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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2012
 
   
  AGRICOLTURA IN TOSCANA: RIDURRE LE IMPORTAZIONI, AUMENTARE LE ESPORTAZIONI

 
   
  Firenze – “Il quadro che oggi l’Irpet ci consegna sul sistema rurale in Toscana è un quadro molto rispondente alla realtà.” Così l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, alla conclusione della mattinata di lavoro di ieri che è servita per la presentazione del rapporto sullo stato del comparto agricolo e agroindustriale della regione. “Noi dobbiamo lavorare oggi su strumenti semplici a dirsi, ma assai complicati a farsi – ha proseguito Salvadori – cioè dobbiamo ridurre le importazioni, in particolare penso a quelle che non vengono dall’estero, ma da altre regioni, e aumentare le esportazioni.” Esemplificando l’assessore ha continuato: “In Toscana ogni giorno vengono distribuiti 50 mila pasti, negli ospedali e in altre strutture. Non so quanto di produzione toscana entri in questi pasti, è il caso di fare un ragionamento.” A questo l’assessore ha aggiunto la necessità di “fare rete”. “La Regione ha messo 6 milioni di euro su bandi, che scadono a maggio, e che servono per fare rete. Noi non chiediamo alle imprese di diventare grandi per forza, ma di fare rete. Occorre un motore che generi attività economica e in questo il ruolo della Regione può essere importante. Questa è una linea d’azione che ci siamo dati e sulla quale abbiamo perseverato, ora occorre un salto di qualità.” Sempre a proposito di export Salvadori ha posto l’accento sulla “qualità, che deve essere una scelta confermata in maniera assoluta”. “Non sarà la quantità – ha detto l’assessore – a farci vendere sul mercato, ma la qualità. Anche nei settori, come quello del vino, dove abbiamo la quantità. Dunque confermiamo la qualità e organizziamo la quantità.” In proposito l’assesssore ha esemplificato riferendo richieste di importazione di vino provenienti dal mercato cinese. “Casi nei quali – ha sottolineato – volevano molto di più di 1500 bottiglie.” Le ultime considerazioni l’assessore le ha infine riservate all’olio, al vivaismo, alla silvicoltura e frutticoltura. “In Toscana – ha detto – abbiamo 20 milioni di piante di olivo, in parte si tratta di olivicoltura eroica, che non fa reddito, ma contribuisce a mantenere il paesaggio. Dobbiamo riuscire a modificare la Pac, la futura politica agricola comunitaria, nella parte del greening, perchè se non lo facciamo rischiamo di avere grossi problemi e penso a zone come la Valdorcia, la Valdarbia e molte altre ancora.” Quanto al vivaismo “esso rappresenta il 30% del Pil agricolo toscano ed è un settore che ha saputo dimostrare di saper coniungare tradizione e grande innovazione.” Infine i temi di frutta e verdura, “settori nei quali si deve investire, perchè fanno reddito e la silvicoltura, con gli argomenti legati alle biomasse e alla bioedilizia, nelle quali – ha detto Salvadori – la Regione e le istituzioni sono impegnate in maniera attiva ed hanno un ruolo importante”. “La Toscana – ha concluso l’assessore – ha la possibilità di centrare i risultati che si auspicano, se farà rete. Gli agricoltori toscani hanno voglia di investire e pensano al futuro, noi dodbiamo rafforzarli su questa strada. L’agricoltura e l’agroindustria hanno la possibilità di contribuire a rimettere in piedi l’economia di questo Paese.”  
   
 

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