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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Febbraio 2012
 
   
  UE: I DEPUTATI EUROPEI APPLAUDONO LE RIFORME DEL PREMIER MARIO MONTI

 
   
  Strasburgo, 16 febbraio 2012 - Il primo Ministro italiano Mario Monti si è recato a Strasburgo ieri per rivolgere ai deputati un discorso sulla situazione economica in Italia e per delineare un piano per uscire dalla crisi. La maggior parte dei deputati hanno accolto il discorso con entusiasmo e sostenendo il lavoro svolto fino ad oggi. Molti eurodeputati hanno sottolineato l´importanza di promuovere la crescita insistendo sull´importanza di trovare una risposta europea alla crisi. Il premier italiano Mario Monti ha indicato che i sacrifici fatti dall´Italia non sono stati imposti dall´Unione europea, ma sono stati fatti perché necessari per il futuro del paese e dei "nostri figli e figlie". La disciplina fiscale di oggi deve essere seguita da un rinforzamento del mercato unico, succeduto inoltre da un´unione economica che è alla base del progetto europeo. L´italia vuole uscire dalla crisi ed essere ancora una volta una forza trainante della costruzione europea. Il capogruppo francese dei Popolari Joseph Daul ha elogiato gli sforzi e le riforme del primo Ministro italiano. "Le sono grato per aver evitato in tutti i modi le logiche di intergovernamentalismo. La maggioranza del Parlamento europeo le è in debito per questo. Il Parlamento vorrebbe far sentire anche la voce di un´Europa basata sulla solidarietà, responsabile, un´Europa integrata e politica. In questo, può contare sul Parlamento europeo come alleato". Hannes Swoboda, rappresentante austriaco del gruppo di centro sinistra (S&d) ha sottolineato che la disciplina fiscale sarebbe più facile da raggiungere, e più accettabile per i cittadini, se ci fosse più crescita e lavoro, e anche combattendo più efficacemente l´evasione fiscale. Sono state spese molte parole, ma mancano le azioni. La Banca europea degli investimenti dovrebbe avere più margine di credito e la Banca centrale europea dovrebbe fare tutto quello che può per sostenere la crescita. Il rappresentante belga del gruppo Alde, Guy Verhofstadt, si è rivolto al premier italiano: "In poche settimane ha svolto un ottimo lavoro per rimettere l´Italia in pista". Ha inoltre continuato: "Caro Mario, lei merita più dei complimenti". Abbiamo bisogno di ridurre i tassi di interessi nei paesi dell´Unione e in Italia, che oggi paga tre volte di più che la Germania. Il capogruppo tedesco dei Verdi Rebecca Harms ha interrogato Mario Monti: "Ha parlato molto di disciplina budgetaria e disciplina in generale, ma come persona incaricata di risolvere la situazione in Italia, pensa che sia intelligente fare solo tagli? Perché è quello che sta succedendo in Grecia proprio ora: tagli e ancora tagli". "E proprio a causa di tutti i tagli, la maggior parte dei cittadini greci, in particolare i più poveri, stanno sempre peggio. È questo il modo di uscire dalla crisi? È una soluzione sostenibile?". Martin Callanan, rappresentante inglese del gruppo Ecr ricorda che i mercati hanno risposto positivamente alle riforme italiane. Una politica fiscale e delle riforme economiche possono funzionare in Italia, ma non in Grecia. Si sprecano le parole riguardo alla crescita, ma il fallimento è evidente. L´europa e il mercato unico non hanno bisogno di più regole, ma solo liberalizzazione e competitività. Il rappresentante francese del gruppo Gue/ngl Patrick Le Hyaric pensa che la disciplina di cui si parla è indirizzata "solo ai cittadini" e non ai poteri finanziari. Si è anche chiesto: che democrazia è una democrazia che parla solo di austerità, sicurezza e controllo? Francesco Enrico Speroni, rappresentante italiano del gruppo Efd ha criticato il primo Ministro italiano per non avere un mandato democratico per quello che sta facendo. "Lei è primo Ministro senza essere stato eletto democraticamente e sta riuscendo a rinforzare i poteri della finanza internazionale, facendo pagare di più alla persone". Maroš Šefčovič, rappresentante della Commissione, ha sottolineato che l´Italia era in una fase critica quando ha subito gli effetti della crisi. Il governo Monti ha saputo adottare un numero di misure sulle pensioni, le tasse e l´amministrazione pubblica che hanno contribuito a stabilizzare la situazione. La Commissione europea sostiene queste riforme decisive e richiama l´attenzione sulla lotta alla disoccupazione giovanile.  
   
 

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