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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  SPINGERE L´OCCUPAZIONE GIOVANILE – UN IMPEGNO CONCRETO E COMUNE TRA UE E STATI MEMBRI

 
   
  Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Una delle idee che il Presidente della Commissione José Manuel Barroso aveva portato al Consiglio europeo era l´istituzione dei cosiddetti "Action team", che riuniscono la Commissione, le autorità nazionali e le parti sociali negli otto paesi in cui il livello di disoccupazione giovanile è significativamente superiore alla media europea - ossia Spagna, Grecia, Slovacchia, Lituania, Italia, Portogallo, Lettonia e Irlanda. L´obiettivo è quello di fornire assistenza sul posto nell´applicazioni di soluzioni concrete per migliore le condizioni dei nostri giovani. Il primo team è partito alla volta di Lituania. A breve seguiranno anche quelli negli altri Paesi. Perché abbiamo bisogno di "Action team" ? La disoccupazione sta raggiungendo livelli molto elevati in alcuni Stati membri (vedi la tabella sotto) e questo può avere conseguenze a lungo termine: molti giovani europei si stanno infatti allontanando dal mondo del lavoro. I leader europei riunitisi a Bruxelles il 30 gennaio 2012 si sono quindi accordati sull´obiettivo di focalizzare da subito i nostri sforzi sul conseguimento rapido di due obiettivi concreti. Innanzitutto, dobbiamo fare di tutto per aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro, dell´istruzione o della formazione. In secondo luogo, bisogna fare il possibile per fare sì che le piccole e medie imprese (Pmi) – creatrici dell´80% dei posti di lavoro in Europa – possano accedere ai finanziamenti a costi sostenibili, eliminando restrizioni e strettoie. Gli esperti della Commissione sono pronti per andare "sul campo" e lavorare sui bisogni specifici dei vari Stati membri. Cosa sono esattamente gli "Action team" ? Gli "Action team" sono composti da rappresentanti delle autorità nazionali e da funzionari della Direzione generale della Politica regionale, della Direzione generale per l´Occupazione, la politica sociale e l´inclusione, della Direzione Generale dell´Istruzione e della cultura nonché della Direzione Generale per le questioni economiche e finanziarie. I coordinatori sono i rappresentanti dell´ufficio del Capo dello Stato negli Stati membri e del Segretariato Generale sotto l´autorità del Presidente Barroso. Sono in programma incontri in otto Stati membri: Italia, Irlanda, Grecia, Portogallo, Lettonia, Spagna, Lituania e Slovacchia tra il 13 e il 24 febbraio 2012. Qual è esattamente il loro compito? L´obiettivo della missione è stato fissato dal Consiglio europeo informale. Il compito degli "Action team" è collaborare con le autorità nazionali e le parti sociali su azioni mirate che possano offrire rapidi successi nella lotta contro la disoccupazione giovanile. Si tratta di utilizzare intelligentemente tutti i mezzi pubblici, europei e nazionali, per aiutare le Pmi a superare i momenti difficili riguardo all´accesso ai finanziamenti. Gli esperti analizzeranno sotto nuovi punti di vista l´impiego dei Fondi strutturali e discuteranno con le autorità nazionali sui modi di reindirizzare i finanziamenti verso progetti in grado di "fare davvero la differenza" in un breve lasso tempo. Essi saranno anche pronti a consigliare soluzioni a medio e lungo termine al fine di migliorare l´occupazione, ad esempio in materia di politica fiscale corretta o contributi sociali. Quanti fondi europei verranno esattamente stanziati? Il presidente Barroso ha indicato al Consiglio europeo informale una cifra complessiva di 82 miliardi di euro; si tratta di fondi ancora in attesa di essere stanziati per progetti concreti in tutti i 27 Stati membri. Si tratta dei fondi strutturali dell´Ue (Fondo di coesione, Fondo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo) durante il periodo finanziario 2007-2013. Gli importi variano per ciascuno Stato membro a seconda della velocità con cui ognuno di essi ha speso o programmato di spendere l´importo totale. La seguente tabella contiene una stima approssimativa delle somme non stanziate fino al gennaio 2011 in 8 Stati membri.
Stato membro Slovacchia Grecia Spagna Portogallo Irlanda Italia Lituania Lettonia
Fondi non stanziati in % dei finanziamenti totali Ue 2007-2013 20% 21% 31% 14% In fase di verifica 29% 15% 10%
Quali sono le cause più comuni dell´alta disoccupazione in questi 8 Stati membri e che tipo di sostegno europeo può aiutare di più? E´ impossibile generalizzare. Nei paesi che beneficiano del programma di assistenza Ue/fmi, come la Grecia e l´Irlanda o il Portogallo, le cause sono correlate alle conseguenze della crisi economica e finanziaria, che spesso ha esacerbato difficoltà strutturali preesistenti. In altri Stati membri, come la Slovacchia, la Lituania e la Lettonia, una delle cause principali è il divario di competenze tra la domanda e l´offerta del mercato del lavoro. In Italia vi sono diversi fattori concomitanti, come la segmentazione del mercato del lavoro e un sistema di sostegno alla disoccupazione squilibrato, che ha creato disparità inter-generazionali. La Spagna soffre di un livello molto elevato di abbandoni scolastici, che incide sulla capacità della forza lavoro di soddisfare la richiesta di determinate competenze. A breve termine le correzioni dovranno quindi tenere conto delle diverse situazioni. In alcuni casi sarà il massiccio e immediato sostegno alla formazione a fare la differenza. Altrove, come in Irlanda o nel Nord Italia, si tratta di focalizzarsi maggiormente sui finanziamenti per le Pmi che lottano per mantenere i posti di lavoro e soffrono di una temporanea difficoltà nell´accedere a un finanziamento ponte. In alcuni Stati membri come l´Italia o il Portogallo sono in corso riforme di ampia portata, e le squadre d´azione si concentreranno quindi sulla necessità di completare e accelerare quanto è stato già concordato. Nella maggior parte dei casi, l´istruzione e la formazione svolgono un ruolo chiave. Una maniera per sostenere i giovani nel breve e medio termine è offrire più posti di tirocinio e stage, ad esempio tramite programmi come Erasmus e Leonardo da Vinci. Come avverrebbe la rassegnazione del lavoro e qual è il ruolo degli Stati membri? I Fondi strutturali vengono stanziati per Programmi operativi nazionali e regionali all´inizio del ciclo finanziario di 7 anni. I fondi vengono programmati o ripartiti per progetti specifici mirati sugli obiettivi dei programmi operativi nel corso del ciclo finanziario. Ecco perché abbiamo ancora importi non assegnati o impegnati, che possono ancora essere spostati o ri-programmati e spesi per un tipo di progetti di cui il paese ha più bisogno - in questo caso la disoccupazione giovanile e le Pmi. La riprogrammazione deve essere fatta in accordo tra la Commissione europea e gli 8 Stati membri interessati: sarà proprio questo il compito principale degli "Action Team". In che modo gli "Action Team" si rapportano all´assistenza della Commissione attiva nei paesi che beneficiano del sostegno Ue/fmi, come la Grecia o il Portogallo? Il lavoro degli "Action Team" è complementare ai programmi volti a sostenere lo Stato membro interessato a massimizzare l´utilizzo dei Fondi strutturali per promuovere la crescita e l´occupazione. Ciascuna equipe ha inoltre un obiettivo più specifico in determinate aree. Ad esempio, la Task Force per la Grecia è a disposizione del governo greco per consulenza sule riforme strutturali, sulle privatizzazioni, sulle riforme fiscali e sul riorientamento dei Fondi di coesione per far corrispondere meglio queste riforme orientate all´obiettivo della crescita. Gli "Action Team" si concentreranno in maniera specifica sull´occupazione giovanile o sulle piccole e medie imprese per contribuire a risultati concreti a lungo termine. Qual è il calendario? I primi risultati delle missioni e delle discussioni de gli "Action Team" saranno presentati congiuntamente dal Presidente Barroso e dal Primo Ministro del paese in questione durante il Consiglio europeo del 1-2 marzo 2012. Il risultato farà poi parte dei programmi nazionali di riforma da sottoporre alla Commissione entro la metà di aprile nel contesto del semestre europeo. Si tratta di un progetto pilota proposto dal presidente Barroso per gli 8 Stati membri con il più alto livello di disoccupazione, ma in caso di successo può essere applicato ad altri Stati membri interessati. Http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/aff_istituzionali/
lettera_barroso_monti_disoccupazione_giovanile.pdf
 
 
   
 

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