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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
 
   
  QUINTO RAPPORTO SULLA DIFFUSIONE DELLA GIUSTIZIA ALTERNATIVA IN ITALIA

 
   
  Sono state oltre 86.000 le procedure di giustizia alternativa avviate in Italia nel 2010 tra arbitrati amministrati (753), conciliazioni Corecom (49.348), negoziazioni paritetiche (17.407), mediazioni amministrate (18.525) e riassegnazioni di nomi a dominio (50). La mediazione si trova in uno stato di veloce evoluzione e si riscontrano i primi segnali positivi, nonostante il 2010 sia stato un anno ‘di transizione’. Cresce il numero dei successi: quando le parti si presentano in mediazione, viene raggiunto l’accordo in più del 74% dei casi, tendenza che viene confermata per il 2011 dalle proiezioni fornite da Unioncamere Nazionale. Aumenta anche il numero delle parti chiamate in mediazione che decidono di partecipare agli incontri e il professionista mantiene un ruolo centrale, assistendo la parte nell’84% dei casi. Il Rapporto Isdaci, per il quinto anno consecutivo, prosegue nell’opera di monitoraggio anche delle altre forme di giustizia alternativa, a partire dall’arbitrato amministrato, per il quale si rileva un aumento del valore medio delle controversie, nonostante il ricorso allo strumento sia sostanzialmente in stasi rispetto al 2009. Boom di procedimenti per i Corecom, che con 49.348 domande (57,3%), registrano il maggior incremento con un +13,7%. In notevole crescita, inoltre, l’attività decisoria di alcune Autorità pubbliche, dato che sottolinea le grandi potenzialità di questo fenomeno sostanzialmente ancora poco utilizzato. La giustizia alternativa si conferma più veloce di quella ordinaria: 228 giorni in media la durata di una procedura di arbitrato, circa 56 giorni per la mediazione amministrata, contro i 7 anni e tre mesi per la definizione dei procedimenti di giustizia civile, così come dichiarato dal Ministro Severino nella relazione sull’amministrazione della Giustizia nell’anno 2011. Il valore medio delle controversie è di circa 520.000 euro per gli arbitrati, +166%, e di 16.331 euro per la mediazione amministrata. Le materie del contendere sono state soprattutto telecomunicazioni, commercio e contratti bancari e finanziari per la mediazione, diritto societario, appalti, commercio e immobiliare per gli arbitrati. La giustizia alternativa delle Camere di commercio. Nel 2010 sono state 17.387 le mediazioni amministrate presso le Camere di commercio (94% del totale), di cui il 71% tra imprese e consumatori e il 26% tra imprese. 616 gli arbitrati (l’82% di tutte le domande di arbitrato presentate in Italia e la totalità delle procedure di arbitrato internazionale, il 5% del totale) per un valore medio di oltre 544.000 euro. Nel panorama nazionale spicca la Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, che da sola ha gestito il 17% di tutte le procedure di arbitrato (129) e il 62% degli arbitrati internazionali rilevati in Italia, per un valore medio di 4,7 milioni di euro. Questi alcuni dei temi trattati nel Quinto rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia, realizzato da Camera di commercio di Milano, Unioncamere e Isdaci (Istituto Scientifico per l’arbitrato la mediazione e il diritto commerciale), con il patrocinio di Camera dei Deputati e Regione Lombardia, e presentato oggi in Camera di commercio di Milano a due anni dall’entrata in vigore della nuova legislazione sulla mediazione. “I ritardi per la giustizia rappresentano un costo di circa 23 miliardi per le imprese italiane - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Una cifra troppo elevata soprattutto in un contesto di crisi economica come quello che stiamo attraversando. Imprenditori e consumatori hanno bisogno di un sistema veloce ed efficiente che consenta di risolvere in modo economico le controversie. La mediazione diventa quindi, su molti temi, la prima via di soluzione permettendo di alleggerire i procedimenti in tribunale. Per questo la Camera di commercio di Milano è attiva a livello nazionale ed internazionale, grazie all’operato della sua Camera Arbitrale e a collaborazioni per la promozione e la diffusione degli strumenti di giustizia alternativa”. “I dati dell´osservatorio Unioncamere sulla mediazione, rileva il presidente Ferruccio Dardanello, mostrano che le 93 Camere di commercio iscritte nel registro del Ministero della giustizia dal marzo a dicembre 2011 hanno gestito circa 15.000 mediazioni che costituiscono il 25% di tutte le mediazioni obbligatorie gestite in Italia e circa il 70% risulta gia definito. Di queste nel 40% dei casi la controparte ha accettato di presentarsi davanti al mediatore e nel 55% dei casi si è conclusa con un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Con l´entrata in vigore a marzo dell´obbligatorietà per rcauto e condominio ci si aspetta una ulteriore crescita che contribuirà alla riduzione del contenzioso ad alleggerirete il carico di lavoro degli uffici giudiziari ma soprattutto una riduzione di tempi e costi per cittadini e imprese". Afferma Giovanni Deodato, presidente Isdaci: “Anche grazie alla riforma della mediazione, l’importanza della giustizia alternativa va affermandosi sempre di più nel nostro Paese, nonostante rappresenti ancora un fenomeno piuttosto limitato. Il nostro Rapporto annuale costituisce uno dei mezzi più adeguati per contribuire alla crescita e alla conoscenza degli strumenti extragiudiziali di composizione delle controversie.”  
   
 

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