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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Febbraio 2012
 
   
  PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020

 
   
  Milano, 29 febbraio 2012 - Si è tenuto ieri il convegno “Le grandi infrastrutture del Nord Ovest e il nuovo piano nazionale della logistica 2011-2020”, organizzato da Uniontrasporti in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, nell’ambito di un Accordo stipulato tra Unioncamere e il Ministero delle Infrastrutture – Consulta Generale per l’Autotrasporto e per la Logistica, cui la legge assegna il compito di elaborare il Piano Nazionale della logistica, volto a promuovere, sviluppare e diffondere presso i sistemi locali di impresa il nuovo Piano Nazionale della Logistica 2011-2020. In un periodo difficilissimo dello scenario economico a livello europeo in cui è ribadita la necessità di riprendere la via della crescita, le infrastrutture e la logistica sono spesso citate come un fattore nevralgico per rimettere in moto l’economia. In questo ambito si inserisce il Piano Nazionale della Logistica 2011-2020 che rappresenta uno strumento di lavoro condiviso e partecipato dai numerosi soggetti economici per contribuire alla crescita di un mezzo punto di Pil e all’abbattimento dell’inefficienza logistica stimato in 40 miliardi di euro. “Il rilancio dell’economia, in questo periodo ancora molto difficile per la crisi, passa anche attraverso un potenziamento delle reti infrastrutturali e dei collegamenti - afferma Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Per questo riteniamo che sia utile, anche attraverso momenti di incontro e confronto, richiamare l’attenzione sui temi della mobilità, dei trasporti e del sistema aeroportuale, cercando soluzioni nuove per conciliare sempre di più esigenze produttive e tutela dell’ambiente”. Il Presidente Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta generale per l’autotrasporto e per la logistica enfatizza: “il tema delle reti Ten-t e gli effetti che esse avranno sul Paese che sarà attraversato da ben quattro corridoi europei: il 24 “Genova-rotterdam”, il corridoio 5 “Lisbona-kiev” il quale a Verona incrocia il “Berlino-palermo” e a Padova il corridoio “Adriatico-baltico”. “Tali incroci, afferma Giachino – svilupperanno notevolmente l’area logistica sud europea nonché la capacità di attrazione dei porti italiani sia sul versante adriatico che su quello tirrenico”. Non solo, egli insiste sulle piattaforme logistiche interregionali come quella del Nord Ovest come sede di “gestione politica della logistica” a cui si dovranno agganciare anche gli operatori ferroviari oltre ai nodi logistici portuali ed interportuali”. La Lombardia in Italia e in Europa per dotazione di infrastrutture logistiche. La Lombardia conta su una rete viaria formata da 900 km di strade statali, 11.000 km di strade provinciali, 58.000 km di strade comunali e circa 580 km di autostrade. La Lombardia è al 80° posto tra le regioni europee. Prima irraggiungibile il Rhône-alpes. Se consideriamo le sole autostrade, la Lombardia con circa 580 km risale la classifica raggiungendo il 33° posto in Europa (prima la Baviera con oltre 2.500 km). Infine per la sua rete ferroviaria la Lombardia con quasi 1.700 km scende al 34° posto (prima ancora una volta la Baviera con oltre 6.200 km). I flussi logistici in Lombardia. Nel corso del I trimestre 2011 il commercio estero lombardo è cresciuto del 17,6% per quanto riguarda l’export (rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) e del 17,5% dell’import. Complessivamente la Lombardia rappresenta il 27,9% del totale dell’export italiano e ben il 32,1% dell’import. Il ruolo trainante della Lombardia nel commercio estero italiano è confermato anche dal suo grado di apertura agli scambi internazionali (rapporto tra la somma di export ed import e il Pil regionale) che si è collocato nel 2009 al 72,3% contro una media italiana del 46,5%. Questo volume di commercio estero genera in Lombardia un flusso di circa 91 milioni di tonnellate, di cui il 67% costituito da importazioni. Inoltre l’import-export con l’Europa rappresenta oltre il 60% del totale. Data la prossimità territoriale con i principali mercati di sbocco (i paesi europei) la modalità maggiormente utilizzata in export è quella stradale (40%), seguita da quella marittima (30%). Il peso del trasporto ferroviario è modesto, sia nel caso dell’import (3,5%), sia dell’export (3,2%). In import assume maggiore importanza la modalità marittima (attraverso i porti di Genova e La Spezia), utilizzata soprattutto per il trasporto delle materie prime e dei prodotti petroliferi. Il trasporto stradale. La Lombardia, con un traffico di 379 milioni di tonnellate, rappresenta da sola il 25% del traffico su strada italiano (1460 milioni di tonnellate), di cui circa il 34% movimentato in conto proprio e il resto (66%) in conto terzi. Il 58% del traffico con origine e/o destinazione la Lombardia avviene all’interno dei confini regionali (221 milioni di tonnellate), il 39% con le altre regioni italiane (150 milioni di tonnellate) e il rimanente 3% con i Paesi europei. Nelle relazioni stradali con l’estero, la Lombardia pesa per il 25% circa, sia in uscita, sia in entrata, sul totale del traffico internazionale italiano. Le quantità in entrata ed uscita con le altre regioni sono pressoché equivalenti (rispettivamente 78,9 e 71,3 milioni di tonnellate) e riguardano in prevalenza quelle confinanti (Piemonte, Veneto, Emilia-romagna che da sole rappresentano i due terzi del totale). Il trasporto marittimo. La Lombardia rappresenta il 44% dei container movimentati a Genova e il 15% di quelli movimentati a La Spezia. In termini assoluti, nel 2010 dai porti di Genova e La Spezia sono entrati/usciti da/verso la Lombardia quasi un milione di container, di cui via strada oltre 770.000 e circa 190.000 via ferrovia. L’80% di tale traffico è appannaggio del porto di Genova (774.000 container) e il rimanente 20% (191.000 container) di quello di La Spezia. Il trasporto aereo. Nel complesso il polo aeroportuale lombardo (Malpensa, Linate, Orio al Serio) ha movimentato nel 2010 circa 557mila tonnellate (il 78% delle quali transitate da Malpensa), rappresentando più del 60% del totale del cargo aereo italiano. La Lombardia da sola rappresenta per Malpensa quasi il 30% del traffico in uscita. Complessivamente il polo aeroportuale lombardo è all’ottavo posto tra le regioni europee (e prima in Italia) per movimento merci: primo il polo dell’Assia, seguita dal polo londinese, da quello olandese della regione di Noord-holland e da quello francese dell’Île de France. Da notare come, dopo la forte contrazione del 2009 in concomitanza con la crisi mondiale ed il conseguente calo dei traffici internazionali, il 2010 sia stato un anno di netta ripresa, con un volume delle merci movimentate tornato sui valori del 2008. Nel primo trimestre del 2011 il trend di crescita si è confermato, evidenziando un aumento del 9% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Hong Kong, con oltre 57 mila tonnellate, rappresenta il principale aeroporto connesso con Malpensa per traffico merci, seguito da Seoul (oltre 35 mila tonnellate) e da Lussemburgo (quasi 31 mila tonnellate). Tra i primi dieci aeroporti, al quarto c’è Dubai, seguito da Shangai che precede New York, mentre Doha precede Parigi, Londra e Tokyo. Il trasporto ferroviario. La Lombardia pesa sul traffico totale ferroviario italiano (76 milioni di tonnellate) per il 16%. E se consideriamo il traffico ferroviario totale internazionale si passa al 19,4%, per un totale di 9 milioni di tonnellate. Il traffico internazionale della Lombardia riguarda prevalentemente relazioni con Germania, Belgio, Olanda e Francia e risulta sbilanciato: sul totale di circa 9 milioni di tonnellate, il 25% sono merci in partenza e il 75% in arrivo. La grande maggioranza dei movimenti su rotaia internazionali arrivano poi in Lombardia attraverso solo tre valichi: Gottardo, Brennero e Modane. Il settore della logistica nella regione logistica milanese (Rlm). Nell’area sono insediate quasi 2000 imprese, aventi come attività prevalente la logistica e i trasporti, che realizzano un giro d’affari di 11 miliardi di euro, pari al 30% circa del mercato italiano, con un valore aggiunto superiore ai 2 miliardi di euro. Ed è in crescita: la stima per il 2011 arriva a quasi 12 miliardi di euro. Il 50% è prodotto da aziende con sede nella provincia di Milano che numericamente rappresentano più di un terzo del totale. Completa il quadro dell’offerta di servizi il mondo dell’autotrasporto che conta su oltre 17.000 imprese, in prevalenza di piccola dimensione (in media 1,6 automezzi per impresa).  
   
 

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