Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 17 Febbraio 2012
 
   
  PATRIZIA POZZI: CONTEMPORARY LANDSCAPE NUOVI RACCONTI E VISIONI SKIRA EDITORE. UN INVITO A RIFLETTERE SUL VIVERE/ECOSOSTENIBILE PER FAVORIRE IL DIALOGO TRA L´UOMO E LA NATURA

 
   
  Contemporary Landscape, curato da Luca Molinari per le Edizioni Skira, è il nuovo libro di Patrizia Pozzi uscito da pochi giorni in libreria. Non sono molte le pubblicazioni in Italia che affrontano le tematiche del Landscape, ovvero la progettazione degli spazi aperti. Attraverso più di 300 immagini a colori che raccontano l’esperienza trentennale di Patrizia Pozzi, del suo studio e del suo team di collaboratori, emergono nel libro le nuove tendenze che si stanno delineando a livello internazionale, alcune delle quali ancora poco conosciute nel nostro paese. Il volume vuole descrivere i temi principali affrontati in questo campo sino ad ora e far riflettere su quanto ancora si può e si deve realizzare. Vuol essere uno strumento didattico rivolto ai giovani che si avvicinano a questa disciplina e che potranno cogliere i nuovi orientamenti del domani. Negli ultimi sessant’anni - sottolinea Luca Molinari nel suo testo introduttivo - si è verificato un consumo irragionevole dei territori senza che quasi mai si valutasse a pieno l’impatto che tutte queste scelte avrebbero provocato sull’ambiente e sulla nostra vita. Ne sono una triste prova gli ultimi e terribili disastri ambientali verificatesi in Liguria lo scorso ottobre. La maggior parte delle nostre città sono cresciute di otto, dieci volte con un parallelo abbandono e perdita di campagne, valli montane, fasce costiere. Quello che sembrava un equilibrio antico che vedeva l’uomo capace di colonizzare e trasformare territori con attenzione e sapienza dei climi, degli odori, delle qualità delle nostre terre, in poco meno di tre decenni si è quasi completamente perduto. Fortunatamente la situazione negli ultimi due decenni sta lentamente migliorando, anche perché una nuova generazione di paesaggisti è definitivamente emersa e, con loro, una diversa e più consapevole committenza comincia a vedere nel progetto degli spazi aperti una straordinaria risorsa ambientale e civile. In questo panorama s’inserisce l’attività e la ricerca di Patrizia Pozzi e del suo studio di progettazione del paesaggio e degli spazi verdi pubblici e privati che si sta progressivamente affermando sulla scena nazionale e internazionale. La lunga serie di progetti realizzati per alcuni grandi gruppi privati e per alcune coraggiose amministrazioni ci raccontano di un decisivo cambiamento di mentalità nella committenza italiana e, insieme, in una inevitabile metamorfosi nella sensibilità della popolazione, non più indifferente ai luoghi che vengono costruiti per la sua vita quotidiana. Gli interventi (a terra e pensili) per il Nuovo Complesso “Vodafone Village” e per la Nuova sede L’oreal Italia a Milano, gli spazi pubblici delle due nuove sedi Ikea Catania e Perugia, il progetto paesaggistico e architettonico per un Nuovo porto per la logistica dei prodotti petroliferi a Valona, in Albania, ci raccontano come la Natura sia studiata e concepita per migliorare la qualità della vita di tutti i giorni e di come la pianificazione degli spazi aperti possa diventare manifesto di un modo differente di costruire, sostenibile e responsabile, le nostre città. La visione di Patrizia Pozzi prende spunto dalle moltissime opportunità che l’elemento naturale ci continua ad offrire, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e quindi attento alle tematiche di ecosostenibilità e biocompatibilità da cui non si può più prescindere. Ai nostri giorni è diventato sempre più necessario confrontarsi con le tematiche del risparmio energetico e dell’integrazione nei sistemi costruttivi di soluzioni nuove e all’avanguardia, per proteggere le risorse che ci sono rimaste. Significativi sono alcuni interventi recenti quali il giardino fotovoltaico del Nuovo Complesso “Vodafone Village” e la realizzazione a basso impatto ambientale del roof garden e della piazza d’ingresso della Foresteria per il Golf Club di Bogogno . L’attività didattica e ludica con i bambini - che sono i cittadini del nostro presente/futuro e che vanno formati riportandoli a una relazione inedita e felice con la Natura dei luoghi - è un’altro degli aspetti che lo studio porta avanti da anni in maniera costante. Il tema del gioco diventa spesso nei suoi lavori tema di progetto e viceversa. La foglia di fico è l’elemento pensato da Patrizia Pozzi per caratterizzare e scandire le aree gioco del nuovo centro Ikea di Catania. Le serie di mobili e luci da lei disegnati in siepe artificiale, in salice intrecciato, a forma di corallo, di nido o di radice, ispirati al fior di loto, alla margherita o ai boccioli di fiore, diventano oggetti ludici in occasione laboratori organizzati per i bambini. Tra le recenti creazioni presentate come novità in questa pubblicazione, ricordiamo le luci a led Ramètt e il tavolino Fior di Loto, tutti e due prodotti da Ad Maiora per esterni e interni. Il libro è introdotto da un saggio di Luca Molinari. Seguono 4 sezioni tematiche: Energy landscape, Abitare la natura, Nuove tendenze (Orme e forme vegetali, Baby Green, Sculpting, Wallscape, Taglia e cuci, Riflettendo), Nursery. Ogni sezione è riccamente illustrata con immagini dei lavori dello Studio Pozzi supportati da testi redatti dallo Studio Via Piranesi srl e da ricche didascalie esplicative. Patrizia Pozzi. Paesaggista, laureata in Architettura al Politecnico di Milano, all’inizio della sua carriera ha collaborato con Italia Nostra e con il Fai - Fondo ambiente italiano. Vincitrice di numerosi concorsi per la progettazione di aree verdi pubbliche e per la riqualificazione di parchi, dal 1991 è titolare di uno studio di progettazione paesaggistica e architettonica che interviene a scala urbana e territoriale, nazionale ed internazionale. Si interessa di mitigazione paesaggistica e ambientale anche per certificazioni Leed e progetti a bassa manutenzione, migliorie per lavori pubblici e privati, riqualificazioni e recuperi di paesaggio. Docente al master di alta formazione Outdoor Experience Design presso Poli.design di Milano, le sue realizzazioni sono pubblicate su libri e riviste italiane e straniere e sono state selezionate ed esposte alle ultime tre edizioni della Biennale Europea del Paesaggio di Barcellona (premio Rosa Barba 2006, 2008, 2010). È conosciuta per aver sviluppato Landscape Furniture, una linea di mobili in siepe artificiale che ha riscosso molto successo ed è autrice di Landscape Design, Electa 2008. In tutti i suoi lavori Patrizia Pozzi tende a provocare il contatto tra il quotidiano e Natura. Con artificio e ironia il contesto diventa un soggetto plasmabile attraverso una sapiente opera di progettazione che non può prescindere dalla profonda conoscenza della Natura e del luogo: dell’atmosfera, del vento, dei profumi, dei colori, delle luci che cambiano, della nebbia, ovviamente della botanica e molto altro ancora. Codificare e tradurre questi elementi in un linguaggio progettuale fa parte del lavoro del landscape designer: realizzare un intervento nel pieno rispetto e salvaguardia del luogo, nella piena attenzione della Natura e dei suoi ritmi. Lo studio di Patrizia Pozzi ha una struttura articolata e interdisciplinare, aspetto ormai fondamentale in questo settore. Al suo interno lavorano professionisti specializzati in architettura del paesaggio, comunicazione grafica, agronomia a cui si affiancano specialisti esterni (botanici, agronomi, ingegneri ma anche scultori e scenografi ecc.) la cui esperienza permette di affrontare diversi tipi di interventi in contesti differenti. 1 Il Veneto Regione Turistica Per Tutti Protagonista A Bruxelles Il Veneto vuole proporre il suo territorio, la sua storia, la sua cultura e la sua enogastronomia a tutti, comprese quelle persone che, per età, difficoltà motorie momentanee o permanenti, con sofferenze alimentari e così via, hanno bisogno di percorsi di ospitalità all’altezza delle specifiche necessità. Lo ha ribadito il 10 febbraio l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi, intervenuto a Bruxelles al convegno sul tema “Turismo per tutti, una scelta da vincere” organizzato dall’europarlamentare Carlo Fidanza, membro della Commissione Tran (Trasporti e Turismo), che ha visto la partecipazione, tra gli altri del Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, da sempre molto sensibile alla problematica del turismo accessibile. Per il Veneto, regione che nel 201 ha registrato quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche, oltre il 60 per cento delle quali generate da ospiti stranieri, è stata un’ulteriore opportunità per dare corpo al progetto d’eccellenza “Sviluppo di un turismo sociale ed accessibile”, che lo vede riferimento dell’Unione in questo settore. “E’ stata un’occasione importante per incontrare nuovamente l’on. Tajani e per ribadire e rafforzare – ha spiegato soddisfatto l’assessore Finozzi – il nostro ruolo come regione pilota a livello europeo per l’applicazione delle direttive della comunità sul turismo per tutti. Con Tajani e Fidanza, riteniamo che investire sull’accessibilità delle strutture, delle destinazioni e delle informazioni non rappresenti soltanto una scelta doverosa di civiltà, ma soprattutto un grande fattore di crescita economica e sociale. Sia Tajani che Fidanza hanno dato la loro disponibilità a partecipare a Gitando.all, una delle principali occasioni per ribadire la centralità del Veneto nell’applicazione delle direttive comunitarie sul turismo accessibile”. Gitandoall, che aprirà i battenti alla fiera di Vicenza dal 22 marzo al 25 marzo prossimi, è il primo salone in Italia dedicato al turismo e allo sport accessibile. Dal convegno di Bruxelles è emerso che circa il 16 per cento degli abitanti della Comunità Europea presenta delle “esigenze particolari”; di contro, solo il 12 per cento delle strutture ricettive è attrezzato a soddisfarle. “La qualità dell’offerta turistica europea si deve sempre più caratterizzare nel dare una risposta ampia e il più possibile personalizzata a queste differenti capacità di accesso – prosegue Finozzi – e un settore essenziale per giungere a questo traguardo è rappresentato dalla formazione degli operatori. Dobbiamo perciò essere in grado di far uscire dagli istituti turistici persone competenti e preparati anche da questo punto di vista e vorrei che su questo obiettivo si concentrassero le strategie regionali”.Di non minore importanza è un’informazione accessibile a tutti. “In un mondo ormai globalizzato – ha affermato Finozzi – tutti i turisti devono sentirsi sicuri di poter visitare e conoscere una località, e i portali web vanno a questo scopo strutturati in maniera che questo desiderio possa essere esaudito da tutti. Come Veneto stiamo studiando e realizzando un portale turistico-informativo perfettamente accessibile e usufruibile da chiunque”. La politica turistica comunitaria ha dimostrato inoltre di prendere in grande considerazione l’innalzamento dell’età media degli Europei. “Gli over 50, che rappresentano una larga fetta degli utenti ai quali ci rivolgiamo, spendono circa il 40 per cento in più rispetto ai turisti più giovani – ha concluso Finozzi – un dato da tenere ben presente in un turismo che per noi rappresenta uno dei settori strategici sui quali contare per superare la crisi economica. Io dico che non esiste il turista “disabile”, ma è il territorio che non è preparato ad accoglierlo e noi dobbiamo operare per colmare questa lacuna”. 1 Liguria Vara “Progetto Ecofeste“: Non Solo Raccolta Differenziata, Ma Anche Educazione Ambientale Crescono nel territorio interesse e curiosità per il progetto Ecofeste della Liguria, del quale la giunta Burlando, nell’ultima seduta, ha definito criteri e procedure per la concessione del marchio regionale e dei contributi a sostegno delle iniziative legate al tempo libero rispettose dell’ambiente. Le premesse dell’iniziativa, avviata a titolo sperimentale dalla Provincia di Genova e dal Muvita lo scorso anno, con una grande partecipazione, hanno convinto la Regione Liguria a estendere il progetto a tutto il territorio regionale. Il progetto in modo omogeneo i criteri da seguire per l’organizzazione di una festa “eco”, il marchio che contraddistinguerà le manifestazioni di questo tipo e la procedura per l’attribuzione di contributi necessari a coprire i costi supplementari e le iniziative di sensibilizzazione che accompagneranno lo svolgimento dei diversi eventi. “Non si tratta solo di fare la raccolta differenziata dei rifiuti durante la festa – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano –: il progetto contiene un più ambizioso tentativo di educazione e di sensibilizzazione ambientale. Per ogni fase delle manifestazioni ci proponiamo di incentivare comportamenti rispettosi dell’ambiente e contemporaneamente spiegarne il motivo. Fra i criteri abbiamo infatti previsto azioni che riguardano la pubblicità della festa, che si può realizzare in modo, per così dire, immateriale, sfruttando al meglio le potenzialità del web, così come la mobilità indotta o la fase di ripristino dei luoghi interessati. Oltre naturalmente a uno specifico contributo educativo, affidato al sistema regionale di educazione ambientale, che verrà realizzato per illustrare e comunicare le motivazioni delle scelte organizzative ambientali”. Nelle prossime settimane il progetto Ecofeste sarà diffuso su tutto il territorio con l’invio a tutti gli enti locali invitati a manifestare il proprio interesse a organizzare un’ecofesta. Successivamente, in sede provinciale, si provvederà a vagliare le proposte secondo i criteri approvati dalla giunta regionale per definire una graduatoria delle iniziative ammesse all’utilizzo del logo regionale e alla concessione di un supporto economico a valere sui fondi stanziati dalla Regione per i programmi rivolti alla riduzione dei rifiuti . “Grazie all’azione preparatoria svolta dalla Provincia di Genova e grazie alle altre iniziative simili maturate in diversi ambiti territoriali – continua l’assessore Briano –, le premesse per una riuscita dell’iniziativa sembrano buone. La speranza è che da quest’anno in avanti le feste organizzate in Liguria possano rappresentare non solo un’importante occasione di incontro e di intrattenimento, ma anche un punto di riferimento per chi vuole contribuire al benessere dell’ambiente e quindi di tutti noi”  
   
 

<<BACK