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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Marzo 2012
 
   
  PROSECCO PATRIMONIO MONDIALE DEL NORDEST. ASSESSORI MANZATO E VIOLINO.

 
   
  Venezia - “La rivoluzione della Doc prosecco è stata la base per l’ulteriore rilancio sul mercato mondiale di un vino straordinario che è tutto e solo del Nordest. E’ una rivoluzione fatta dal sistema produttivo e dalla filiera che ha avuto ed ha tutto il nostro appoggio e i cui contenuti, soprattutto in termini di quantità complessivamente prodotte, vanno modulati in modo da evitare che possano esserci squilibri tra offerta del nordest e domanda mondiale per evitare crisi che avrebbero conseguenze pesanti per tutti i produttori”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato alla luce dell’incontro con il collega del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino, con il quale è stata confermata l’intenzione di operare, con la filiera e con il Consorzio di Tutela, a tutti i livelli per evitare che un’eventuale troppo rapida entrata in produzione di nuovi vigneti possa scardinare il trend ritenuto ottimale per mercato e reddito delle imprese. “I nostri uffici – aggiunge Manzato - stanno valutando l’iter procedurale delle richieste al fine di consolidare, nei prossimi tre anni, il potenziale produttivo del Prosecco Doc”. Per l’assessore del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino, "Il limite dei 3500 ettari di prosecco per il Friuli Venezia Giulia è una soglia che abbiamo concordato insieme alla Regione Veneto - e va soprattutto nella direzione di tutelare la qualità delle produzioni ed essere quindi anche una garanzia per il consumatore finale". L´assessore aggiunge comunque che "nel caso si arrivasse a più di 3500 ettari, la Regione dovrà necessariamente fare le sue considerazioni e prendere dei provvedimenti anche se per ora la situazione mi sembra sia sotto controllo. Attendiamo i dati definitivi, ma verosimilmente credo che rimarremo al di sotto del limite fissato".  
   
 

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