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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Marzo 2012
 
   
  TERNI: SEGNALI DI RIPRESA PER L´IMPRENDITORIA FEMMINILE

 
   
  Terni, 8 marzo 2012 - Il binomio impresa-donna continua a resistere alla crisi. In provincia di Terni, aumentano le donne ingegnose e determinate che decidono di avviare un’attività anche se ad un ritmo più contenuto rispetto al 2010. L’ultimo aggiornamento diffuso questa mattina dall’Osservatorio nazionale Unioncamere, elaborato dall’ufficio Informazione economica, registra una crescita al 31 dicembre 2011 dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un tasso di femminilizzazione delle imprese che resta tra i più alti d’Italia (27,5%), più elevato del dato umbro che si ferma al 26%. In valore assoluto sono 6.087 le imprese guidate da donne. L’imprenditoria femminile dunque nel 2011, mostra incoraggianti segnali di ripresa. Analizzando in dettaglio le aperture e le cessazioni nei diversi comparti, in questo caso il più recente aggiornamento disponibile è al terzo trimestre 2011, sulla base dei dati del Registro delle imprese, emerge che ad avere maggiore appeal sono stati i settori del commercio (+18 iscrizioni) e dell’agricoltura (+11) ma per il commercio all’ingrosso e al dettaglio la crisi continua a picchiare duro e il saldo tra chi apre e chi chiude è ancora, per il terzo trimestre consecutivo del 2011, negativo (18 iscrizioni a fronte di 29 cessazioni). Segue il settore alloggio e ristorazione che rispetto al secondo trimestre registra uno scostamento minimo nel numero delle imprese e si attesta a quota 499 imprese. Nella sanità e nell’assistenza sociale quasi un’azienda su due è controllata da una donna (74 su un totale di 148). Ad attrarre l’interesse delle nuove imprenditrici sono anche settori apparentemente meno femminili come le attività immobiliari (168 imprese). A livello tendenziale si registra una difficoltà delle imprese femminili a strutturarsi vista la minima crescita percentuale delle società di capitali che al 30 settembre 2010 rappresentavano il 13,6% del totale delle imprese registrate, un anno dopo si raggiunge il 13,7%, mentre per le imprese individuali la crescita è decisamente più sostenuta e passano da 3865 alle 3923 registrate al 30 settembre 2011. “Questi numeri disegnano un universo femminile che sta lottando a dispetto della crisi e dimostra di saper resistere. Le cifre tuttavia non bastano a raccontare della fatica e della passione di chi ha aperto un’impresa o ne è salita alla guida a volte incontrando più difficoltà dei colleghi uomini – precisa la Presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, Dalia Sciamannini – non si può non rilevare che esistono ancora ostacoli alla piena esplicazione della creatività e voglia di intraprendere femminile, per questo occorre sostenere anche con strumenti finanziari la voglia di “fare” delle donne e valorizzare il lavoro del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile”.  
   
 

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