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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Febbraio 2012
 
   
  ROMA, OSSERVATORIO DISTRETTI: DIFFICOLTÀ IN AUMENTO NEL 2012

 
   
  Roma, 16 febbraio 2012 - “Davanti a sfide sempre più impegnative, i distretti non smettono di proporsi come ‘laboratori’ di strategie, dove si sperimentano nuove tendenze sia sul versante delle politiche di sviluppo locale, sia su quello dell’organizzazione produttiva per adattarsi ad un contesto che cambia continuamente e dove la competizione è sempre più dura. Si tratta, però, di un percorso complesso che si muove tra forti discontinuità e disomogeneità territoriali e settoriali, con segnali poco incoraggianti nella parte più debole del tessuto produttivo”. Questo in sintesi il commento del Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ai dati del 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Distretti Italiani, presentato  ieri a Roma. “Il termometro dei distretti – ha aggiunto Dardanello - resta molto importante per capire le condizioni di salute del nostro tessuto produttivo e, quindi, per capire dove va l’Italia. Il quadro che emerge dal rapporto di quest’anno è lo specchio di un’economia in bilico tra nuove spinte recessive e qualche incoraggiante balzo in avanti. Ma attenzione a non illudersi. Il sentimento che si avverte tra le imprese dei distretti per il 2012 è improntato alla cautela e gli orizzonti di breve e medio periodo appaiono piuttosto grigi: sui livelli produttivi, sugli ordini e sull’occupazione le attese prevalenti sono per una riduzione. Soprattutto l’occupazione, nonostante qualche segnale incoraggiante, resta l’aspetto più critico del quadro congiunturale se si pensa che ben il 25% degli imprenditori di distretto prevede una riduzione dell’occupazione e solo il 6% si attende un aumento”. “La medicina per abbassare la temperatura in tempi brevi – ha concluso il Presidente di Unioncamere - è certamente un migliore rapporto con il credito. Senza risorse finanziarie non solo non si cresce ed è più difficile proiettarsi all’estero, come le imprese distrettuali sanno fare, ma soprattutto non si riesce a tenere le posizioni e garantirsi la possibilità di un rilancio. Nel medio-lungo periodo, il destino dei distretti è però legato alla modernizzazione del Paese attraverso le riforme, prima di tutto quelle che puntano a semplificare e sburocratizzare la vita delle imprese. Un obiettivo su cui le Camere di commercio anche quest’anno concentreranno risorse importanti”.  
   
 

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