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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  EDILIZIA: INCONTRO REGIONE-PRESIDENTI CINQUE ATER FVG

 
   
  Trieste, 20 febbraio 2012 - "Ad oggi, in tutte le cinque Aziende territoriali per l´Edilizia residenziale del Friuli Venezia Giulia risulta al massimo una disponibilità di qualche decina di appartamenti. Non è dunque assolutamente vero che a fronte di 8 mila domande presentate (e bisogna comunque tenere conto che non tutte le richieste hanno i requisiti per essere inserite in graduatoria) ci sia un ´patrimonio´ Ater di edilizia sovvenzionata pronta ad essere messa sul mercato: magari fossimo in queste condizioni!". Risponde così l´assessore regionale ai Lavori pubblici ed alle Infrastrutture Riccardo Riccardi - che il 16 febbraio a Trieste ha incontrato i cinque presidenti delle Ater Fvg - alle notizie di questi giorni circa un "blocco" delle assegnazioni degli alloggi popolari, ribadendo dunque che "non c´è un´incapacità di risposta ad una domanda sociale forte". Nel corso dell´odierna riunione, l´assessore Riccardi ed i presidenti Paolo Pittini (Ater Alto Friuli), Pietro Zandegiacomo Riziò (Gorizia), Claudio Serafini (Pordenone), Rocco Lobianco (Trieste) ed Attilio Vuga (Udine) hanno fatto il punto su questa presunta capacità di soddisfacimento delle richieste di edilizia sovvenzionata ed è stato chiarito che le Aziende possono comunque proseguire nelle loro attività di assegnazioni degli appartamenti disponibili secondo le graduatorie oggi in vigore che, ha indicato Riccardi, possono essere utilizzate. "La recente impugnazione del Governo nazionale della norma regionale sul welfare (la legge regionale 16 del 2011), infatti, non rende inefficace la legge in vigore: le disposizioni di legge vanno comunque osservate sino all´eventuale dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte costituzionale. Pertanto la posizione della Giunta è che le Ater possano procedere con le graduatorie in atto, seppure il numero degli alloggi da mettere a locazione presentato purtroppo numeri molto scarsi". La prossima settimana, ha peraltro comunicato Riccardi, l´assessore alla Famiglia Roberto Molinaro sarà a Roma per un incontro con gli organi tecnici del competente ministero per una valutazione complessiva delle motivazioni governative sulla legge regionale. "Ma la riunione di oggi con i vertici degli Ater ha permesso di di fare chiarezza anche su un altro tema importante oggi sul tappeto: quello dell´aumento - o sarebbe meglio dire del recupero dell´inflazione - dei canoni d´affitto deciso per il 2012 dalle cinque Aziende", ha sottolineato Riccardi. "Dall´esame congiunto abbiamo potuto verificare che in tutto il Friuli Venezia Giulia il canone medio è stato aumentato (al di là degli eventuali incrementi degli affitti dovuti da una modifica del reddito degli inquilini) di una percentuale che varia dal 2,5 al 5 per cento, frutto dell´adeguamento Istat previsto dalla legge e da una parziale ristrutturazione del bilancio delle Ater a seguito della ventilata applicazione dell´Imu anche per le case popolari": per tutte le cinque Ater Fvg potrebbe "valere" un importo complessivo variabile dai 5 ai 10 milioni di euro, che le Aziende non sarebbe assolutamente in grado di sostenere, è stato osservato da Attilio Vuga. "Occorre però chiarire che tali aumenti da 2 a 5 punti percentuali partono da canoni minimi diversi da Ater ad Ater: così, ad esempio, l´Ater di Trieste ha incrementato il canone minimo di affitto da 15 a 18 euro (dunque 3 euro di aumento - in media l´aumento Ater Trieste è stato del 4,66 p.C.) ed Udine è passata ad un canone minimo di 46,50 euro (+3,2 p.C.)". L´assessore Riccardi ed i presidenti Ater hanno quindi sottoscritto un Protocollo "d´intesa e collaborazione" che avvia un percorso di razionalizzazione e di attività comuni tra le cinque Aziende territoriali del Friuli Venezia Giulia.  
   
 

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