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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Febbraio 2012 |
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ACQUA, PUGLIA FIRMA ACCORDO CON REGIONI SUD PER GOVERNO RISORSA
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Bari, 20 febbraio 2012 - È stata sottoscritta il 16 febbraio a Roma, presso la sede della Regione Basilicata, l´integrazione alla bozza di intenti per la predisposizione e l´approvazione dell´accordo sul governo unitario della risorsa idrica tra le regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia) del distretto idrografico dell´Appennino meridionale. Lo comunica l´Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, che ha rappresentato la Puglia nell´atto di sottoscrizione. "Questo non è un atto storico ma compie un ritardo - ha commentato Amati. L´idea dell´unico atto di governo unitario della risorsa, ha risvolti molto pratici dei quali dobbiamo essere consapevoli, pena il fallimento dell´iniziativa: significa che da oggi tutte le regioni meridionali si autodefiniscono ricche di risorsa idrica ed allo stesso tempo sitibonde, impegnandosi reciprocamente al risparmio e alla preservazione dell´ambiente in cui l´acqua si raccoglie e convoglia. È come se avessimo costituito nella prospettiva dell´acqua - ha continuato l´assessore - una nuova macro regione, il cui organo di governo assumerà le ricchezze e le povertà di tutti come proprie, senza distinzioni incentrate sui confini amministrativi. Questo accade perché la natura, nel nostro caso l´idrogeologia, non conosce, e guai lo facesse, le suddivisioni amministrative. Ora spero che l´accordo possa essere sottoscritto al più presto, anche sulla scia dell´accordo già vigente tra Puglia e Basilicata, che ha prodotto più di un segno incoraggiante almeno nella prospettiva di una virtuosa sperimentazione. Ho fatto registrare a verbale con il consenso di tutti - ha concluso Fabiano Amati - che l´avvio del processo unitario ha come significato implicito l´agevolazione reciproca, nel frattempo, nella realizzazione e manutenzione di tutte le opere idrauliche di captazione, adduzione e distribuzione: se così non fosse, ovviamente, l´accordo unitario non potrebbe mai vedere la luce, perché prescindendo per un attimo dalla nostra ovvia ostilità, ciò revocherebbe il grande significato mutualistico e pratico che l´attività odierna sottintende”. |
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