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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Marzo 2012
 
   
  BOLZANO.: PRECISATI GLI ULTIMI INTERVENTI SULLE LIBERALIZZAZIONI

 
   
  Bolzano, 8 marzo 2012 - Gli ultimi interventi sull´ordinamento del commercio a seguito delle liberalizzazioni introdotte dal Governo sono stati precisati il 5 marzo dalla Giunta provinciale prima della trattazione della relativa legge provinciale in Consiglio: la Giunta si è espressa contro la possibilità di prevedere isole commerciali nelle zone produttive. Il disegno di legge sul nuovo ordinamento del commercio, che dovrebbe approdare questa settimana all´esame del Consiglio provinciale, punta ad armonizzare la politica commerciale altoatesina con le direttive del governo Monti. I punti centrali del ddl prevedono una semplificazione dell´avvio dell´attività, un´ampia liberalizzazione del commercio nei centri urbani e una politica più restrittiva nelle aree produttive e nel verde agricolo. "Cerchiamo di difendere il tessuto socioeconomico locale e i cardini della nostra politica decennale sfruttando i margini possibili, ma non possiamo frenare la liberalizzazione quando garantisce vantaggi al territorio e al consumatore", ha sintetizzato il presidente della Provincia Luis Durnwalder dopo la seduta. La Giunta si è pronunciata su due aspetti ancora aperti: la proposta di prevedere isole commerciali all´interno delle aree produttive e l´eventualità di creare una specifica Authority. In entrambi i casi, dopo un´approfondita analisi, la Giunta si è espressa contro le due proposte. Nel ddl di legge sono confermati alcuni punti fermi: una riduzione dell´iter per avviare l´attività commerciale, l´abolizione del contingentamento e le regole differenziate a seconda della destinazione urbanistica di un´area. In caso di apertura di un esercizio commerciale, il ddl della Giunta applica le direttive del governo: non è più necessario il rilascio di una licenza ma è sufficiente una comunicazione di inizio attività al Comune. Viene abolito anche il contingentamento della superficie di vendita: niente più soglia massima consentita. Differenziate sono invece nel ddl le disposizioni nelle diverse zone, in base alla loro destinazione urbanistica: nel centri urbani la liberalizzazione sarà totale e interi edifici potranno essere adibiti ad attività commerciale. Nelle cosiddette zone B il rapporto sarà di 60 (settore abitativo) e 40 (settore commercio e servizi), nelle zone C quest´ultimo scende al 16%. Nelle zone produttive il commercio al dettaglio è consentito sono in cinque aree: autoveicoli, macchinari e attrezzi agricoli, mobili, materiale edile e bevande in confezioni all´ingrosso.  
   
 

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