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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Febbraio 2012
 
   
  VENDOLA INCONTRA PRESIDENTE TEDESCO WULFF: "PER NOI FUTURO DI INTENSA AMICIZIA”

 
   
  Bari, 16 febbraio 2012 - “Il Capo dello Stato della Repubblica Federale tedesca ha detto che, venendo in Italia con una folta rappresentanza di imprenditori e sindacati, ha scelto di visitare le due regioni che rappresentano la migliore risposta alla crisi, e cioè la Lombardia e Milano, la Puglia e Bari. Per noi questo riconoscimento è molto gratificante”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando i giornalisti al termine dell’incontro ufficiale che il Presidente della Repubblica Federale tedesca Christian Wulff ha avuto con la delegazione regionale pugliese guidata dal Presidente Vendola, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e professionali, i rappresentanti dei sindacati, i rettori delle Università e la stampa. “Questo riconoscimento – ha continuato Vendola - è legato ovviamente alla presenza qui, nella nostra regione, di protagonisti di livello mondiale nel settore soprattutto della meccanica. Sto parlando di aziende come Bosch, Getrag e Osram che hanno deciso di investire in Puglia anche perchè hanno avuto un’interlocuzione positiva con la Pubblica Amministrazione fatta di trasparenza, velocità, semplificazione e comprensione dei loro problemi. Negli anni in cui queste grandi imprese stavano decidendo di delocalizzare verso altre parti del mondo e altre realtà dove il costo del lavoro era più basso (come ad esempio in Messico) – ha sottolineato Vendola - noi siamo riusciti, praticando politiche industriali, a radicare le presenze straniere sul nostro territorio, a non disperdere così il patrimonio di un distretto come quello della meccanica che è il più importante d’Italia con migliaia e migliaia di lavoratori. Oggi queste aziende fanno investimenti nuovi in terra di Bari, in Puglia. Credo che si tratti davvero di una prova di vitalità e di protagonismo per noi”. Sul bisogno di più Europa sottolineato anche dal Presidente Wulff, Vendola ha aggiunto che “non si esce dalla crisi rinchiudendosi nelle piccole patrie, ma si esce dalla crisi se si è in grado di rimettere in campo una forte idea dell’Europa. La Puglia rappresenta un’idea anche per questo. In questi anni la Puglia si è sentita euromediterranea, si è narrata come euromediterranea e ha costruito tutte le politiche pubbliche dentro questa dimensione tra Europa e Mediterraneo. E se abbiamo portato a casa risultati, se siamo affascinanti oggi non solo per la bellezza della costa e per gli ulivi secolari che abbiamo difeso ma anche per il modello di accoglienza degli investimenti e delle imprese, allora vuol dire che abbiamo lavorato bene”. Due i temi fondamentali che hanno trovato spazio nella lunga presentazione della Puglia produttiva che il presidente Vendola ha fatto questa mattina nel corso della conferenza con il Presidente Wulff, la green economy e l’innovazione. Green Economy - “Abbiamo scommesso sulla green economy che non è semplicemente una modalità aggiuntiva a tutto quello che c’era, ma è un ripensamento globale del sistema di economie, del rapporto tra economia e vita, tra profitto privato e profitto collettivo. Lo sviluppo del sistema d’impresa che noi perseguiamo e cerchiamo di stimolare deve essere sempre più legato a fattori decisivi di qualità sociale e di qualità ambientale. Difendendo i beni comuni aiutiamo le imprese a vivere in un ambiente economicamente più sano e i cittadini a vivere in un contesto in cui i diritti hanno ancora un significato. Green economy per noi ha significato cercare di sottrarre alla cementificazione e all’antropizzazzione tutto ciò che ha un valore naturalistico: abbiamo istituito, in pochi anni, quindici parchi; abbiamo voluto salvaguardare per legge i nostri ulivi secolari, sculture botaniche e patrimonio della biodiversità. In questa regione abbiamo aiutato il sistema d’impresa, ma lo abbiamo anche esortato a compiere un salto epocale dal punto di vista dell’ambientalizzazione degli apparati produttivi. Abbiamo voluto per noi le migliori soglie europee di abbattimento degli inquinanti. Nel pieno della crisi economica internazionale, avendo qui il più grande stabilimento siderurgico d’Europa, abbiamo chiesto e ottenuto che le emissioni dei veleni più pericolosi, a cominciare dalle diossine, potessero conoscere una drastica riduzione. Nel giro di cinque anni abbiamo guadagnato il record di prima regione per la produzione di energie da fonti rinnovabili e in più oggi siamo impegnati in un processo di riqualificazione delle città, soprattutto delle periferie. Che significa tenere insieme qualità sociale e qualità ambientale? Significa che qualità sociale e qualità ambientale possono essere in equilibrio se, ad esempio, quando guardiamo alle grandi periferie immaginiamo politiche per il social housing, ma anche politiche per l’efficientamento energetico degli edifici”. Innovazione - “Abbiamo investito tanto sull’innovazione. Abbiamo detto alle imprese pugliesi che, talvolta, la competizione internazionale è terribile, a volte senza regole, tuttavia non è con il lamento e con la paura che ci difenderemo dai pericoli e dai rischi, ma è usando la bussola dell’innovazione che potremo avere una buona navigazione e raggiungere la riva. E allora la parola magica per noi è stata innovazione: chi non innova non può neanche partecipare alla gara della competizione. Abbiamo organizzato le imprese secondo uno stile inedito, quello dei distretti produttivi assolutamente particolari come il distretto dell’aerospazio, dell’informatica, della nautica da diporto, dell’edilizia sostenibile, del riutilizzo dei materiali edilizi, del settore lapideo, della moda, e di tanti altri ancora. Non abbiamo soltanto riorganizzato il sistema d’impresa. Qui in Puglia abbiamo quasi 400 mila aziende, la maggior parte delle quali di piccole dimensioni, che hanno bisogno di essere organizzate in rete e in distretti per affrontare le sfide del mercato globale. Ma oltre a organizzare il sistema produttivo, abbiamo organizzato la infrastrutturazione tecnologica per il sistema d’impresa: i distretti dell’innovazione. Gli amici tedeschi che operano nel nostro apparato produttivo possono raccontare che cosa significa mettere insieme i laboratori di ricerca, le grandi multinazionali e i piccoli protagonisti locali per costruire il distretto della meccatronica. Abbiamo fertilizzato il terreno sociale per rendere accogliente la politica dell’innovazione. Oggi stiamo aspettando l’ultimo nato: il distretto della creatività. Perché qui noi, nel pieno della crisi economica, abbiamo voluto investire di più nella cultura, nel cinema, nel teatro, nella lirica. Abbiamo immaginato l’innovazione tecnologica come lo strumento che consente di abbattere le barriere architettoniche e sociali per le persone con disabilità e più vulnerabili. Credo che gli amici di Bosch, di Getrag e Osram potranno raccontare quali sono state le relazioni con la Regione Puglia, come funziona il nostro rapporto con il mondo delle imprese, il sistema degli incentivi che riguarda lo start up, ma che accompagna anche la crescita delle aziende con piani integrati di investimento legati a segmenti produttivi specifici. Molte aziende, che nella crisi potevano decidere di delocalizzare, sono rimaste in Puglia grazie ai Contratti di Programma, strumenti straordinari che hanno garantito procedure negoziali veloci, tempi certi per chiunque venisse a investire anche un solo euro. Queste aziende hanno trovato in Puglia non soltanto l’incanto del mare o degli ulivi secolari, ma anche un importante sistema infrastrutturale: il porto di Bari, che è diventato uno dei porti crocieristici più importanti del Mediterraneo, o il porto di Taranto con le sue promesse di futuro, e il porto di Brindisi. Ma ad un tiro di schioppo dai porti, i nuovi aeroporti di Bari e di Brindisi. Per noi è importante investire per fare dell’aeroporto di Bari un gioiello della ecosostenibilità. Oppure l’aeroporto di Grottaglie che oggi è uno degli scali industriali più interessanti non solo con gli occhi dell’Europa, ma anche con gli occhi degli Usa, visto quello che si sta determinando in quell’area. E accanto, una ferrovia su cui abbiamo voluto investire molto: oltre 100 milioni di euro per rinnovare il materiale rotabile. Bene, la Germania oggi non è lontana, perché il sistema di collegamenti che abbiamo fortemente voluto, aiuta le relazioni economiche ed è il volano per la scoperta della Puglia turistica: quest’anno abbiamo superato la soglia dei 100mila turisti tedeschi nella nostra regione. Pensiamo che questo sia solo l’inizio. È per noi soltanto la promessa di un futuro di intensa amicizia, di intensi scambi e di intensa e reciproca conoscenza”  
   
 

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