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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Gennaio 2007 |
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AGRICOLTURA: A CONVEGNO SU ENERGIA RINNOVABILE
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Si è rivelato un´importante occasione di approfondimento relativamente alle tematiche della fruizione dei dati disponibili sul mondo rurale il convegno "Andamento del settore agroalimentare", organizzato dalla Federazione regionale della Coldiretti, e al quale ha partecipato l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio. L´iniziativa, nell´ambito della rassegna Agriest, a Torreano di Martignacco, aveva l´obiettivo di valutare le osservazioni e le proposte dell´osservatorio economico di settore, che è stato realizzato dalla Coldiretti assieme all´Inea (Istituto nazionale di economia agraria). Ma il suo punto focale è stato costituito dalla tavola rotonda conclusiva, condotta da Giuseppe Longo, e che aveva per argomento "l´informazione agroalimentare fa sistema". Proprio in questo titolo sta infatti la chiave di lettura per risolvere uno dei problemi annosi dell´agricoltura, italiana, e non solo: la disponibilità di dati aggiornati sui vari comparti. Dagli interventi succedutisi nella mattinata, di Francesco Marangon, del dipartimento Scienze Economiche dell´Università di Udine, di Greta Zilli e Federica Cisilino dell´Inea Fvg, di Andrea Gregori, del Ciase (Centro regionale assistenza socio economica), di Mario Gregori, del dipartimento di Biologia ed Economia Agro Industriale dell´ateneo udinese, seguiti all´introduzione del presidente regionale della Coldiretti, Dimitri Zbogar, è infatti emerso un quadro dell´agricoltura regionale che non coincideva del tutto con i dati a disposizione dell´Amministrazione. Quindi, proprio nel corso della tavola rotonda è stata evidenziata l´esigenza di implementare i risultati delle analisi statistiche eseguite da istituti, enti e associazioni, per poter disporre di un quadro puntuale dell´esistente. "Occorre - ha ribadito l´assessore Marsilio - saper fare sistema, cambiare mentalità e far compiere così un passo avanti all´intero settore primario del Friuli Venezia Giulia". Una scelta, che secondo l´assessore deve divenire propria di tutti i comparti dell´agricoltura, superando diffidenze e campanilismi, per guardare con maggiore fiducia alla collaborazione quale elemento essenziale per lo sviluppo, la crescita e l´innovazione. "Tutto questo - ha aggiunto l´assessore - con lo scopo di consentire alle nostre aziende di stare sul mercato con la necessaria competitività". Gli interventi alla tavola rotonda erano stati aperti dal direttore regionale della Coldiretti, Oliviero Della Picca, il quale ha ricordato che l´osservatorio costituito dall´associazione agricola e dall´Inea risponde proprio a questo scopo, in quanto era già stata verificata una effettiva disomogeneità dei dati disponibili relativi alle attività rurali. Anche per Della Picca occorre dunque fare sistema, e mettere a disposizione una fotografia del mondo agrario aggiornata anche trimestralmente. E ciò, ha replicato Marsilio, permetterebbe alla Regione di impostare con ancor maggior efficacia la programmazione delle politiche e degli interventi settoriali. Luca Cesaro, dell´Inea Fvg, si è poi espresso a difesa delle metodologie statistiche abitualmente utilizzate, affermando che se ci sono apparenti discrepanze nei risultati, esse sono dovute ai differenti metodi di approccio e di lettura dei dati. Francesco Del Zan, dell´Ersa, ha invece ricordato l´avvenuto passaggio delle competenze di carattere statistico dall´Ersa alla successivamente costituita Agenzia regionale per lo Sviluppo rurale, come uno stimolo a individuare nuove tecniche di analisi del settore agricolo. Gianluca Dominutti, della direzione centrale Risorse Agricole, ha parlato del raccordo che ci deve essere anche tra le istituzioni, le associazioni, le realtà dell´ambito primario per la migliore gestione dei dati settoriali. Giovanni Biancolin, della Banca Popolare Friuladria, ha manifestato il grande interesse del sistema creditizio nei confronti di dati aggiornati sulla realtà agricola regionale; questo con lo scopo di poter meglio valutare le operazioni più convenienti da mettere a disposizione delle aziende. Nel trarre le fila dell´iniziativa, Marsilio ha affermato che -"è necessario fare il punto su tutte le attività di ricerca compiute in questi anni, interfacciando anche quelle inerenti settori diversi ma attinenti al lavoro nei campi, perché la Regione possa agire compiutamente nel predisporre interventi mirati". "Deve inoltre cambiare - ha concluso - il metodo di approccio delle stesse imprese verso le problematiche e l´attività aziendale: occorre in sostanza, una visione più ampia delle tematiche del sistema". L´esperienza del Friuli Venezia Giulia per l´introduzione delle biomasse e dei combustibili alternativi è significativa, e sta già dimostrando i suoi effetti. Ma, come ha affermato l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, intervenendo ad Agriest, a Udine Fiere, al convegno organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Udine sul tema "Energia rinnovabile dall´agricoltura", occorre evitare che il mondo agricolo trascuri le sue produzioni tradizionali e punti ad altri seminativi, senza che vi sia un´adeguata progettualità di settore. La materia del risparmio energetico mediante l´impiego di combustibili non di origine fossile è infatti, secondo l´assessore -"complessa e articolata; quindi va affrontata con organicità, non attraverso singole e sporadiche iniziative". "L´obiettivo di produrre energia a costi inferiori - ha aggiunto - è uno dei traguardi del nuovo Piano energetico regionale, che verrà predisposto tenendo conto delle indicazioni di Agenda 21". Ma non per questo, ha proseguito Marsilio -"si possono trascurare decenni di esperienza maturata del settore agricolo con produzioni di qualità, alterando le caratteristiche fondamentali del nostro sistema rurale". L´esponente regionale ha poi ripreso uno degli interventi che lo avevano preceduto, quello di Dante Savorgan, della Cia Fvg, per ribadire che questa materia necessita di un ragionamento di filiera, atto a consentire lo sviluppo dell´agricoltura, e nel contempo della forestazione. Ma il benessere che il territorio potrà maturare in questo contesto, potrà essere assicurato senza dover passare attraverso la sperimentazione, perché, come aveva accennato nel suo intervento Marino Berton, presidente dell´Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) questa fase è già stata superata, e le tecnologie a disposizione sono ormai avanzate. Non solo, ha aggiunto Marsilio - "ma proprio le esperienze maturate in Alto Adige e in Austria ci consentono già di parametrare le possibili strategie con le esigenze del nostro territorio". Energie alternative sì, dunque, secondo l´assessore, anche tenendo conto delle potenzialità della Chimica verde e delle iniziative produttive già in atto o in progetto in tal senso nella Bassa friulana, ma senza stravolgere l´assetto tradizionale dell´agricoltura regionale. Tra i vari relatori susseguitisi nell´affollato convegno, introdotto dal presidente provinciale della Cia, Ennio Benedetti, il quale aveva a sua volta affermato che l´agricoltura deve sì concorrere a produrre sostanze destinate all´energia, ma soprattutto alimenti, Emilio Gottardo, della direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, aveva citato le iniziative di bioenergie già in atto nel Friuli Venezia Giulia. Grazie al Piano di sviluppo rurale sono infatti già attive 67 caldaie di medie e piccole dimensioni, distribuite sul territorio, mentre sono in fase di realizzazione in Carnia, con i fondi del Cipe, sei impianti di teleriscaldamento per edifici pubblici e privati. Altri due impianti analoghi sono in programma in altrettanti comuni, grazie al programma Probio. Entro l´anno partirà poi il teleriscaldamento dell´intero paese di Arta Terme. Quindi avverrà la produzione di calore ed energia a Forni di Sopra e a Sauris. In definitiva, nel Friuli Venezia Giulia sarà possibile realizzare ogni anno 25 megawatt di energia termica ecologica. Infine, Luigi Ferrante aveva parlato degli aspetti fiscali della fornitura di energia da biomasse, mentre Claudio Ferrari, dell´Esco Fvg, azienda partecipata per l´energia, si era soffermato sul supporto al risparmio energetico. . |
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