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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Febbraio 2012
 
   
  CREDITO IN SICILIA: RAFFORZARE JEREMIE E CONSORZI FIDI

 
   
  Palermo, 21 febbraio 2012 - "I dati dellŽosservatorio che presentiamo oggi sono uno strumento concreto di sostegno a famiglie e imprenditori nel loro rapporto con le banche. Gli utenti infatti possono conoscere qual eŽ il tasso medio praticato nella propria provincia e orientarsi meglio quando devono scegliere la banca con cui intrattenere rapporti". CosiŽ lŽassessore regionale per lŽEconomia, Gaetano Armao, in occasione della presentazione il 17 febbraio a Palermo dei dati dellŽOsservatorio regionale sul credito. "Dai tassi applicati ai finanziamenti alle famiglie nella Regione - ha detto - emerge che per le operazioni a scadenza, e specialmente per quelle a revoca, i tassi continuano a risultare superiori al dato medio nazionale. In particolare, quelli applicati sui finanziamenti per acquisto abitazione hanno avuto un aumento nelle operazioni a tasso variabile, in linea peraltro con la media nazionale, mentre sono rimasti costanti in quelle a tasso fisso. I tassi applicati alle imprese continuano ad evidenziare una marcata differenza rispetto alle altre aree geografiche, soprattutto per quanto attiene allŽindustria che presenta, rispetto al dato nazionale, una divergenza pari a 2,05 per cento, mentre lŽedilizia fa rilevare un tasso superiore dello 0,88% e i servizi dellŽ1,21%". Dalla rilevazione, su base trimestrale, emerge che il Tasso annuo effettivo globale (taeg) per finanziamenti con finalitaŽ diverse da acquisto abitazione, pari a 4,63%, ha registrato un consistente aumento rispetto al precedente trimestre (4,07%), noncheŽ allo stesso periodo dellŽanno precedente (3,41%). LŽincidenza delle garanzie sullŽaccordato operativo, con un rapporto del 47,66%, eŽ in Sicilia particolarmente elevata, sia rispetto alle altre regioni del confronto che al dato medio nazionale; le garanzie sui finanziamenti erogati in Sicilia registrano uno scarto dal dato medio nazionale di 16,80 punti percentuali. "Si tratta di dati che occorre rimuovere al piuŽ presto- ha detto lŽassessore Armao nel corso della presentazione - poicheŽ pesano in modo rilevante sul sistema economico siciliano comprimendone la competitivitaŽ. Dobbiamo procedere inducendo il sistema bancario a ridurre le condizioni di mercato praticate in Sicilia; intervenendo attraverso incentivi finanziari volti ad abbattere i tassi di interesse e la richiesta di garanzie da parte degli istituti di credito per imprese e famiglie. Senza un deciso intervento di correzione, che deve essere regionale, ma prioritariamente nazionale, il sistema economico siciliano rischia il collasso". Nel corso della presentazione, sono stati ricordati gli strumenti di microfinanza giaŽ operativi, assunti dalla Regione in questi ultimi mesi per agevolare lŽaccesso al credito. Il microcredito per le famiglie, che ha lŽobiettivo di contribuire a combattere la povertaŽ e lŽesclusione sociale attraverso lŽerogazione di importi non superiori a 6 mila euro, per famiglie in condizioni di particolare vulnerabilitaŽ economica o sociale. "LunediŽ mattina - ha spiegato lŽassessore - partiraŽ da Catania una campagna di divulgazione capillare in tutta la regione per incontrare sul territorio le realtaŽ sociali interessata a questa misura". Il microcredito per le imprese che discende dallŽaccordo stipulato nellŽambito dellŽiniziativa Jeremie, promossa dalla Commissione europea per favorire lŽuso di strumenti di ingegneria finanziaria per migliorare lŽaccesso al credito per le Pmi mediante i fondi strutturali, dalla Regione siciliana con il Fondo Europeo per gli Investimenti (Fei-gruppo Bei). Sono state anche illustrate le azioni finalizzate al rafforzamento dei confidi siciliani, con lŽinserimento nel Ddl legge di stabilitaŽ regionale per il 2012 di misure per favorirne i processi di patrimonializzazione; lŽobiettivo eŽ quello di concorrere al contenimento dei costi dŽaccesso al credito delle imprese, attraverso la concessione di prestiti subordinati da parte dellŽAssessorato regionale dellŽEconomia ai confidi. Altro impegno di cui si eŽ detto eŽ la norma introdotta allŽart.6 della l.R. N. 7/2012 che disciplina, innovandola, la certificazione dei crediti vantati nei confronti della Regione e degli enti locali da parte delle imprese, prevedendo la sottoscrizione tra lŽAssessorato regionale per lŽeconomia e lŽAbi Sicilia di un protocollo di intesa con cui possono aderire le banche e gli intermediari finanziari operanti in Sicilia. "Un altro grosso nodo - ha spiegato Armao - deriva dal processo in atto di credit crunch, che ha definito limiti stringenti al riconoscimento delle garanzie consortili ai fini della mitigazione del rischio di credito, imponendo nuove forme di intervento delle politiche del credito, soprattutto nelle aree svantaggiate. EŽ necessario,in tal senso, attivare un percorso virtuoso che investa banche finanziatrici e Confidi. Le prime sono chiamate ad evolvere verso piuŽ accurati sistemi di valutazione del merito creditizio, i secondi a spingersi verso configurazioni piuŽ articolate (Banche di garanzia collettiva fidi e intermediari finanziari di garanzia). EŽ necessario adottare misure per incentivarne lo sviluppo favorendo concretamente i processi di rafforzamento patrimoniale e di trasformazione e di sostegno al credito".  
   
 

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