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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Febbraio 2012 |
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OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA, CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER IL CARCINOMA DEL CAVO ORALE. MEZZOLANI: ´DIAGNOSI E TERAPIE IN LINEA CON I PROTOCOLLI INTERNAZIONALI´.
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Ancona, 21 Febbraio 2012 - L´azienda ospedaliera universitaria ´Ospedali Riuniti´ di Ancona sara` la struttura sanitaria di riferimento regionale per la cura e la prevenzione del carcinoma del cavo orale. La Giunta regionale ha autorizzato l´attivazione del Centro presso la Struttura operativa dipartimentale (Sod) di Chirurgia maxillo facciale dell´Azienda. ´L´attivazione di un Centro di riferimento regionale consente l´introduzione di protocolli clinico terapeutici in linea con gli standard internazionali ´ commenta l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani ´ Di conseguenza verranno adottate procedure diagnostiche e terapeutiche piu` veloci, con una maggiore probabilita` di sopravvivenza per i malati. Il Centro operera` in collaborazione con le Unita` operative di odontostomatologia, oncologia medica, otorinolaringoiatria e radioterapia presenti nelle Marche. Sara` cosi possibili agire con maggiore incisivita` e integrazione, secondo le indicazioni del Piano sanitario regionale che punta a esaltare la rete dei servizi sul territorio e superare le frammentazioni esistenti´. La Sod di Ancona dispone di strutture ambulatoriali, di day hospital e di ricovero ordinario accreditate per l´eccellenza e di elevata specializzazione per il trattamento del carcinoma del cavo orale e delle lesioni potenzialmente maligne. Le strutture e i sevizi soddisfano i requisiti necessari a candidarla come Centro di riferimento regionale. Nel 2009 la Sod di Ancona ha effettuato oltre 80 interventi chirurgici oncologici di elevata complessita` e piu` di 120 di rilevanza ordinaria. Il 25-30 per cento ha riguardato cittadini provenienti da altre regioni, mentre la fascia di eta` maggiormente interessata e` compresa tra i 40 e i 60 anni. Il carcinoma del cavo orale ha un´incidenza nazionale annua attorno ai 4.500 casi, con circa 3 mila decessi. La diagnosi, a tutt´oggi, viene effettuata in fase avanzata (circa il 68 per cento dei casi). La prevenzione e la diagnosi precoce assumono, pertanto, un ruolo cruciale nel miglioramento della prognosi: quella effettuata negli stadi iniziali del carcinoma, garantisce una sopravvivenza, a cinque anni, nel 90 per cento delle persone ammalate. |
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