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Notiziario Marketpress di
Giovedì 01 Marzo 2012 |
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DECRETO SEMPLIFICAZIONI: UMBRIA, VA CAMBIATO PER NON PREGIUDICARE LA SICUREZZA SUL LAVORO
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Perugia, 1 marzo 2012 - Sono tre i passaggi dell’art. 14 del cosiddetto Decreto Semplificazioni, che, a giudizio dell’Assessore regionale Stefano Vinti, vanno assolutamente cancellati “se non vogliamo cancellare l’enorme lavoro fatto negli ultimi anni sul versante della tutela della salute e sicurezza sul lavoro”. “Il primo nel comma 4, afferma Vinti, che sulla concertazione dei decreti attuativi prevede il confronto con le sole associazioni degli imprenditori, per intenderci senza sindacati. Il secondo è la lettera “d” dello stesso comma che impone la “collaborazione amichevole” con i soggetti controllati. Bisognerà cioè “concordare” le ispezioni che verranno poi effettuate da consulenti indicati, oltretutto, dalle aziende stesse. Infine la lettera “f” che recita testualmente “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità o di altra certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate”. “Non bisogna certo essere degli esperti, continua l’Assessore, per capire che in questo caso semplificazione coincide con l’azzeramento inaccettabile delle garanzie e controlli per la sicurezza, con buona pace delle migliaia di morti che ogni anno si registrano nel nostro paese. Altro che semplificazione. Questo articolo è un forte arretramento per un paese civile. Il lavoro fatto finora nel senso della sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, va, al contrario, non solo tutelato, ma ampliato e vigilato, guai abbassare la guardia”. “La politica e le scelte dell’Umbria in questo campo, conclude Vinti, sono andate finora nella direzione opposta, mostrando una forte attenzione ai temi della sicurezza. Chiediamo quindi un forte impegno affinché l’articolo 14 venga ampiamente modificato. Siamo sì per la semplificazione, ma per una semplificazione che renda più rigorosa la prevenzione, la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori”. |
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