Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Febbraio 2012
 
   
  A BOLZANO PRESENTATA LA FORMAZIONE IN AMBITO SOCIALE

 
   
  Bolzano, 15 febbraio 2012 - L’assessore Theiner ha illustrato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa la formazione professionale nel settore sociale fornendo dati ed una serie di valutazioni riguardo a questo importante settore. Presenti alla conferenza stampa il direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Luca Critelli, Silvia Fargion, docente della Facoltà di Scienze della Formazione della Lub ed i direttore delle scuole per le professioni sociali, Giorgio Bissolo e Luigi Loddi. “Il settore sociale è uno dei pochi settori nei quali si registra un costante aumento dell’occupazione e nel quale, anche in futuro prevediamo che vi sarà una costante richiesta di servizi” è questo uno dei dati salienti della conferenza stampa organizzata questa mattina dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner alla quale hanno preso parte il direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali, Luca Critelli, Silvia Fargion, docente della Facoltà di Scienze della Formazione della Lub ed i direttori delle scuole per le professioni sociali, Giorgio Bissolo e Luigi Loddi. “Recentemente la Giunta provinciale” ha aggiunto Theiner “ha definito il fabbisogno per il settore dei servizi sociali sino al 2015 ed in questo ambito vi sarà bisogno a livello provinciale di 1270 posti di formazione destinati nel dettaglio a 450 operatori socio-sanitari, 450 operatori soci-assistenziali, 190 assistenti all’infanzia, 90 assistenti sociali e 90 educatori sociali. Dal 1998, quindi da circa 14 anni, la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano offre due corsi di laurea, in Servizio sociale e per Educatori sociali. I laureati operano poi come assistenti sociali lavorando presso i Servizi sociali o sono educatori sociali che svolgono la loro attività per lo più all’interno di strutture ed istituzioni specializzate, per esempio per adolescenti. La formazione non-universitaria, cioè il diploma, si ottiene attraverso le due scuole per le professioni sociali “Emmanuel Lévinas” in lingua italiana, diretta da Giorgio Bissolo ed “Hannah Arendt” in lingua tedesca diretta da Luigi Loddi. I diplomati lavorano in seguito come operatori socio-assistenziali, operatori socio-sanitari o come assistenti all’infanzia presso i vari servizi della provincia”. Negli ultimi cinque anni 1634 persone hanno conseguito il diploma nel campo della professioni sociali, la maggior parte (647) come operatori socio-sanitario, seguiti dagli operatori socio-assistenziali (600), educatori sociali (146), assistenti all’infanzia (128) ed assistenti sociali (113). “Le persone occupate nel settore sociale” ha aggiunto l’assessore “sono da anni in costante aumento. A fine 2010 erano 7.328 persone, pari a 5.968 equivalenti a tempo pieno. Ci aspettiamo che questa crescita continuerà anche in futuro, anche se con tassi di crescita probabilmente più deboli che in questi ultimi anni. I dati mostrano che la percentuale dei collaboratori provenienti dall’estero nel settore sociale è rimasta abbastanza costante. Nel 2010 la percentuale è stata del 14% (nel 2004 del 12,32 %; nel 2006 del 12,28 %; nel 2009 del 14,1 %). In dati assoluti nell’anno 2010 lavoravano presso i servizi 836 persone in equivalenti a tempo pieno. Nei servizi per anziani il 13,4 percento dei dipendenti vengono dall’estero, nei servizi per disabili, malati psichici e per dipendenze il 13,2%, nei servizi per la prima infanzia 12% nell’assistenza domiciliare 17%. Nel corso dell’incontro con la stampa l’assessore ha inoltre sottolineato che il lavoro nel settore sociale è caratterizzato spesso da un forte impegno personale sia sotto il profilo fisico che psichico e questo è evidenziato dall’anzianità media dei lavoratori in questo settore che è solamente di 8,6 anni. “Uno dei nostri obiettivi principali” ha affermato Theiner “è quello di aumentare l’attrattività del settore professionale e i periodi di permanenza in servizio. Ciò significa migliorare alcune delle condizioni di lavoro, anche nei confronti di settori vicini come sanità e scuola, così come elaborare nuovi modelli, per esempio, nel ambito del recupero psico-fisico del personale. Un altro obiettivo è sostenere le collaboratrici e i collaboratori in età avanzata in modo che possano rimanere nel mondo del lavoro. Dobbiamo trovare nuovi modelli di lavoro, per esempio, una diversa gestione del part-time o dare a loro la possibilità di accompagnare i giovani nel processo di lavoro in modo che i giovani possano usufruire delle loro esperienze. Un altro gruppo target sono sicuramente gli uomini, visto che attualmente circa l’85% dei collaboratori dei Servizi sociali sono donne. Questo comporta con una forte presenza di collaboratori a tempo parziale (ca. 50 %) e molte assenze per maternità. Vorremmo coinvolgere maggiormente gli uomini nel lavoro sociale, ma anche persone che hanno acquistato delle esperienze di vita e delle competenze in altri settori possono dare un contributo molto valido”. Hanno quindi preso la parola la docente della Lub, Silvia Fargion, ed i direttori delle due scuole per le professioni sociali Giorgio Bissolo e Luigi Loddi., i quali hanno illustrato nel dettaglio le attività svolte dalle rispettive strutture. Presso la scuola Hannah Arendt si sono iscritti nell’anno scolastico 2011-12 623 studenti mentre 1843 persone hanno seguito corsi di aggiornamento per complessive 43.632 ore. Presso la scuola “Emmanuel Levinas” gli iscritti sono stati 350 e circa 1000 frequentano i corsi di aggiornamento.  
   
 

<<BACK