Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  NASCONDERE GLI EDIFICI DAI TERREMOTI? LA TECNICA DI OCCULTAMENTO LI POTREBBE RENDERE PIÙ SICURI

 
   
  Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Come possiamo proteggere gli edifici in caso di terremoto? Un ricercatore europeo ha forse trovato una risposta: usare un mantello invisibile! Anche se potrebbe suonare come qualcosa tirato fuori direttamente da un libro di fantascienza, il matematico dott. William Parnell dell´Università di Manchester nel Regno Unito ritiene che il loro dispositivo di "occultamento" recentemente sviluppato potrebbe un giorno proteggere gli edifici in caso di terremoto. Questa tecnica rende un oggetto quasi invisibile alle onde luminose, sonore o alle vibrazioni. I dispositivi di occultamento funzionano rivestendo le componenti delle strutture con gomma pressurizzata. Se applicati a un edificio, le potenti onde come quelle prodotte da un terremoto non "vedrebbero" l´edificio. In teoria, esse oltrepasserebbero la struttura e si eviterebbero così gravi danni. Spiegando a grandi linee le loro scoperte nella rivista Proceedings of the Royal Society A, il team descrive in che modo questa tecnica di occultamento potrebbe un giorno risultare importante per salvaguardare strutture come le centrali atomiche, i tralicci dell´elettricità e gli uffici governativi, sia durante le calamità naturali che gli attacchi terroristici. Anche se la ricerca riguardante l´occultamento dalle onde luminose è iniziata circa sei anni fa, non sono stati fatti ancora grandi lavori sulle onde nei corpi solidi come quelle prodotte dai terremoti. Il dott. William Parnell ha commentato l´importanza di questi risultati per il progresso nel campo dell´occultamento: "Sono stati fatti progressi significativi, sia a livello teorico che pratico nel settore dell´occultamento. Cinque o sei anni fa gli scienziati hanno iniziato con le onde luminose, e negli ultimi anni abbiamo iniziato a prendere in considerazione altri tipi di onde, tra cui le più importanti sono probabilmente le onde sonore e quelle elastiche. Il vero problema con queste ultime è che risulta normalmente impossibile usare materiali disponibili in natura come mantello." Molto di recente, il concetto del mantello di invisibilità è apparso nei libri di Harry Potter, con Harry che indossava il suo mantello per compiere indisturbato ogni tipo di azione senza essere notato. Ma si potrà trasferire questa idea dal mondo della fantascienza al compito alquanto più serio della gestione del rischio? Il dott. William Parnell entra nei dettagli: "Noi abbiamo mostrato teoricamente che sottoponendo un materiale disponibile in natura come la gomma a pressione, si ottiene da essa un effetto di occultamento da un tipo specifico di onda elastica. Il nostro team sta ora lavorando duramente su teorie più generali e sulla comprensione di come questa teoria possa essere realizzata in pratica. Questa ricerca ha mostrato che noi in realtà potremmo essere in grado di controllare la direzione e la velocità delle onde elastiche. Questo è importante perché noi vogliamo guidare questo tipo di onde in molti contesti, specialmente in nano-applicazioni, come ad esempio nel caso dell´elettronica. Se fosse possibile aumentare la scala di questa teoria per applicarla a oggetti più grandi, allora la si potrebbe usare per creare mantelli per proteggere edifici e strutture, o forse più realisticamente per proteggere parti specifiche molto importanti di quelle strutture." Il terremoto di Fukushima in Giappone la scorsa primavera ha riportato l´attenzione sull´importanza di mettere in sicurezza le centrali nucleari e di garantire che possano resistere ai disastri naturali. Attualmente, molti progetti portati avanti nell´ambito del settimo programma quadro (7° Pq) della Comunità europea dell´energia atomica (7° Pq Euratom, 2007-2011) mirano a far avanzare le conoscenze nel settore della sicurezza dell´energia nucleare. Il nuovo studio condotto dal dott. William Parnell integra questa continua ricerca. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Manchester: http://www.Manchester.ac.uk/    
   
 

<<BACK