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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Marzo 2012
 
   
  8 MARZO: “MAMMOGRAFIAMOCI E REGALIAMOCI LA VITA” GABRIELLA, CHE HA SCONFITTO IL CANCRO AL SENO GRAZIE A UNO SCREENING DEL COMUNE, PER LA FESTA DELLA DONNA LANCIA IL SUO APPELLO: “PRENDIAMOCI CURA DI NOI: LA PREVENZIONE CI SALVA”

 
   
   Segrate, 8 marzo 2012 - “Facciamo la mammografia, regaliamoci la vita. La prevenzione ci salva”. In occasione dell’8 marzo, questo è il messaggio lanciato a tutte le donne da Gabriella, che ha vinto la sua battaglia contro il cancro grazie a uno screening del Comune. L’esperienza toccante e coraggiosa di Gabriella, dipendente del Comune di Segrate, nasce con l’avvio da parte dell’Ente, insieme con il Ministero della Salute, l’Ospedale San Raffaele e l’autorizzazione dell’Asl, di “Mammografiamoci”, una campagna di screening gratuito per la prevenzione del tumore al seno per le cittadine segratesi tra i 40 e i 49 anni, fascia attualmente non coperta da programmi di screening nazionali. Una campagna rivolta anche alle dipendenti del Comune. Il progetto di screening, partito a novembre 2010 e concluso a fine 2011, prevedeva per le donne interessate, circa 3000, la possibilità di sottoporsi gratuitamente a una mammografia e a un’ecografia mammaria, alla composizione della scheda di rischio, ed eventualmente, in caso di problemi, a tutti gli approfondimenti e gli interventi necessari. “Come dipendenti del Comune di Segrate (40-49enni) – spiega Paola Malcangio direttore del Settore Servizi Educativi, Culturali e Rapporti con il cittadino - abbiamo deciso di lanciare la campagna esponendoci in prima persona: abbiamo posato per manifesti e locandine con il seno coperto dalle sole mani e ci siamo inventate anche lo slogan "Mammografiamoci!". Tra le “testimonial” c’era anche Gabriella che, grazie a questo screening scopriva di avere un carcinoma infiltrante in stadio abbastanza avanzato, senza avere nessun sintomo, nè disturbo, nè nodulo come campanello d´allarme. La diagnosi effettuata grazie alla mammografia ha consentito ai medici di poter intervenire immediatamente. Gabriella è stata operata due giorni dopo aver posato per il manifesto, ha subito una mastectomia e poi una ricostruzione. Oggi sta bene, ma se non si fosse sottoposta allo screening, le sarebbero rimasti pochi mesi di vita. “Tutti noi - dice il Sindaco Adriano Alessandrini - siamo rimasti molto toccati dalla sua esperienza soprattutto perchè abbiamo capito che, a volte, il cancro non dà neanche un minimo segnale e che se non lo andiamo a cercare noi, ci può uccidere”. “Quella di Gabriella – prosegue il primo cittadino - è una testimonianza importante, che può sottolineare ancora una volta quanto in ambito oncologico e, nello specifico nell’ambito del tumore al seno, la prevenzione sia fondamentale e salvi la vita, proprio come è accaduto a lei”. Il Carcinoma Mammario A Livello Mondiale È Il Tumore Maligno Più Frequente E La Seconda Causa Di Morte Per Neoplasia Nella Popolazione Femminile. E’ Inoltre La Prima Causa Di Morte Per Neoplasia Nelle Donne Di Età Compresa Tra I 20 E I 59 Anni. Secondo I Dati Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori), In Italia È La Principale Causa Di Morte Per Neoplasia Nella Popolazione Femminile, In Ogni Fascia Di Età. Si Stima Che 1 Donna Su 8 Ne Sarà Colpita E 1 Su 33 Ne Morirà. Gli Esiti Della Campagna Effettuata Dal Comune Di Segrate Hanno Fatto Emergere Che Il Cancro Sta Mirando Sempre Più "In Basso" (Come Età). Il Dato Più Eclatante È Infatti L´elevata “Detection Rate”, Pari Al 7,43‰, Valore Sorprendente Nel Contesto Di Un Campione Che, Per Età, Ha Un´incidenza Di Carcinoma Mammario Contenuta (1,4-2,2 ‰). “I risultati parlano chiaro – commenta Alessandrini -, mettendo in evidenza la necessità di estendere i programmi di screening mammografici anche alle donne tra i 40 e i 49 anni, attualmente escluse dai programmi tradizionali. Per questo ci rivolgiamo al Ministero della Salute affinchè prenda posizione in questo senso”. Ma a tirare le fila è Gabriella: “Vorrei che quanto ho vissuto in prima persona – dice - potesse essere un monito forte a tutte le donne a prendersi cura di sé e a fare prevenzione perché, se preso in tempo, il cancro non uccide”.  
   
 

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