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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  IMMIGRAZIONE: PRESENTATO IN UMBRIA PROGETTO “LINGUA ITALIANA: MI FIDO DI TE”

 
   
  Perugia, 20 febbraio 2012 - Favorire l´integrazione attraverso una conoscenza più approfondita della lingua italiana: è questo l´obiettivo del progetto "Lingua italiana: mi fido di te", presentato il 16 febbraio a Perugia. All´incontro sono intervenuti la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, il presidente di Villa Montesca, Giuliano Granocchia, Laura Febbroni di Confartigianato, Laura Panella del Cidis. "Il progetto, finanziato dal Ministero dell´Interno attraverso il Fondo europeo per l´integrazione per una somma di oltre 142 mila euro e che vede la Regione Umbria capofila di progetto insieme ai partner diretti di progetto, Cidis Onlus, Centro Studi e Formazione Villa Montesca e Confartigianato Umbria - ha spiegato la vicepresidente Casciari - vuole promuovere la conoscenza della lingua italiana tra le donne immigrate per assecondarne il processo di integrazione. L´esigenza è anche fortemente sentita nella nostra regione dove, a seguito dell´ultima regolarizzazione di colf e badanti, il numero di donne immigrate è aumentato con una presenza che supera il 54 per cento del totale della popolazione immigrata, quindi oltre 53mila unità, su circa 99mila849 residenti stranieri. Il progetto quindi, rappresenta una sfida". Tra le novità interessanti la vicepresidente ha evidenziato l´attivazione dei corsi di prossimità alcuni già terminati ed altri ancora attivi - frequentati attualmente da 110 donne - e che si caratterizzano per il fatto che non si svolgono in aula, ma nei luoghi più facilmente raggiungibili dalle iscritte:"alcune classi - ha precisato Casciari - in particolare per le donne marocchine o per le donne cinesi, svolgendosi in luoghi particolari come a casa, in moschea, in negozio sono etnicamente omogenee, ma la maggioranza dei gruppi sono in generale composti da donne di diverse nazionalità. Le donne marocchine rappresentano senz´altro la componente più presente costituendo il 52 per cento delle donne coinvolte nella prossimità. Seguono le donne albanesi per il 15per cento, le cinesi per l´8per cento e le ecuadoriane per il 5per cento, ma sono anche presenti donne algerine, indiane, ivoriane, ucraine, siriane e russe". La vicepresidente ha aggiunto che, in generale "la componente femminile della popolazione immigrata presenta un segmento maggioritario proveniente da Romania, Albania, Ucraina, Polonia, Moldavia, Marocco, Ecuador, Perù, cui si è aggiunta in anni recenti una quota importante, proveniente in particolare da Cina e India che, insieme a quella maghrebina di più "antica" presenza, attualmente costituiscono una fascia critica, soggetta a rischio di marginalità sociale. "Per queste donne - ha aggiunto Casciari - esiste un bisogno di integrazione in primo luogo linguistica che, seppure non chiaramente espresso, va sollecitato con determinazione e supportato con modalità adeguate. A tutto ciò si aggiunge un altra forte esigenza di formazione linguistica, chiaramente espressa da parte di tante immigrate già attive nel mondo del lavoro". Per tale ragione gli organizzatori del progetto hanno puntato tantissimo sulla promozione dell´iniziativa finalizzata proprio a raggiungere e coinvolgere un elevato numero di donne anche attraverso incontri con le varie comunità presenti sul territorio, allo scopo di informarle e sensibilizzarle sull´importanza di acquisire o perfezionare la conoscenza della lingua italiana. I corsi individuano tre livelli di conoscenza linguistica: livello propedeutico all´A1, livello elementare A1 con 60 iscritte e livello A2 al quale partecipano in 45. I corsi elementari di primo livello A1 prevedono 4 cicli di 30 ore che hanno lo scopo di fare acquisire le strutture di base della lingua italiana e che si svolgono a Perugia, Terni, Bastia Umbra, Castiglione del Lago. Sinora sono state coinvolte 60 donne, le classi sono etnicamente miste anche se le donne marocchine rappresentano la componente più presente costituendo il 30 per cento delle donne coinvolte nelle classi A1. Seguono le donne ecuadoriane, le nigeriane, ma soprattutto le indiane con una presenza del 14 per cento. Presenti inoltre donne algerine, tunisine, cubane, macedoni, messicane e peruviane. Infine i corsi elementari di secondo livello A2 prevedono 7 corsi, di 60 ore ciascuno, finalizzati al conseguimento della certificazione linguistica relativa al livello A2 e per il conseguimento degli obiettivi dell´Accordo d´integrazione. I corsi A2 sono tenuti a: Foligno, Perugia, Terni, Città di Castello, Marsciano, le donne coinvolte sono 45 con una prevalenza (20 per cento) di donne ucraine 20. Seguono le donne ecuadoriane, le nigeriane e le albanesi con una presenza del 10 per cento. Presenti inoltre donne venezuelane, brasiliane, cubane, siriane e peruviane. Per favorire la partecipazione ai corsi delle mamme, sono stati previsti laboratori ludico-didattici per intrattenere i bambini. Le attività sono gestite da educatrici professionali che organizzano attività ricreative che permettono anche ai minori di imparare la lingua italiana, mentre i percorsi formativi più avanzati prevedono anche "incontri con la città" di residenza, organizzati in gite di gruppo, con lo scopo di fornire alle donne anche una migliore conoscenza del territorio. Gli appuntamenti sono preceduti da "brevi introduzioni", con materiali audiovisivi o testi descrittivi, in grado di illustrare gli aspetti più rilevanti della città e la sua cultura e costituiscono un importante contatto con l´esterno per donne abitualmente relegate nella vita di lavoro e familiare. Sono previste ´uscite´ ludico/ricreativo, come visite guidate ai luoghi di interesse turistico e artistico, sia di orientamento ed incontro con i servizi, quindi ai consultori familiari, ai servizi socio-sanitari, agli Uffici di cittadinanza, ai centri per l´impiego). "L´impostazione e la realizzazione di questo progetto - ha detto il presidente di Villa Montesca, Giuliano Granocchia - ha rappresentato una vera sfida ed ha premesso la costruzione di una rete tra tanti soggetti sia della società civile che delle istituzioni. Grande attenzione è stata dedicata alle donne che lavorano, ma anche alle mamme proprio per favorire il loro processo di integrazione". Proprio sulla socializzazione ha posto l´accento la referente del Cidis, Laura Panella, che ha evidenziato la necessità, ma anche la difficoltà, di raggiungere un ´target´ di donne spesso fuori dai circuiti classici e che, senza l´attivazione dei corsi di prossimità, "difficilmente avremmo potuto coinvolgere". Laura Febbroni di Confartigianato ha precisato che il progetto permetteanche all´associazione di venire a conoscenza delle esigenze di questa fascia della popolazione e conoscerla meglio per poi sperimentare nuove iniziative per favorirne lintegrazione linguistica, sociale e culturale". In proposito il progetto prevede anche un´indagine conoscitiva sul fabbisogno di formazione linguistica. La rete di collaborazione per la realizzazione del progetto include il Comune di Perugia, in particolare l´Ufficio di cittadinanza di Ponte Felcino, il Comune di Terni, il Comune di Bastia Umbra, il Comune di Castiglione del Lago, il Comune di Città di Castello, la Direzione didattica secondo circolo di Perugia, la Scuola Media Pascoli di Umbertide, la Scuola Elementare San Filippo di Città di Castello, l´Associazione "L´incontro" di Marsciano, la Parrocchia di Sant´eraclio di Foligno, il Centro Islamico di Foligno, Khmissa Associazione di donne di Città di Castello e molti altri. Tutti soggetti che hanno messo a disposizione spazi od offerto la collaborazione per la promozione e la realizzazione delle iniziative.  
   
 

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