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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Febbraio 2012
 
   
  LECCE: LO STATO DELL´ARTE DEL PROGETTO DEL COMUNE IN MATERIA DI RIFIUTI

 
   
  Bari, 15 febbraio 2012 – Di seguito una nota del Dirigente dell’Ufficio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica: “In merito a notizie apparse recentemente sulla stampa regionale in tema di gestione dei rifiuti a Lecce, teniamo a precisare che il progetto presentato dal comune è stato approvato dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (Nvvip) il 29.03.2010: in virtù di questa valutazione, il Comune di Lecce avrebbe già disponibile il finanziamento per un ammontare di: € 1.000.000/00 (determinazione dirigenziale n. 91 del 20.10.2011, fondi F.a.s); € 1.000.000/00 (determinazione dirigenziale n. 10 del 31.01.2011, fondi Po Fesr 2007-2013); € 2.019.878/20 determinazione dirigenziale n. 58 del 29.07.2011, fondi Po Fesr 2007-2013). Allo stato il comune non ha ancora beneficiato di questi finanziamenti perché non sono giunte, ai competenti uffici regionali, le integrazioni richieste in data 23.09.2011. “Si ritiene utile chiarire che la Regione ha disciplinato le modalità di erogazione dei finanziamenti a valere sui fondi del Po Fesr 2007-2013 con la Dgr n. 2641 del 30.11.2010 prorogata nei termini di scadenza dalla Dgr n. 745 del 19.04.2011. “Si rammenta che le procedure del Po Fesr prevedono necessariamente che la documentazione tecnico-finanziaria del progetto sia conforme alle linee guida previste dall’Unione Europea: in ragione di ciò a fronte di una proposta progettuale pervenuta dal Comune il 23.02.2009 furono chieste integrazioni dal Servizio Ciclo dei Rifiuti depositate solamente il 18.11.2009. Nel successivo incontro tenutosi il 27.10.2010 presso la sede dell’assessorato alla Qualità dell’Ambiente, preliminare all’approvazione della Dgr n. 2641 del 2010, oltre a l’aver fornito, in anteprima, le progettazioni si era anche condiviso che le stesse avrebbero dovuto essere conformi, nelle redazioni, ai criteri stabiliti dalle suddette linee guida. “Infine è importante ribadire, ancora una volta, che la Regione per legge non ha competenza in materia di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e che sono, invece, i Comuni che concorrono, nell’ambito delle attività svolte a livello degli ambiti territoriali ottimali, alla suddetta gestione. Sono, ancora, i Comuni che attuano misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento e della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati. Il finanziamento di impianti di trattamento (quindi anche quelli di compostaggio) è possibile, mediante fondi del Po Fesr, solo quando ci sono proposte progettuali da parte dei soggetti beneficiari (Ato o Comuni in forma singola o associata). L’unione Europea finanzia, peraltro, quella parte dei costi di investimento che non possono essere finanziati dallo stesso progetto. Il metodo utilizzato per la definizione e l’erogazione dei fondi comunitari è quello della valutazione del deficit di finanziamento. Solo quando viene definito il suddetto deficit di finanziamento mediante la redazione di una relazione economico-finaziaria, obbligatoriamente da sottoporre a valutazione da parte del Nvvip, la Regione è in grado di finanziare solo parte del costo complessivo dell’investimento per la realizzazione, ad esempio, di un impianto di compostaggio. Necessariamente, dunque, il soggetto beneficiario che propone l’investimento dovrebbe cofinanziare l’intervento.”  
   
 

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