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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Febbraio 2012
 
   
  BOCUSE D’OR ITALIA: ECCO I NOMI DEI TRE FINALISTI CHE A BERGAMO SI CONTENDERANNO L’ONORE DI RAPPRESENTARE L’ITALIA ALLA FINALE EUROPEA DI BRUXELLES

 
   
  Il Comitato Organizzatore del Bocuse d’Or Italia ha selezionato i nominativi dei candidati che il giorno 20 febbraio accederanno alla finale della selezione italiana per aggiudicarsi l’onore di rappresentare la nostra nazione a Bruxelles, gareggiando tra i venti migliori chef europei. Una dozzina le candidature pervenute. Il regolamento quest’anno prevedeva la presentazione di un dossier particolarmente dettagliato e la commissione (costituita da Giancarlo Perbellini, presidente del concorso e titolare del ristorante Perbellini di Isola Rizza; Carlo Spinetti, presidente dell’Associazione Promozione del Territorio e Antonio Santini, titolare del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio) ha posto minuziosa attenzione nell’esaminare ciascuna candidatura, vagliando, oltre alla professionalità e alle capacità degli chef, anche gli aspetti caratteriali di predisposizione alla competizione e gli elementi motivazionali che hanno spinto ciascuno di loro a presentarsi alla selezione. I tre finalisti Alfio Ghezzi - Locanda Margon (Ravina - Tn) Massimo Larosa - Il Mosaico (Casamicciola Terme, Isola d’Ischia - Na) Andrea Serravezza - Resort Tenuta Tresca (San Cassiano - Le) Il loro profilo Alfio Ghezzi Trentino di Tione, classe 1970, nell’aprile 2010 approda ai fornelli della Locanda Margon, il ristorante delle Cantine Ferrari e nel 2011 conquista il primo riconoscimento dalla prestigiosa Guida Michelin. Diploma di cuoco e di tecnico delle attività alberghiere, Alfio Ghezzi è stato commis di cucina e chef di partita in prestigiosi alberghi di rinomate località italiane. Dopo alcuni anni dedicati all´insegnamento, il ritorno all´originale vocazione di chef e l’opportunità di apprendere l’arte da due grandi maestri quali Gualtiero Marchesi e Andrea Berton. Con il primo lavora all´Hosteria dell´Orso a Roma e al Casinò Les Princes di Cannes, del secondo è invece sous-chef da Trussardi alla Scala a Milano. "Esperienze fondamentali per la mia formazione", spiega lo chef della Locanda Margon. "Se grazie a Marchesi ho appreso uno stile di cucina semplice basato sul rigore formale, sull´essenzialità e sull´equilibrio, Berton mi ha dato una visione complessiva del ristorante e insegnato l´importanza della precisione. Due maestri in tutto e per tutto: per me saranno sempre due modelli". Massimo Larosa Nasce a Genova, fin da piccolo ha avuto una forte passione per la cucina, trasmessagli soprattutto dalla famiglia di origini calabresi. Una passione che decide di coltivare frequentando la scuola alberghiera. Lungo la strada ha incontrato grandi maestri dell’arte gastronomica italiana: da Gaetano Trovato ristorante Arnolfo di Colle di Val d’Elsa, Siena (2 stelle Michelin) ha appreso l’eleganza e la passione che contraddistinguono questo lavoro, da Antonio Guida ristorante Il Pellicano di Porto Ercole (2 stelle Michelin), la grande professionalità, la disciplina e l’organizzazione. Da cinque anni è sous chef al Mosaico, ristorante del Terme Manzi di Ischia, con Nino Di Costanzo (2 stelle Michelin). Nino di Costanzo, che gli ha trasmesso l’estremo rispetto del gusto, la meticolosa ricerca della materia prima, la precisione in ogni dettaglio e la continua voglia di mettersi in gioco e di portare avanti le proprie idee, sarà anche il suo allenatore in occasione del concorso. “Il mio pensiero di cucina è emozionare chi sta a tavola, partendo dalla tradizioni e dalla migliore materia prima, intaccandone il meno possibile il gusto naturale, anzi esaltandolo, ove necessario, con le tecniche più moderne”. Andrea Serravezza Attualmente chef executive del Resort Tenuta Tresca di San Cassiano, Lecce. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali ed internazionali, conseguendo ottimi risultati, fra questi il titolo di Campione nazionale nel concorso Massa Carrara del 2004 e la medaglia d’oro al campionato internazionale di cucina calda - Massa Carrara, nel 2007. Già finalista nell’edizione 2010 della selezione nazionale del Bocuse d’Or, si ripresenta con l’entusiasmo e la convinzione che la cucina si esprima sempre guardando al futuro. “Le specialità del territorio abilmente rivisitate, si evolvono nella composizione del piatto per emozionare il cliente con sapori nuovi e al tempo stesso tradizionali, in un equilibrio armonico tra il classico e l’innovativo”. La competizione La sfida avrà luogo il giorno 20 febbraio all’Accademia del Gusto (Osio Sotto - Bg) con inizio alle ore 8. I candidati hanno a disposizione 5 ore e trentacinque minuti per realizzare due piatti: uno a base di sogliola e gamberetti, l’altro a base di pollo ruspante (ingredienti obbligatori anche peril concorso europeo). Le portate, realizzate in sette porzioni, dovranno essere presentate sia su piatto (2 porzioni) che su vassoio (5 porzioni)  
   
 

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