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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Febbraio 2012
 
   
  VENETO, SCREENING NEONATALE ALLARGATO: IL PROBLEMA NON E’ DOVE SI FA, MA COSA SI FA. SARÀ TROVATA UNA SOLUZIONE CON IL CONSIGLIO

 
   
  Venezia, 21 febbraio 2012 - “Il vero problema non è il dove, ma il cosa si fa”. Lo sottolinea il 17 febbraio l’assessore alla sanità Luca Coletto, rispondendo ai contenuti della lettera inviatagli dalla quinta commissione del Consiglio regionale in merito all’attivazione dello screening metabolico allargato per le malattie ereditarie, nella quale si sollecita la Giunta a individuare la sede dove erogare il servizio, scegliendo tra Padova e Verona. “I Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) nazionali – spiega Coletto - per questi esami prevedono la ricerca su 3 o 4 parametri, che viene da anni effettuata dal centro di Riferimento di Verona. Lo screening allargato che può fare la macchina donata da Cometa Assme all’Azienda ospedaliera di Padova ne contempla una cinquantina. Parliamo quindi di una prestazione Extra-lea. Proprio rispetto a questi, la manovra nazionale di luglio ha sancito il divieto alle Regioni di utilizzare la propria quota del Fondo Sanitario Nazionale, lasciando alle stesse la possibilità di finanziare un Extra-lea, ma reperendo i necessari finanziamenti all’intero del loro bilancio generale. Ne consegue – dice Coletto – che potremmo attivarlo in un qualsiasi ospedale del Veneto, ma il problema non cambierebbe, perché i fondi necessari andrebbero trovati all’interno del bilancio generale e non di quello della sanità, per norma nazionale, non perché la Giunta o Coletto vogliono ‘scaricare’ una spesa”. “C’è ancora tempo per ragionare assieme e trovare una soluzione che accontenti tutti – conclude Coletto – anche utilizzando gli esiti del lavoro del gruppo tecnico che è stato attivato in capo al segretario regionale, ma dobbiamo farlo con un approccio pragmatico e scientifico, che ci consenta di condividere la nostra esperienza concreta anche finalizzandola alla modifica dell’attuale legislazione nazionale”.  
   
 

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