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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Marzo 2012 |
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PROGETTO ALGAENRG, PER TRASFORMARE LE BIOMASSE ACQUATICHE AI FINI DI SFRUTTAMENTO ENERGETICO E BIOLOGICO
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Torino, 5 marzo 2012 - Produrre e trasformare biomasse acquatiche ai fini dello sfruttamento energetico e biologico: è l’obiettivo che si prefigge il progetto Algaenrg, cofinanziato dalla Regione Piemonte tramite il Programma operativo regionale- Fesr. Vengono utilizzate le microaghe che, essendo organismi semplici unicellulari, a rapida crescita, sono caratterizzate da un’elevata produttività. La durata del progetto (per un costo totale ammesso di un milione e 739 mila euro) è di 30 mesi e si concluderà nella primavera del 2013. Come partner, sono coinvolte tre aziende e quattro dipartimenti universitari (dell’Università e del Politecnico di Torino), con capofila la cooperativa sociale Arcobaleno di Torino. La sperimentazione si svolge tra il Torinese (a Chivasso e nel capoluogo piemontese) e l’Alessandrino, a Rivalta Scriva, frazione diTortona. I partner aderiscono a Polibre, Polo di innovazione energie rinnovabili di Tortona. Si intende dunque individuare delle microalghe compatibili con l’ecosistema locale, per la definizione di processi di trasformazione della biomassa in prodotti idonei ai fini dello sfruttamento energetico e biologico. Viene sperimentato il convogliamento di gas residui da processi di combustione nelle acque di coltura per l’abbattimento della Co2, attraverso la progettazione e la realizzazione di fotobioreattori per la produzione massiva di biomasse da microalghe in acqua dolce. Al progetto Algaenrg partecipano Chemtex, del Gruppo Mossi e Ghisolfi; Gaia Italy Srl, per la consulenza gestionale, e Proplast, Plastic Innovation Pole. La crescente attenzione riservata in quest’ultimo decennio alla tutela dell’- ambiente ed alla ricerca di metodi alternativi ed ecosostenibili per la produzione di energia senza l’utilizzo di fonti fossili ha individuato nello sfruttamento delle biomasse ai fini energetici una delle possibili soluzioni al problema. Tuttavia oggi, come denunciato da autorevoli voci del mondo scientifico e da istituzioni internazionali, la parziale conversione delle colture “classiche”, finalizzate alla alimentazione, in colture di biomassa per scopi energetici, rischia di trasformare la soluzione ad una questione ambientale in un problema di tipo alimentare, con evidenti ripercussioni nei Paesi più poveri. La coltivazione di biomasse acquatiche, ed in particolare delle microalghe, sembra poter risolvere entrambe le problematiche. Le microalghe sono vegetali acquatici microscopici che vivono in sospensione o presso una superficie. Traggono i nutrienti per svilupparsi da sali minerali e anidride carbonica disciolti nell’acqua, mentre utilizzano l’irraggiamento solare come fonte di energia tramite la fotosintesi. Sono composte da proteine, lipidi (fino al 60% della biomassa) e carboidrati, frutto di un’altissima efficienza di raccolta della luce tramite la fotosintesi e organicazione della Co2 dovuta alla loro semplice struttura cellulare: studi scientifici parlano di 183 tonnellate di Co2 abbattute ogni 100 di biomassa prodotta. Il progetto (vedi il sito www.Algaenrg.it) si propone di realizzare un processo completo di produzione e trasformazione delle biomasse acquatiche ai fini di sfruttamento energetico e biologico. La quantità di biomassa che si ricava dalle microalghe nell’unità di tempo supera quella prodotta da qualsiasi pianta superiore ( arbusti o alberi) |
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