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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Febbraio 2012
 
   
  IL DISTRETTO SERICO COMASCO CHIUDE IL 2011 CON RISULTATI POSITIVI

 
   
  Il Distretto Serico Comasco, in base ai primi dati di preconsuntivo che stanno emergendo, ha chiuso il 2011 con una crescita del fatturato pari all’incirca al 13%, in presenza di un incremento dei volumi venduti di circa 4-5 punti percentuali. E’ un dato positivo, che si colloca al di sopra della media nazionale registrata nel 2011 per tutta la tessitura nel suo complesso (+10% circa, secondo Sistema Moda Italia). Lo sviluppo è stato trainato soprattutto dall’accessorio tessile (sciarperia, foulard, scialle, ecc.), che ha conseguito tassi di crescita di assoluta rilevanza, ben superiori alla media, con punte in particolare su alcuni mercati esteri. Il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta di gran lunga la componente più significativa per la tessitura serica, ha goduto di una buona evoluzione, soprattutto per il prodotto più ricco, quello destinato alle griffes ed ai marchi del lusso. Anche la cravatteria ha goduto del recupero, seppure in misura più contenuta. Buona parte del prodotto tessile realizzato nel nostro territorio è destinato ai mercati internazionali dove la Francia ha consolidato la propria posizione di preminenza, in virtù dei risultati favorevoli conseguiti per gli articoli di seta. La Svizzera ha palesato una forte crescita, segnatamente grazie ai prodotti finiti (sciarperia, cravatte). Bene anche Germania, Cina (oramai il quarto mercato di esportazione per il Distretto Comasco) e Stati Uniti. Solo la Spagna ha accusato una flessione. Il mutamento del contesto macroeconomico, la crescente difficoltà di accesso al credito e l’aspettativa di una riduzione dei consumi per i prodotti del Tessile Arredo in paesi come l’Italia, la Francia e la Spagna hanno proiettato inevitabili incertezze sulle prospettive del settore comasco nel corso dei prossimi mesi. L’appuntamento di Première Vision, in corso in questi giorni, vedrà presso gli stands espositivi della Fiera di Parigi la presenza di più di 80 ditte comasche e aiuterà a capire meglio le aspettative della clientela. E’ uno scenario che chiama in causa la voglia di crederci e di investire da parte degli imprenditori tessili, che in diversi casi nel 2011 sono riusciti a riavvicinare i livelli pre-crisi  
   
 

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