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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Febbraio 2012
 
   
  SARDEGNA: NETWORK DEI CONSORZI

 
   
  La fase, ormai troppo prolungata, di riforma degli Enti sardi preposti alla promozione turistica, iniziata nel 2004 e non terminata (chiusura dell’Esit, creazione di un nuovo Ente di promozione …), ha lasciato in sostanza un vuoto che si avverte pesantemente sul territorio e nelle imprese. Nonostante il grande sforzo dell’Assessore regionale del Turismo e del suo assessorato volto a ricucire rapporti interrotti bruscamente dal suo predecessore, gli operatori chiedono di poter concertare il quadro di riferimento della Marca regionale e locale (corporate e brand), ed il piano delle azioni concrete (almeno su base annuale) a cui gli operatori stessi possano fare riferimento. Dall’altra parte, negli ultimi 5 anni, anche i Consorzi, in assenza di una chiara strategia turistica, si sono trovati davanti a dubbi su ciò che devono essere e su ciò che devono fare: Il Consorzio deve essere un organismo “istituzionale” di promozione? Il Consorzio deve essere un soggetto “commerciale” Il Consorzio deve essere un soggetto Con Una Testa E Due Braccia (sia di promozione che di commercializzazione)? E’ necessario o opportuno superare la logica del singolo Consorzio ed andare verso la creazione e l’unione di più Consorzi – almeno su livelli di stessa Provincia? Al fine di superarare le criticità e di rafforzare le sinergie, nasce il Network dei Consorzi, per cercare di superare le vecchie logiche di contrasto tra pubblico e privato e per unirsi, insieme per promuovere la Sardegna. Per questi motivi, il Consorzio Sardegna Costa Sud si è fatto promotore di un’iniziativa che vede coinvolti 13 Consorzi sardi che rappresentano circa 350 aziende e più di 70 mila posti letto tra Hotel, Residence, Cav e campeggi: il Consorzio Sardegna Costa Sud, il Consorzio Villasimius per il Turismo, il Consorzio Operatori Turistici di Santa Teresa di Gallura, di Arzachena, dell’Oristanese, di Palau, di Golfo Aranci, di Costa Rei, il Consorzio Turistico L’altra Sardegna, il Consorzio del Laghi, il Consorzio Dorgali, Riviera del Corallo (Alghero) e il Consorzio Costiera Sulcitana. Ecco alcuni degli step che attendono il Consorzio Sardegna Costa Sud: I consorzi devono dialogare con le istituzioni per promuovere, insieme a loro, il territorio, arrivando là dove l’Ente non riesce ad arrivare; I Consorzi devono vendere e creare ricchezza e fatturato per i loro associati e per l’Economia sarda; I Consorzi devono essere riconosciuti come destinatari della politica di promozione dei territori, al fine della successiva commercializzazione (info point, creazione di eventi che possano essere attrattori di flussi turistici, commercializzazione degli eventi); Per raggiungere economie ed efficienze, è necessario che Regione e Consorzi non si facciano la guerra, né vadano ad occuparsi delle stesse cose, ma attraverso un “patto” si uniscano per la promozione congiunta della sardegna. Il Consorzio auspica che la Regione intraprenda le per migliorare la promozione del territorio: realizzazione stampati pubblicitari in relazione ai diversi segmenti d’offerta e relativi target, evitando il più possibile duplicazioni, sprechi e incoerenze d’immagine; campagne pubblicitarie: definire una campagna pluriennale mirata, evitando approssimazioni ed episodicità; segnaletica: attuare un programma completo che copra, con un’immagine coerente e mirata, tutte le necessità di informazione all’interno delle principali località; realizzazione di strumenti innovativi di comunicazione e informazione (per esempio con nuovi App per fare turismo via Smartphone, con sistemi di Informazione Hightech 24H, etc..) ufficio stampa: attuare una copertura informativa nei confronti della stampa nazionale ed estera, specializzata nel turismo e/o in altri settori importanti (enogastronomia, benessere, natura), promuovendo le iniziative in corso e unificandole opportunamente al fine di massimizzare l’immagine del territorio; ideazione e gestione di educational rivolti agli operatori e alla stampa; ideazione e sviluppo di iniziative/eventi a valenza turistica, introducendo il criterio oggettivo della ricaduta dell’investimento sul territorio (inutile investire 600 mila euro per farne tornare sul territorio 2 …) definizione ed ottimizzazione del calendario degli eventi a livello regionale; promozione di sinergie e complementarietà tra soggetti del territorio; supporto di coordinamento, organizzazione e consulenza a tutti gli operatori, pubblici e privati, del turismo regionale; formazione agli operatori turistici nel campo marketing, organizzativo, legislativo e progettuale; formazione dei dipendenti regionali preposti alla promozione e commercializzazione della Regione sardegna (anche attraverso stage e tirocini presso i Consorzi…!!!) Il Consorzio si augura che la Regione si impegni per migliorare la propria azione di promozione del territorio: impegnarsi a comunicare il proprio programma di azioni entro il 30 Novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce (cosa peraltro avvenuta in quest’ultimo anno); impegnarsi a far conoscere le azioni che intende fare con un preavviso di almeno 60 giorni dalla data della manifestazione; impegnarsi a vedere negli operatori dell’offerta degli interlocutori e degli alleati, e non già degli “avversari” a cui nascondere le proprie mosse (questione rinvenibile non già nell’Assessore che è al tempo stesso Assessore e operatore quanto invece in alcuni funzionari ostaggi di vecchi retaggi culturali); Dal canto loro i Consorzi sono pronti ad assumersi degli impegni che i per aiutare la Regione nella sua azione di promozione del territorio: promuovere, presso i propri associati, le iniziative della Regione; promozione della cultura della “legalità” (non vince il più furbo, ma il più bravo!!); favorire la crescita ed il livello di qualificazione dei servizi che contribuiscono a creare un prodotto turistico di qualità; fare crescere i Consorzi per fare crescere la Regione; braccio operativo a 360° della Regione Sardegna (lotta all’abusivismo, supporto nella promozione, collaborazione nella determinazione delle politiche turistiche della Regione, supporto all’Assessorato regionale del Turismo per le modifiche alla normativa turistica alberghiera ed extra-alberghiera); scambio di link o banner tra i Consorzi e la Regione per aumentare la visibilità della sardegna nel mondo; Quali sono gli impegni che i Consorzi possono prendere per crescere e diventare operativi? sviluppare l’innovazione tecnologica a livello di comunicazione, promozione, ma soprattutto commercializzazione del prodotto; realizzare e gestire pacchetti turistici atti ad identificare, in accordo con gli operatori, un’offerta stabile, precisa e riconoscibile sulla quale effettuare annualmente manutenzioni e miglioramenti, declinandola per segmenti (leisure, congressuale, sport, etc...) coordinare la partecipazione a fiere e workshop turistici a supporto degli associati o in loro vece; realizzare cataloghi commerciali in relazione ai diversi segmenti d’offerta. I Consorzi Turistici chiedono alla Regione: riconoscimento del ruolo dei Consorzi, per troppo tempi relegati in un angolo e dimenticati, a vantaggio di pseudo associazioni che non rappresentano nessuno (rappresentatività!!!)…; concessione degli strumenti economici – sulla base della capacità progettuale di ciascun consorzio - per poter operare e per poter eseguire le operazioni delegate (info-point, educational tour, miniwork-shop, realizzazione di materiale informativo e promozionale del territorio di riferimento, creazione di siti internet, etc) (valutazione della capacità progettuale – valutazione della ricaduta dell’investimento sul territorio - meritocrazia); Posizionamento di link sul sito della Regione per accedere ai siti dei consorzi; Creazione di un tavolo di coordinamento (lotta all’abusivismo, supporto nella promozione, collaborazione nella determinazione delle politiche turistiche della Regione, supporto all’Assessorato regionale del Turismo per le modifiche alla normativa turistica alberghiera ed extra-alberghiera)  
   
 

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