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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Febbraio 2012
 
   
  TRIONFO PER L´ENOGASTRONOMIA DEL FRIULI OCCIDENTALE

 
   
  Pordenone - Bondiola, Lingual e Musetto hanno conquistato i palati dei giornalisti gastronomi in occasione dei laboratorio del gusto promosso da Pordenone with love con la collaborazione di Turismo Fvg alla Borsa internazionale del Turismo svoltasi a Milano. Oltre ai tre testimonial che hanno promosso il territorio del Friuli occidentale sul palco centrale dello stand – ossia Remo Anzovino, Simone Marcuzzi e Michele Pontrandolfo - anche la cucina della Destra Tagliamento ha avuto il suo momento di gloria nel capoluogo meneghino. I tre insaccati sono stati degustati da una ventina di operatori della carta stampata e addetti ai lavori, guidati dal giornalista Beppi Pucciarelli e da Diana Candusso e Fabrice Gallina di Turismo Fvg. Il musetto è stato presentato con la brovada, la bondiola con il purè di patate rigorosamente di Ovoledo ed il Lingual con fagioli. I tre prodotti erano accompagnati da altrettanti vini della Doc Friuli Grave: prosecco millesimato Perle Naonis 2011 di San Simone, Merlot di Pitas e Refosco di De Lorenzi. I buongustai di tutta Italia sanno cos´è, in Friuli, il musetto: l´insaccato che altrove si chiama cotechino, e che tra Livenza e Isonzo si sposa con la brovada, emozionante prodotto degli orti friulani che da due anni si è guadagnato la Denominazione di Origine Protetta. Meno noti, i "fratelli" del musetto: ovvero, gli altri salumi della tradizione fatti con le cotiche (ma non solo): la bondiola ed il lingual. Il musetto è presente il tutto il territorio regionale (anche se Spilimbergo ne rivendica la paternità e a Gorizia lo chiamano "crodeghin"), lingual e bondiola sono invece presenti solo nell´area del Pordenonese (e la Bondiola viene chiamata anche Saùc, nome dialettale del Monte Cavallo... Quello del Piancavallo per capirci). Tre prodotti che nella stagione fredda - da Sant´andrea fino all´ultimo di Carnevale - vale la pena assaggiare. I due produttori che hanno fornito le loro specialità, da sempre all´avanguardia in fatto di prodotti della tradizione, sono stati Germano Vicenzutto macellaio di Fiume Veneto, profeta del "Saùc", fondatore del "Club degli innamorati della carne" e Billi Mio, macellaio di Pravisdomini ormai rimasto uno dei pochissimi a portate avanti la tradizione del Lingual. A Milano, Mio ha offerto un suo nuovissimo prodotto: la Mortadella con il radicchio, una contaminazione tra Friuli e Veneto che solo qualche settimana fa ha avuto coraggio di presentare (con grande successo) a Bologna, capitale di questo insaccato. Una sala piena di “addetti ai lavori” ha quindi decretato il successo della degustazione guidata, con grande soddisfazione degli organizzatori ed espositori.  
   
 

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