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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Febbraio 2012
 
   
  MILANO (TEATRO DELLA LUNA): LA GRANDE OPERA LIRICA ENTRA A FAR PARTE DEL TEATRO DELLA LUNA - IN “PRIMA ASSOLUTA” DELLA STAGIONE DEL TEATRO DELLA LUNA -

 
   
  Il Debutto Avverrà Sabato 25 Febbraio Con Una Delle Opere Più Amate E Rappresentate Nei Teatri Di Tutto Il Mondo, “Tosca” Di Giacomo Puccini. Sabato 21 Aprile seguirà l’opera che affascina e conquista ancora oggi il pubblico di qualsiasi età e nazionalità: “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Due allestimenti eccezionali con un cast di artisti di fama internazionale, un’orchestra di ben 60 elementi e scenografie, costumi e regie all’insegna del grande spettacolo. Due produzioni in linea con la modernità del cartellone del Teatro della Luna, nate dall’intuizione dell’Associazione Orchestra Filarmonica Balletto Aloysius e di Ritorno all’Opera che vedono nell’opera lirica non un rito da tenersi solo in spazi di tradizione, bensì una realtà teatrale fortemente viva e attuale, capace di parlare ancora un linguaggio popolare. Puccini assiste a Milano al dramma teatrale “La Tosca” di Victorien Sardou e colpito da questo - come Verdi quasi 40 anni prima lo era stato dalla “Signora delle Camelie” di Dumas che gli aveva ispirato “La Traviata” - decide di trarne un’opera lirica. Passerà circa un decennio e nel 1899 “Tosca” va finalmente in scena al Teatro Costanzi di Roma dove conquista il pubblico che richiamerà ben 21 volte gli artisti sul palcoscenico! Nell’arco di tre anni il clamoroso successo in tutti i grandi teatri del mondo e ne fa oggi l’opera più rappresentata in assoluto. Nella “Tosca” Puccini si allontana sempre più dai canoni della tradizione per proporre un’opera lirica dal carattere moderno ed europeo. Emozioni, grandi effetti, sonorità potenti, fanno di “Tosca” un’opera vicina alle moderne tecniche cinematografiche. Il pubblico, in costante tensione dovuta all’incalzare della musica e della trama, rimane assorbito fino alla tragica conclusione. Considerata l’opera più drammatica di Puccini, è ambientata nel 1800 a Roma, sullo sfondo delle vicende post-rivoluzionarie francesi e della caduta della Repubblica Romana. Lirismi unici, segno distintivo della bellezza delle melodie pucciniane, prendono forma nel flusso della concitazione drammatica fermando a tratti l’azione e dando sfogo al sentimento delle celebri romanze "Recondita armonia", "Vissi d’arte", "E lucevan le stelle". L’acme drammatico si raggiunge invece nell’atto secondo dove protagonista è il barone Scarpia. È lì che l’orchestra pucciniana assume sonorità che anticipano l’estetica dell’espressionismo musicale tedesco. Note di regia sulla Tosca di G. Puccini allestita al Teatro della Luna “Tosca” è una delle opere liriche più rappresentate al mondo in assoluto, e io stesso ne ho realizzato parecchi allestimenti. Credo che il motivo di tale successo, inalterato ormai da più di un secolo, si trovi nel fatto che in quest’opera una musica straordinaria (si pensi alle immortali melodie di “Vissi d’arte” o “E lucean le stelle”) si abbina a una narrazione particolarmente coinvolgente, che non manca mai di catturare anche lo spettatore alla sua ennesima recita. Il genio di Puccini, infatti, condensa il dramma originario di Sardou in un’azione fitta quant’altre mai. Le scene non sono concepite banalmente per culminare in momenti “forti” (come le pur splendide romanze); il flusso quasi ininterrotto della musica, con le sue ricche sonorità e il suo modernissimo intreccio tematico, rende “forte” ogni singola situazione: il rito solenne nella chiesa di Sant’andrea, la straziante scena della tortura, la suggestiva alba su Roma e, naturalmente, l’agghiacciante finale. Persino il tradizionale triangolo amoroso tra soprano, tenore e baritono non risulta qui uno stanco cliché, ma vibra fortemente nel vortice delle passioni (l’amore, la politica, la religione) che travolgono i tre protagonisti, ciascuno a suo modo. L’allestimento proposto si muove nel solco della tradizione, cercando tuttavia di non incorrere nel puro decorativismo bensì di stilizzare i vari quadri e valorizzare l’intensa recitazione degli interpreti, tutti veterani dei rispettivi ruoli, nella suggestiva cornice del Teatro della Luna . 21 Aprile 2012 ore 21, Teatro della Luna La Traviata Melodramma in 3 atti di Giuseppe Verdi sul libretto di Francesco Maria Piave dal dramma “La dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio Durante un soggiorno a Parigi, Verdi assiste alla pièce teatrale “La dame aux camelias” di Dumas figlio. Lo spettacolo narrava le vicende di Marguerite Gautier, che si rifacevano alla vera storia di Alphonsine, la disinibita e sfortunata giovane protagonista della vita mondana parigina, che tra i numerosi amanti aveva avuto lo stesso Dumas. Profondamente colpito dalla vicenda, Verdi decide di farne il soggetto di un’opera per La Fenice di Venezia, che sarebbe andata in scena il 6 marzo 1853. Con il librettista Francesco Maria Piave, nasce dunque l’opera più romantica del compositore di Busseto: “La Traviata”. Margherita muta il suo nome in quello di Violetta, non a caso un altro fiore, emblema di uno stato di fragilità e di caducità a cui la protagonista soccomberà, vittima della tisi ma anche dei mali della società perbenista. Verdi disegna la figura di una donna immortale, pronta a sacrificarsi per amore, che entra a tutto diritto a far parte dei grandi miti narrati attraverso le arti. Chi almeno una volta non si è commosso ascoltando lo struggente “Amami Alfredo” cantato da Violetta? Nel suggestivo allestimento di Paolo Panizza la classica ambientazione ottocentesca di “Traviata” viene trasportata negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, il periodo prossimo alla Grande Depressione, mettendo in evidenza i sentimenti e i rapporti ancora estremamente attuali dei personaggi. Www.teatrodellaluna.com – www.Facebook.com/teatrodellaluna 17 Marzo 2012 ore 21 Orchestra Filarmonica e Balletto Aloysius presenta Carmen Spettacolo di danza ispirato all´opera di Bizet e musiche tratte dal repertorio flamenco Con "Carmen", l´ Associazione Orchestra Filarmonica e Balletto Aloysius porta sul palcoscenico del Teatro della Luna un balletto che si colloca a tutto diritto nell´affascinante mondo del flamenco. Un allestimento originale e orientato verso il moderno, che opta per l´assenza delle scenografie a favore di colorati giochi di luce e di costumi dalle tinte forti, in linea con la vicenda passionale. Una "Carmen Flamenca" che sposerà la tradizione classica solo nel finale eseguito sulle punte, il romantico e al tempo stesso struggente "passo a due del sogno ", quando Carmen ormai morta rievoca il passato felice insieme a don José. Tratto distintivo musicale di una produzione centrata sul clima gitano e andaluso sono le musiche flamenche - molte delle quali inedite - eseguite dal vivo da Alessandro Martin (guitarra), Dario Carbonelli (baile y cajon) e, direttamente da Jerez de la Frontera, patria del flamenco, da Jose Mendez (cante) e Jesus Alvarez Lopez (guitarra). Con l´ausilio delle basi musicali si alterneranno a queste alcune delle musiche piú particolari di Bizet. Nel ruolo di Carmen, la giovanissima Linda Fisichella  
   
 

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