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Notiziario Marketpress di
Martedì 28 Febbraio 2012 |
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AGRICOLTURA: LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA LA FRANCIA A RISPETTARE LE NORME COMUNITARIE IN MATERIA DI COMMERCIALIZZAZIONE DI ACQUAVITI DI VINO E DISTILLATI
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Bruxelles - La Commissione europea ha formalmente invitato la Francia di modificare le norme sulla produzione e la commercializzazione di alcuni prodotti ottenuti dalla distillazione di fecce e le vinacce. In effetti, questo caso riguarda l´autorizzazione concessa dalle autorità francesi, ha approvato distillatori per produrre, in via sperimentale, spiriti delle acque di distillati di vino e di vino ottenuta dalla distillazione dei sottoprodotti del vino ( vinacce e delle fecce), per la commercializzazione sotto i nomi "spiriti delle acque di vino" e "distillati di vino." Accettando commercio con una denominazione fa riferimento al vino, mentre le materie prime utilizzate nella loro produzione sono sottoprodotti della vinificazione, la Commissione ritiene che la Francia non adempia ai suoi obblighi ai sensi del regolamento (Ce) n 110/2008 relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all´etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose. Dopo l´invio alla Commissione una lettera di messa in mora, le autorità francesi si sono impegnate a porre fine alla pratica dei prodotti ottenuti da vinacce, ma hanno mantenuto a quelli ottenuti dalle fecce. La Commissione ha pertanto deciso di inviare un parere motivato (seconda fase della procedura d´infrazione), alle autorità francesi in cui si cerca di cambiare le regole in questione. In mancanza di conformità entro due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia dell´Unione europea. Pratica in contrasto con le norme dell´Unione oggetto del presente procedimento ha avuto un impatto economico per i produttori in aree di spiriti dell´acqua di distillati di vino e di vino, così come del vino che tradizionalmente questi prodotti in altri Stati membri, che hanno perso quote di mercato significative. Infatti, l´uso di una materia prima ottenuta ad un prezzo simbolico (come sottoprodotto) ha conferito un vantaggio competitivo nella commercializzazione dei prodotti in questione (spiriti dell´acqua di distillati di vino e di vino), rispetto ai distillatori di altri Stati membri che utilizzano vino in conformità con le disposizioni comunitarie in vigore. |
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