Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  MIRCO MARCHELLI COSA GRADITA DAVERIO – (VA) 18 FEBBRAIO 2012 – 1 APRILE 2012

 
   
  Daverio – (Va), 20 febbraio 2012 - Appena rientrata dall’ultima recentissima edizione dell’Affordable Art Fair Fair (Milano1-5 febbraio ) dove ha riscosso moltissima attenzione e interesse, Galleria Villa Morotti è già pronta ad inaugurare una nuova mostra. Apre il 18 febbraio la mostra personale di Mirco Marchelli frutto di un progetto espositivo da tempo studiato e condiviso dall’artista e dalla Galleria. Nelle sale settecentesche della Villa troveranno la loro perfetta ambientazione i nuovi lavori di Marchelli, inoltre all’interno della Galleria verrà accolta una grande installazione dove anche l’elemento sonoro s’introdurrà nello spazio estetico (elaborazioni elettroniche a cura di Marco Simoncini). Mirco Marchelli, già noto per un importante passato da musicista che lo ha visto lavorare con Paolo Conte, è artista già conosciuto nel panorama delle ricerche pittoriche astratte italiane dell’ultimo ventennio. Una pittura, quella dell’artista, affine per vocazione e poetica alle ricerche astratte e post-pittoriche americane di sapore minimalista, ma la cui sensibilità e il cui calore estetico rendono conto di una tradizione tutta europea dell’astrazione che si sipinge fino alla sintesi delle arti dalla scultura fino alla musica. Si legge nel catalogo della mostra nel testo di presentazione di Vittoria Broggini “ È intenso in queste opere il richiamo alla scrittura musicale, non solo per via della similitudine della qualità ritmica e “timbrica” delle forme e dei colori, ma per la stessa poetica che riunisce in un’unica personalità e realtà l’esperienza del pittore e del musicista. La tecnica compositiva è quella essenziale, matematica e riduzionista vicina, per continuare il parallelismo con la musica, alla seconda scuola viennese di Schönberg; la scrittura visiva, come quella musicale, considera ogni elemento segnico, cromatico, materico nella totalità e reciprocità funzionale affinché il rigoroso rapporto compositivo rifugga dall’espressionismo virtuosistico per prediligere una scala tonale e cromatica ridotta. La ricerca di una nuova dimensione compositiva (che era quella “verticale” nella musica di Schönberg) nelle opere di Mirco Marchelli ci pone di fronte ad una sorta di epochè (sospensione di giudizio) per cui se per un verso riconosciamo ciò che abbiamo davanti (la calda sensazione di familiarità suscitata dagli oggetti, dalla stoffa, dalla cera...), dall’altro ci troviamo di fronte a una esperienza sensibile non nota e non ripetibile, una complessa percezione in cui convivono diverse dimensioni, in una sorta di polifonia”. Mirco Marchelli è nato a Novi Ligure nel 1963; oggi vive e lavora a Ovada (Al). Artista poliedrico, Mirco Marchelli da sempre dà voce alla sua creatività esprimendola in musica e poesia, ma soprattutto attraverso la pittura. Marco Meneguzzo definisce i suoi lavori come “pure opere di pittura ‘travestite’ da oggetto, da concentrato di storie che, per la natura stessa della forma di questi lavori, appaiono come storie personali, interiori, se non proprio intime, di una fanciullezza lontana, quella fanciullezza da giocattolo di legno”. Le opere di Marchelli vengono esposte in mostre personali e collettive dal 1994: prima a Gavi, Alessandria e Genova, poi nel 1997 a Verona con le mostre La casa di Mirco e Pause popolari presso la galleria Studio La Città. La sua prima mostra all’estero è nel 1998 presso la Galleria Sfeir Semler di Amburgo, seguita nel 2000 dalla collettiva Carte blanche à Helene de Franchis presso la Galleria Lucien Durand Le Gaillard di Parigi. L’anno successivo presenta a Regensburg la personale C’era una volta il re alla Baumler e nel 2005 il suo lavoro è esposto a Barcellona dalla Galleria Miguel Alzueta. La galleria Studio La Città di Verona presenta nel 2003 la mostra Acqua calda acqua fredda. Nel 2004 Marchelli partecipa alla Biennale di Arte Sacra presso il Museo Stauros a Isola del Gran Sasso (Te) e la Galleria Il Traghetto presenta a Venezia la mostra Quindici diciotto. L’anno successivo Cardelli e Fontana allestisce Cime, segni e specchi d’acqua a Sarzana. Nel 2006 Marchelli è presente con Via Crucis al Monastero di Villafranca Piemonte a Torino e alla Galleria San Fedele di Milano nella mostra collettiva Sentire con gli occhi. Nel 2007 la sede milanese di Spirale Arte allestisce Trombe clarini e genis, a cura di Marco Meneguzzo, mentre per la nuova galleria Eventinove di Torino Luca Beatrice presenta un’altra personale, intitolata Ma c’è un Ma, che nel 2008 viene proposta anche nella galleria Marcorossi Spiralearte di Pietrasanta. Nel 2009 Angela Madesani cura la personale Aristocratica, esposta nelle gallerie Globart di Aqui Terme e Miquel Alzueta di Barcellona, mostra corredata da un ampio catalogo – con un interessante apparato fotografico e una ricca antologia critica – pubblicato da Alcionedizioni. Il 2010 invece vede Marchelli partecipare al varo del progetto di un Museo della Ceramica Contemporanea a Cielo Aperto a Denice (Al), e allestire le mostre personali Piano pianissimo e Parole povere nelle gallerie Marcorossi artecontemporanea, rispettivamente di Verona e di Monza. Nel 2011 si contano sue mostre personali a Venezia, Ortisei, Borgomanero, Casale Monferrato e Torino, e a giugno la partecipazione alla 54esima Biennale di Venezia con l’opera Giovinastro esposta al Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi.  
   
 

<<BACK