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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Febbraio 2012
 
   
  BASILICATA: CONSIGLIO REGIONALE, IL DIBATTITO SU RELAZIONE DE FILIPPO GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI SULLA RELAZIONE PROGRAMMATICA E SULLA NUOVA GIUNTA.

 
   
   Potenza, 15 febbraio 2012 - Il dibattito sulla relazione programmatica del presidente De Filippo è stato aperto ieri da un intervento del consigliere Franco Mattia (Pdl), a parere del quale "il dibattito di oggi non può esaurirsi intorno alla relazione programmatica che ha accompagnato la presentazione della nuova Giunta". Per Mattia "la verifica politica è la crisi di una classe dirigente, durata troppo tempo con gravi ripercussioni sulla competitività del sistema regionale". Ha inoltre parlato di "inadeguatezza della classe politica che ha governato e governa la Regione, incapace di trovare un assetto stabile e di dotarsi di una strategia. Si dica la verità sui giochi interni al Pd e su questa crisi, che non è stata risolta con l´annunciata discontinuità". Gli ha fatto eco Mariano Pici (Pdl) per il quale la verifica politica "nasce da una crisi profonda del Pd, che viene indicato dai mass media come un ´partito regione´ contornato da tanti vassalli" e c´è il dovere "di dire la verità sulla situazione economica, sul fallimento delle politiche del centrosinistra". A suo parere "una buona opposizione, non distruttiva, costruttiva ma ferma, corretta e leale, può essere di beneficio, per il bene dei lucani". "La maggioranza potrà anche dare un voto positivo, ma è chiaro che è spaccata, che emergono forti criticità e insoddisfazioni fra i partiti che la compongono", ha affermato il consigliere Gianni Rosa (Pdl). "La verità è sotto gli occhi di tutti - ha aggiunto - De Filippo non ha il coraggio di dire ai lucani ciò che è successo ed il governo regionale è stato incapace di risolvere i problemi dei lucani". Il capogruppo del Psi Rocco Vita ha ricordato di aver espresso più volte "un giudizio severo sulla prima Giunta per l´esclusione della sinistra, per la mancanza di collegialità e di decisioni condivise e per un elemento destabilizzante, cioè le evidenti divisioni del Pd. Giudizio che più volte ci ha fatto chiedere un cambio di passo. Avremmo dovuto cogliere questa occasione per discutere di politica e di politiche, e poi passare agli organigrammi, invece gli organigrammi hanno prevalso sulle politiche ed i socialisti sono insoddisfatti e preoccupati: non c´è stata rottura e discontinuità se non quella nell´alleanza di centrosinistra". Ha però definito importanti i riferimenti fatti dal presidente De Filippo al reddito di cittadinanza e al piano del lavoro. Critiche anche dal capogruppo dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione, per il quale "non avevamo bisogno di perdere tempo per risolvere un problema politico tutto interno al Pd. Serve una seria riflessione sul piano programmatico da parte delle forze che hanno sostenuto il centrosinistra, ed occorre riconoscere alle varie forze la stessa dignità, evitando di scambiare la coerenza con la sottomissione". A parere del capogruppo di Sel, Giannino Romaniello, "ci sono momenti in cui gli interessi generali e delle istituzioni devono prevalere sugli interessi dei partiti", e "la crisi avrebbe richiesto una riposta diversa dal centrosinistra". Romaniello ha parlato della "mancata attuazione della riforma della governance in agricoltura, del ritardo dell´aggiornamento del piano regionale dei rifiuti, degli effetti negativi che sta determinando sui giovani lucani il progetto un ponte per l´occupazione", sottolineando la necessità di "riaprire la partita del petrolio per ricontrattare con le compagnie le compensazioni e non certo per aumentare la produzione di barili". A suo parere la relazione del presidente De Filippo "glissa sulle vere ragioni della verifica", il cui esito è "un assetto di giunta tutto teso a mantenere gli equilibri interni al Pd, un assetto che ancora una volta esclude la sinistra". "Non è facile ridefinire un nuovo orizzonte", ha concluso Romaniello esprimendo però la convinzione "che un altro centrosinistra è possibile". “Non c’è nessuna intenzione di entrare nella maggioranza – ha spiegato nel suo intervento il capogruppo di Ial Alfonso Ernesto Navazio -, c’è, invece, una volontà: quella di fare qualcosa più che dire qualcosa e un’offerta: quella di misurarci sui temi elencati nella relazione, temi che apprezziamo, soprattutto quello riguardante la costituzione di una task-force per verificare i capitoli di bilancio in maniera approfondita e quello sull’introduzione dell’analisi valutativa quale obbligo normativo. La relazione che abbiamo ascoltato, per alcuni versi ci conforta per altri ci lascia preoccupati. Apprezziamo il fatto che la nostra proposta di legge sulla stazione unica appaltante veda un rilancio nella relazione programmatica, ma riteniamo giusto tenere alta l’attenzione sui temi ambientali, con la messa in atto, di una informazione a portata di tutti”. Il consigliere Enrico Mazzeo (Idv) avrebbe preferito “che la relazione fosse stata costruita su fatti programmatici, che avesse messo in luce le ombre, che avesse approfondito situazioni di particolare valenza, come lo spopolamento dei nostri Comuni (quando una regione perde abitanti c’è qualcosa che non va); l’utilizzo delle risorse economiche, (i soldi che stiamo impegnando nei vari settori sono spesi nella maniera più giusta?). Mi sarei aspettato una relazione più tecnica, capace di aggiustare il tiro e di guardare non al domani ma al dopodomani. Noi abbiamo il dovere, ma sicuramente più il Governo, di creare un nuovo modello di sviluppo e di consegnare un ambiente sano ai nostri giovani. Ciò che spetta al centrosinistra è di ripiegarsi sulle cause che hanno portato all’autoesclusione del gruppo Sel, un pezzo importante della coalizione”. “Dopo un lungo ed estenuante tempo di attesa – ha affermato il consigliere Mario Venezia del Pdl - ci aspettavamo un discorso diverso e invece ciò che abbiamo ascoltato è molto più confuso rispetto alla relazione programmatica di due anni fa. Solo parole e non un’analisi attenta di quanto accade in regione: spopolamento, disoccupazione, stato di povertà per molte famiglie, record di cassa integrazione, e di fallimenti. Non una parola sull’agricoltura che è il settore primario della nostra regione e un Piano sanitario che sembra un mero atto ragioneristico, esclusivamente teso a diminuire i costi senza nessun accenno alla ricerca e all’innovazione, senza nessuna misura che dia l’idea di una sanità moderna. Tutto quello che accade non può essere sempre colpa del Governo nazionale, è giunto il momento signor Presidente, di interrogarsi seriamente e di ammettere che non ha realizzato niente di quanto aveva promesso, e quindi è ora di voltare pagina”. Per Antonio Autilio (Idv) “ogni crisi politica prevede che ci sia una verifica, quella di oggi ci offre la possibilità di compiere una serie di riflessioni e considerazioni come quella sulla scelta di Sel di non voler far parte del centrosinistra. Ci sono obiettivi importanti che non possono vederci distanti. Nella relazione ho colto uno spunto di grande interesse, quello del Piano integrato per l’occupazione con la previsione di una sinergia tra i due dipartimenti regionali interessati. Un punto che può diventare il fiore all’occhiello di questo nuovo Governo, sappiamo bene che il problema principale della nostra regione è proprio l’occupazione. Ciò che sarà necessario fare è porre a regime i distretti formativi, mettendo in contatto il momento formativo con la realtà imprenditoriale; prestare la giusta attenzione alla questione ambientale, con la messa in atto di iniziative capaci di tutelarla; predisporre un disegno di legge da sottoporre all’approvazione del Consiglio regionale teso all’aumento delle royalties per poi presentarlo al Governo nazionale”. Per Francesco Mollica (Mpa) le parole di De Filippo “sono un film già visto che ha fatto registrare interventi impietosi e critici anche da parte di consiglieri della maggioranza, e messaggi cifrati chiaramente collegati al discorso delle nomine. Ci aspettavamo un ragionamento costruttivo e invece mala tempora currunt. Chi dava per scontata la presenza di un esponente dell’Intergruppo in Giunta, ha sbagliato. Ciò che ci interessa e ci appassiona sono le cose che bisogna fare per questa regione non dove si fanno, e con il voto favorevole che abbiamo assicurato alla finanziaria regionale abbiamo mostrato con evidenza che non siamo interessati alla mera logica del do ut des. Sulle questioni che avevamo posto come Intergruppo, e che sono state prese in considerazione in questo programma, vorremmo poter collaborare”. “I temi affrontati nella relazione del presidente De Filippo siano attuati in maniera veloce dall’esecutivo in considerazione della grave crisi che l’Italia sta vivendo”. E’ quanto auspicato dal neo consigliere Vito Gaudiano del gruppo Misto il quale ha invitato la Giunta a porre in essere azioni in grado di “invertire la tendenza di recessione economica e lavorativa”. Gaudiano nel sottolineare il suo recente ingresso in Consiglio regionale e la sua adesione al gruppo misto ha ribadito il sostegno al centro-sinistra e al presidente De Filippo. “Penso che il presidente De Filippo nella sua relazione abbia bene interpretato il momento difficile – ha detto Alessandro Singetta dell’Api - e sia stato in grado di esprimere una visione del futuro a medio e lungo termine di questa regione che può portarci fuori dalle difficoltà. Il che significa non soltanto definire tutto con uno slogan ma cercare di interpretare al meglio i tempi che stiamo vivendo”. Singetta ha aggiunto che “il centrosinistra ha in sé la capacità di autoriformarsi e di individuare quelle eventuali carenze che possono, se affrontate bene e tempestivamente, riuscire a portare questa regione fuori dal guado”. Per Roberto Falotico (Plb) "qualche passo in avanti è stato fatto, e noi faremo il nostro lavoro senza sconti, sostenendo le proposte che ci convincono e contrastando quelle che riteniamo sbagliate. Abbiamo votato la finanziaria perché conteneva misure, ad esempio nel settore della sanità, non risolutive ma che andavano nella direzione da noi indicata". "Abbiamo tutti un problema – ha aggiunto - quello del lavoro e dell´occupazione su cui impegnarci oggi". Per Michele Napoli (Pdl) la maggioranza di centrosinistra "è ancora ripiegata su se stessa e l´agenda degli interventi continua ad essere desolantemente vuota". Napoli ha richiamato i dati della crisi economica e della disoccupazione, evidenziando che dalle più recenti analisi "il risultato della Basilicata appare davvero deprimente". Ha inoltre indicato l´impellente necessità "di realizzare riforme che cambino il volto della Basilicata, liberando risorse per i giovani e gli imprenditori. Ecco i suggerimenti di una opposizione seria e responsabile che sa proporre misure per la crescita economica e il futuro dei giovani, insieme alle riforme istituzionali". Per il capogruppo dell´Idv Nicola Benedetto "la relazione del presidente De Filippo è condivisibile, ma manca l´intreccio con la nuova Giunta, non convincono i tempi della verifica e la nomina dei nuovi assessori appare soprattutto come un´esigenza interna al Pd". A suo parere "serve più dialogo nella maggioranza e collegialità nelle scelte. Prendiamo atto della scelta di Sel, sta a noi far andare avanti il programma di legislatura definito anche con il contributo di questo partito". "Il presidente De Filippo - ha detto il capogruppo del Pd Luca Braia – ha fornito una declinazione concreta e persuasiva di quel che significa adottare, anche nella nostra regione, le parole d´ordine di un nuovo ciclo politico e di un nuovo modello di sviluppo che traduca nell´epoca della nuova scarsità i valori di efficacia, efficienza, equità, sobrietà in una parola: un nuova sostenibilità. "I prossimi mesi - ha sottolineato - saranno decisivi per un´efficace risposta alla crisi. I cittadini e le imprese attendono azioni e soluzioni rapide ed efficaci in grado di allentare velocemente l´asfissiante morsa di una crisi economica resa sempre più incalzante e devastante da un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha raggiunto livelli che tutti giudichiamo davvero insostenibili". Il dibattito è stato concluso da una breve replica del presidente della Giunta regionale Vito De Filippo. Il Consiglio ha, poi, approvato a maggioranza, con la sola astensione del consigliere Michele Napoli del Pdl, una mozione sulla questione dell´emergenza maltempo, proposta dal consigliere Mollica (Mpa) e sottoscritta dai consiglieri Falotico (Plb), Rosa (Pdl), Gaudiano (Gruppo Misto), Navazio (Ial), Romaniello (Sel), Mazzeo (Idv), Braia, Dalessandro, Robortella e Santochirico (Pd), che impegna il presidente della Giunta regionale e gli assessori "a voler mettere in campo azioni finalizzate a contribuire alle spese sostenute dagli enti locali della Regione a partire dall´inizio delle eccezionali nevicate", a rivedere la normativa sulla protezione civile (lr n. 25/99) ed a "predisporre atti che possano prevedere l´utilizzo di uomini quali i lavoratori ´Vie Blù´, i braccianti forestali, i fruitori del reddito di cittadinanza solidale e chiunque a vario titolo dipenda dai finanziamenti regionali".  
   
 

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