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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  LOMBARDIA: FATTORE FAMIGLIA GRADITO AI COMUNI

 
   
  Milano, 20 febbraio 2012 - "Strano leggere queste critiche da parte del Presidente dell´Anci Lombardia proprio quando continuiamo a ricevere richieste di comuni per essere aggiunte ai 15 che parteciperanno alla sperimentazione del Fattore Famiglia Lombardo". L´ha detto il 17 febbraio l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, rispondendo alle dichiarazioni del presidente dell´Anci Lombardia, Attilio Fontana, in relazione all´approvazione del Pdl regionale 66. "Al contrario di quanto afferma Fontana - spiega Boscagli - con l´introduzione del Fattore Famiglia eliminiamo ogni tipo di fraintendimento in tema di compartecipazione, andando così incontro sia alle richieste legittime dei Comuni sia dei nuclei familiari più fragili. Nulla, infatti, cambierà per quanto riguarda il calcolo della compartecipazione dei disabili gravi, mentre chiarisce, una volta per tutte, come deve avvenire la valutazione della situazione reddituale e patrimoniale per gli anziani non autosufficienti, colmando un grave vuoto normativo che, fino ad oggi, ha aggravato sulle casse dei Comuni". "Vorrei anche ricordare a Fontana - continua l´assessore regionale - che il Fattore Famiglia Lombardo supera decisamente gli attuali indicatori di reddito utilizzati dai comuni lombardi prendendo in considerazione, per la prima volta in Italia, non solo le situazioni reddituali e patrimoniali, ma anche il numero di figli e i carichi di cura come, ad esempio, la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili". "Il Presidente dell´Anci - conclude Boscagli - stia quindi tranquillo. Rilegga bene la legge e vedrà che ai comuni non toccherà affatto pagare per tutti. Infatti, il Fattore Famiglia favorirà chi ha un carico di cura maggiore e redditi bassi, chiedendo qualcosa in più a chi ha carichi minori e redditi più alti. Progetto che a regime sarà a costo zero". In conclusione, l´assessore alla Famiglia ha chiarito come nelle Asp non ci sarà nessun depotenziamento dei Comuni che, al contrario, "potranno nominare direttamente il Direttore Generale, d´intesa con Regione, mantenendo la maggioranza nei Consigli delle Asp".  
   
 

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