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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Febbraio 2012
 
   
  FVG: OBIETTIVO ZONA FRANCA PER AREA CONFINARA

 
   
  Trieste, 21 febbraio 2012 - La Regione istituisce un tavolo tecnico sulla crisi delle aree di confine, con l´obiettivo di proporre una serie di aggiornamenti alla legislazione nazionale sulle "Zone franche urbane", uno strumento che potrebbe fornire una risposta ai problemi della fascia confinaria regionale, che subisce la concorrenza di sistemi fiscali più vantaggiosi come quelli di Austria e Slovenia. La decisione è arrivata al termine della riunione promossa ieri a Trieste dall´assessore regionale alle Finanze Sandra Savino, alla quale sono stati invitati i rappresentanti dei Comuni potenzialmente interessati: Tarvisio, Cividale del Friuli, Trieste, Gorizia e Monfalcone. "In questi territori - ha spiegato l´assessore Savino - si riscontrano fenomeni di disagio sociale ed economico, a causa della concorrenza degli Stati confinanti. Istituire una ´zona franca´ potrebbe perciò promuoverne il rilancio, invertendo nello stesso tempo la tendenza all´emigrazione, sia dei residenti che delle imprese". Alla riunione erano presenti alcuni sindaci, e in particolare quello di Tarvisio Renato Carlantoni, il territorio più colpito in questi ultimi anni da un notevole calo di abitanti ed imprese. Nel ringraziare l´assessore Savino, Carlantoni ha sottolineato come i problemi di Tarvisio possano essere risolti solo all´interno di una più ampia iniziativa sulle aree di confine. La riunione di oggi segue un incontro di approfondimento promosso proprio dal Comune di Tarvisio al ministero degli Affari esteri, presenti in quella occasione l´Amministrazione regionale e gli altri ministeri interessati (Finanze con l´Agenzia delle Dogane, Sviluppo economico, Infrastrutture), che ha permesso di avviare su questo tema un primo confronto tra autorità locali e amministrazione centrale. Come è stato ricordato nel corso del vertice di oggi convocato dall´assessore Savino, il ministero degli Affari esteri e l´Agenzia delle Dogane hanno prospettato la possibilità di istituire, nel rispetto delle regole comunitarie, delle "Zone franche urbane" (Zfu), di dimensione minima prestabilita, dove possono essere previsti vantaggi fiscali per la creazione di piccole e micro imprese. Uno strumento del genere è stato per esempio esteso ai Comuni dell´Abruzzo colpiti dal terremoto. Ora il Friuli Venezia Giulia intende proporre al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) una revisione dei criteri per individuare e selezionare le "Zone franche urbane" sulla base di "parametri socio economici rappresentativi dei fenomeni di degrado urbano e sociale", in modo che le Zfu possano essere estese anche a territori di confine come quelli del Friuli Venezia Giulia. Da ricordare che sul tema delle zone franche è stato presentato al Senato un disegno di legge su "Istituzione di zone franche nella aree di confine con la Repubblica di Slovenia e la Repubblica d´Austria", su iniziativa dei senatori Giulio Camber e Vanni Lenna. Anche alla Camera c´è una proposta di legge su "Istituzione delle zone franche del Brennero e di Tarvisio", presentata dai deputati Michaela Biancofiore ed Enrico La Loggia.  
   
 

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