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Notiziario Marketpress di Giovedě 01 Marzo 2012
 
   
  IL MARCHIO REGIONALE QM SI ARRICCHISCE DEI LEGUMI

 
   
  Marchio regionale ´Qm ´ Qualita` garantita dalle Marche´ anche per i legumi freschi e trasformati, prodotti secondo i dettami dell´agricoltura integrata. E´ quanto ha deciso la Giunta regionale, ad iniziativa del vicepresidente e assessore all´Agricoltura Paolo Petrini. In particolare, e` stato approvato il disciplinare di produzione a cui gli imprenditori agricoli dovranno attenersi per ottenere l´uso del marchio di qualita`. Disciplinare che sara` comune tra legumi e ortofrutta. ´La produzione integrata ´ sottolinea Petrini - e` quel sistema agroalimentare che usa tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa delle colture, mirando a ridurre al minimo il ricorso a sostanze chimiche di sintesi e razionalizzando la fertilizzazione, l``utilizzo ragionato dell``acqua irrigua e di energia. L´obiettivo e` quello di ottenere prodotti sani e sicuri nel rispetto dell``ecosistema. Un modo per rendere maggiormente appetibili i prodotti, in un mercato sempre piu` attento alla qualita` alimentare. L´ortofrutta della Valdaso, dove si concentra il 60 per cento della produzione e trasformazione artigianale e industriale delle Marche, o iniziative legate ai legumi quali quelle di Appignano, nel Maceratese, ad esempio, hanno, con il marchio Qm e il disciplinare relativo, la possibilita` di valorizzarsi ancor di piu`. La protezione dei biotipi autoctoni, infatti, puo` essere preservata e valorizzata attraverso il disciplinare Qm´. Dopo i prodotti ortofrutticoli, dunque qualita` garantita anche per cece, cicerchia, lattuga, porro, lenticchia, rapa e cime di rapa, sedano, freschi e trasformati. Nuova disciplina anche per il post raccolta, in modo che sia garantita la filiera dal campo al consumatore. Il provvedimento approvato descrive e codifica tutte le fasi della produzione, dalla materia prima alla commercializzazione dei prodotti, garantendo il consumatore finale, anche attraverso la certificazione e la conformita` alle prescrizioni previste dal disciplinare. Quest``ultimo fissa una serie di condizioni da rispettare per poter utilizzare il marchio, tra cui l``assenza di Ogm dai processi produttivi e dalle materie prime. Notevole rilevanza e` data, poi, alla rintracciabilita` dell``origine dei prodotti, da realizzare tramite il software ``Si.tra.`` o analoga soluzione informatica dalle stesse caratteristiche tecniche, secondo le indicazioni che Regione e Assam forniscono. Molteplici i disciplinari Qm gia` approvati: dall´ortofrutta - legumi, al lattiero - caseario, dai molluschi alla filiera olio extravergine d´oliva - oli monovarietali, dalla filiera delle carni suine a quella ittica, dalle carni ovine al latte alta qualita`, fino alla filiera cereali, all´agriturismo, al vino. Il marchio regionale agricolo nasce con l´obiettivo di tutelare i consumatori, indirizzandoli verso prodotti locali di qualita`, rafforzando al contempo le imprese agricole del territorio e la sua attrattivita` turistica.  
   
 

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