis Durnwalder ha ribadito che "senza trattative, e senza una specifica norma di attuazione, il sistema di finanziamento dell´autonomia non può essere modificato". L´ultimo punto sul quale dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale riguarda la riduzione nel numero dei componenti dei consigli di amministrazione di enti strumentali e società partecipate della Provincia. "Ci muoviamo già da tempo in questa direzione - ha concluso Durnwalder - ma riteniamo che su questa materia la competenza sia nostra, e non del governo centrale".  
   
 

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