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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Marzo 2012
 
   
  IMPRESA-DONNA: NEL 2011 QUASI 7MILA IN PIÙ (0,5%) PER CRESCERE SERVONO POLITICHE DI WELFARE E STRUMENTI FINANZIARI LAZIO E LOMBARDIA REGIONI LEADER, MA È TUTTO IL CENTRO-ITALIA AD ESSERE PIÙ ‘ROSA’

 
   
  Roma, 8 marzo 2012 – A dispetto della crisi, anche nel 2011 il binomio donna-impresa fa un piccolo passo avanti, allargando la platea delle imprese a guida femminile. Alla fine di dicembre dello scorso anno, infatti, l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere segnala che sono quasi 7mila le imprese ‘rosa’ in più rispetto al 2010, con un incremento dello 0,5%. A dare maggior significato a questo dato c’è il fatto che il saldo delle imprese femminili compensa più che completamente la performance poco brillante delle imprese al maschile che, nel 2011, hanno fatto registrare un bilancio in rosso per circa 6mila unità[1]. Grazie al bilancio positivo, lo stock delle imprese femminili esistenti alla fine del 2011 poteva contare su 1.433.863 imprese, pari al 23,5% del totale delle imprese italiane. “Questi dati – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - tratteggiano un universo femminile che sta lottando con tutte le sue forze contro la crisi e che dimostra di saper resistere con orgoglio. Le donne rappresentano un patrimonio di competenze spesso più elevate rispetto a quelle maschili e che va assolutamente promosso e incoraggiato a misurarsi sul mercato attraverso l’impresa. Purtroppo - ha proseguito il Presidente di Unioncamere - sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro, anche se il loro contributo si fa sentire da sempre nelle tante imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Credo che nelle iniziative che si stanno discutendo per sostenere la crescita, una grande attenzione vada posta a tutti quegli strumenti, innanzitutto di welfare ma anche di tipo finanziario, che possono facilitare l’impegno delle donne nelle attività economiche. Il sistema camerale ha investito in questa direzione e continuerà a farlo, sia monitorando da vicino il fenomeno, sia sostenendo il lavoro dei Comitati presenti e attivi sul territorio all’interno delle Camere di commercio ”. Lazio (+1,3%) e Lombardia (+0,9%) le regioni che nel 2011 hanno fatto registrare gli incrementi percentuali più consistenti, ma è quasi tutta l’Italia Centro-settentrionale (Emilia-romagna, Toscana, Umbria e Marche) a mostrare una più spiccata vivacità delle imprese femminili. Quanto a “femminilizzazione” del tessuto imprenditoriale, poi, le regioni leader si confermano quelle della fascia Centro-meridionale. Sempre nell’ordine: Molise (dove le imprese rosa superano il 30% del totale), Basilicata (27,8%), Abruzzo (27,7%) e Campania (26,8%). Tra le province, un sestetto (composto, nell’ordine, da Messina, Ragusa, Monza-brianza, Fermo, Prato e Catania) mette a segno una crescita superiore al 2%. Turismo e servizi alla persona i settori che lo scorso anno, più degli altri, hanno contribuito all’espansione dell’universo imprenditoriale femminile: rispettivamente con 2.901 e 2.011 imprese in più. Ad attrarre l’interesse delle nuove imprenditrici sono stati anche settori apparentemente meno femminili come le costruzioni (+1.348 nuove attività) e le attività immobiliari (+1.324). In riduzione, invece, la presenza femminile nei comparti delle attività manifatturiere (-852 unità) e del commercio (-746), mentre continua lo storico calo del settore agricolo, principalmente dovuto alla chiusura di iniziative individuali (coltivatori diretti), il più delle volte legate a fattori generazionali. Dal punto di vista dell’organizzazione dell’impresa, l’imprenditoria femminile continua la rincorsa ai cugini maschi verso l’adozione di forme giuridiche meglio strutturate. La crescita del 2011, infatti, è dovuta totalmente alle società di capitale (+7.756 unità) che, pur essendo il 14,8% del totale (tra gli uomini la quota è del 25,1) crescono ad un ritmo del 3,8% ovvero una volta e mezzo quello delle società di capitale maschili (+2,3). In aumento anche le forme cooperative ei consorzi (497 unità in più, pari all’1,4%), stabile l’universo delle ditte individuali, in calo sensibile le società di persone (quasi 2mila unità in meno, lo 0,6%). Tab. 1 – Saldi e variazioni % dello stock delle imprese femminili, maschili e totali
saldi degli stock 2011-2010 var. % degli stock 2011/2010
Regione Imprese maschili Imprese femminili Totale imprese Imprese maschili Imprese femminili Totale imprese
abruzzo 2 228 230 0,0% 0,5% 0,2%
basilicata -505 -226 -731 -1,1% -1,3% -1,2%
calabria -273 233 -40 -0,2% 0,5% 0,0%
campania 3.564 330 3.894 0,9% 0,2% 0,7%
emilia Romagna -240 648 408 -0,1% 0,7% 0,1%
friuli-venezia Giulia -355 61 -294 -0,4% 0,2% -0,3%
lazio 5.861 1.785 7.646 1,3% 1,3% 1,3%
liguria 546 -28 518 0,4% -0,1% 0,3%
lombardia -2.828 1.648 -1.180 -0,4% 0,9% -0,1%
marche -153 306 153 -0,1% 0,7% 0,1%
molise -251 -157 -408 -1,0% -1,4% -1,1%
piemonte -2.010 341 -1.669 -0,6% 0,3% -0,4%
puglia -1.476 -101 -1.577 -0,5% -0,1% -0,4%
sardegna -915 2 -913 -0,7% 0,0% -0,5%
sicilia -4.330 153 -4.177 -1,2% 0,1% -0,9%
toscana -535 714 179 -0,2% 0,7% 0,0%
trentino - Alto Adige -30 -3 -33 0,0% 0,0% 0,0%
umbria -242 186 -56 -0,3% 0,7% -0,1%
valle D´aosta -54 -53 -107 -0,5% -1,6% -0,8%
veneto -1.726 740 -986 -0,4% 0,7% -0,2%
Totale -5.950 6.807 857 -0,1% 0,5% 0,0%
fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere. Tab. 2 - Consistenza e distribuzione delle imprese femminili, maschili e totali
imprese totali imprese femminili imprese maschili
Regione Val. Ass Val % Val. Ass Val % Val. Ass Val %
abruzzo 151.303 2,5% 41.985 2,9% 109.318 2,3%
basilicata 61.550 1,0% 17.085 1,2% 44.465 1,0%
calabria 180.922 3,0% 45.469 3,2% 135.453 2,9%
campania 557.207 9,1% 149.600 10,4% 407.607 8,7%
emilia Romagna 475.716 7,8% 98.284 6,9% 377.432 8,1%
friuli Venezia Giulia 109.658 1,8% 26.164 1,8% 83.494 1,8%
lazio 608.462 10,0% 143.303 10,0% 465.159 9,9%
liguria 167.579 2,7% 41.276 2,9% 126.303 2,7%
lombardia 955.088 15,6% 193.323 13,5% 761.765 16,3%
marche 177.656 2,9% 42.841 3,0% 134.815 2,9%
molise 35.497 0,6% 10.679 0,7% 24.818 0,5%
piemonte 467.671 7,7% 112.263 7,8% 355.408 7,6%
puglia 385.856 6,3% 93.628 6,5% 292.228 6,2%
sardegna 169.531 2,8% 40.911 2,9% 128.620 2,8%
sicilia 463.475 7,6% 115.960 8,1% 347.515 7,4%
toscana 417.200 6,8% 100.045 7,0% 317.155 6,8%
trentino - Alto Adige 110.042 1,8% 22.733 1,6% 87.309 1,9%
umbria 96.266 1,6% 25.044 1,7% 71.222 1,5%
valle D´aosta 13.928 0,2% 3.362 0,2% 10.566 0,2%
veneto 505.467 8,3% 109.908 7,7% 395.559 8,5%
Italia 6.110.074 100,0% 1.433.863 100,0% 4.676.211 100,0%
fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere. Tab. 3 – Imprese femminili e totale imprese: stock, var. % e tasso di femminilizzazione (*) per provincia
Provincia Imprese femminili 2011 Tasso di femm. Var. % imprese femminili Var. % totale imprese Provincia Imprese femminili 2011 Tasso di femm. Var. % imprese femminili Var. % totale imprese
messina 13.958 23,3% 2,4% -4,1% chieti 14.063 29,6% 0,3% -0,1%
ragusa 8.744 24,8% 2,4% 2,1% terni 6.087 27,5% 0,2% -0,9%
monza E Brianza 14.371 19,7% 2,3% 0,4% vercelli 4.234 23,6% 0,2% 0,2%
fermo 5.364 23,5% 2,2% 0,1% la Spezia 5.734 27,2% 0,2% 0,3%
prato 8.373 25,2% 2,2% 0,0% viterbo 10.846 28,2% 0,2% 0,4%
catania 24.399 24,2% 2,1% 1,3% napoli 67.902 25,4% 0,1% 0,7%
arezzo 9.262 23,9% 1,8% 0,5% ravenna 8.743 20,7% 0,1% -0,2%
roma 98.208 21,8% 1,8% 1,7% novara 7.443 23,2% 0,1% -0,7%
teramo 9.850 26,8% 1,7% 1,1% bolzano 12.458 21,6% 0,1% 0,7%
verbano-c.o. 3.313 23,7% 1,7% -0,2% crotone 4.258 24,5% 0,1% -2,2%
treviso 20.033 21,5% 1,6% 0,5% verona 21.112 21,4% 0,0% -0,8%
sassari 13.116 23,6% 1,5% 0,6% caserta 24.584 27,7% 0,0% 0,8%
vicenza 18.112 20,9% 1,4% 0,6% trieste 4.031 23,9% 0,0% -0,1%
rimini 9.093 22,2% 1,4% 0,4% latina 15.601 27,0% -0,1% -0,2%
parma 9.462 19,9% 1,4% 0,2% trento 10.275 19,6% -0,1% -0,8%
rovigo 7.058 24,6% 1,3% 0,3% massa Carrara 5.543 24,6% -0,1% 1,4%
bergamo 20.053 20,9% 1,3% 0,9% pavia 11.255 22,4% -0,1% -0,2%
venezia 18.137 22,7% 1,3% 0,7% pescara 9.495 26,5% -0,2% -1,0%
pesaro E Urbino 9.686 22,9% 1,3% 0,3% gorizia 2.642 23,9% -0,3% -0,8%
salerno 31.343 25,8% 1,3% 1,3% foggia 19.936 26,8% -0,3% -0,4%
mantova 9.025 21,1% 1,3% 0,1% lucca 10.399 23,0% -0,3% -0,7%
catanzaro 8.042 24,6% 1,2% 0,5% nuoro 7.063 25,1% -0,4% -0,9%
siracusa 9.607 26,0% 1,2% 0,6% trapani 12.499 26,1% -0,4% -0,7%
ascoli Piceno 5.992 24,1% 1,2% 0,9% pordenone 6.568 23,1% -0,4% -0,3%
reggio Calabria 13.190 26,2% 1,2% 1,0% matera 5.793 26,4% -0,4% -1,0%
lecce 17.603 24,1% 1,1% 0,7% rieti 4.094 26,9% -0,5% -0,7%
como 10.288 20,3% 1,1% -0,3% varese 15.969 21,9% -0,5% -1,0%
brescia 25.535 20,9% 1,1% 0,6% cuneo 17.738 23,9% -0,5% -0,3%
milano 67.151 18,9% 1,0% -0,5% alessandria 12.281 26,4% -0,5% -0,8%
firenze 24.047 22,1% 1,0% -0,3% livorno 8.840 27,1% -0,5% 0,3%
pistoia 7.627 22,8% 1,0% -0,7% isernia 2.730 30,7% -0,5% -0,1%
perugia 18.957 25,6% 0,9% 0,2% bari 34.207 22,3% -0,6% -1,0%
modena 15.360 20,3% 0,9% 0,8% padova 21.784 21,3% -0,6% -1,6%
reggio Emilia 10.393 18,0% 0,9% -0,2% imperia 7.234 25,8% -0,7% -0,5%
enna 4.533 28,5% 0,8% -0,7% sondrio 4.170 25,9% -0,7% -1,4%
pisa 10.030 22,9% 0,8% 1,2% belluno 3.672 22,1% -0,8% -0,8%
torino 56.344 23,7% 0,8% -0,2% cagliari 17.367 24,5% -0,8% -1,0%
bologna 20.669 21,2% 0,8% 0,1% asti 6.392 24,6% -0,8% -0,5%
udine 12.923 24,2% 0,8% -0,2% agrigento 11.243 26,1% -0,8% -1,5%
biella 4.518 23,0% 0,7% -1,0% macerata 9.887 24,6% -0,8% -1,1%
lecco 5.716 20,9% 0,7% 0,4% oristano 3.365 22,6% -0,8% -1,9%
ancona 11.912 25,1% 0,7% 0,5% ferrara 7.977 21,3% -1,0% -0,9%
genova 19.754 22,9% 0,6% 0,9% brindisi 8.898 23,9% -1,0% -1,2%
piacenza 7.028 22,1% 0,5% -0,1% savona 8.554 26,7% -1,2% -0,6%
grosseto 8.677 29,2% 0,5% 0,2% lodi 3.496 19,5% -1,2% -2,1%
l´aquila 8.577 27,4% 0,5% 0,9% avellino 14.383 32,5% -1,2% -0,9%
cosenza 16.646 25,1% 0,4% 0,5% aosta 3.362 24,1% -1,6% -0,8%
forli´ - Cesena 9.559 21,3% 0,4% 0,0% potenza 11.292 28,5% -1,7% -1,3%
frosinone 14.554 31,3% 0,4% 0,6% campobasso 7.949 29,9% -1,8% -1,5%
siena 7.247 24,7% 0,4% -0,1% palermo 24.678 25,0% -2,2% -1,2%
taranto 12.984 27,0% 0,4% 0,4% vibo Valentia 3.333 23,9% -2,6% -4,2%
cremona 6.294 20,4% 0,3% 0,3% caltanissetta 6.299 25,2% -5,1% -6,0%
benevento 11.388 32,5% 0,3% 0,0% Italia 1.433.863 23,5% 0,5% 0,0%
(*) Il tasso di femminilizzazione è il peso relativo delle imprese femminili sul totale Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere Tab. 4 - Tasso di femminilizzazione delle imprese per regione
Regione Tasso di femm. Regione Tasso di femm.
molise 30,1% sardegna 24,1%
basilicata 27,8% marche 24,1%
abruzzo 27,7% piemonte 24,0%
campania 26,8% toscana 24,0%
umbria 26,0% friuli-venezia Giulia 23,9%
calabria 25,1% lazio 23,6%
sicilia 25,0% veneto 21,7%
liguria 24,6% emilia Romagna 20,7%
puglia 24,3% trentino - Alto Adige 20,7%
valle D´aosta 24,1% lombardia 20,2%
Italia 23,5%
fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere Tab. 5 - Imprese per forma giuridica Valori assoluti e pesi percentuali sul totale delle imprese
imprese maschili imprese Femminili totale imprese
Classe di Natura Giuridica Stock Peso % stock peso % stock peso %
societa´ Di Capitale 1.173.655 25,1 211.971 14,8 1.385.626 22,7%
societa´ Di Persone 830.498 17,8 319.853 22,3 1.150.351 18,8%
imprese Individuali 2.497.739 53,4 867.144 60,5 3.364.883 55,1%
altre Forme 174.319 3,7 34.895 2,4 209.214 3,4%
totale 4.676.211 100,0 1.433.863 100,0 6.110.074 100,0%
fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere Tab. 6 - Imprese per forma giuridica Saldi e variazioni percentuali degli stock 2011-2010
imprese maschili imprese Femminili totale imprese
Classe di Natura Giuridica Saldi Var. % saldi var. % saldi var. %
societa´ Di Capitale 26.039 2,3% 7.756 3,8% 33.795 2,5%
societa´ Di Persone -15.724 -1,9% -1.990 -0,6% -17.714 -1,5%
imprese Individuali -13.289 -0,5% 544 0,1% -12.745 -0,4%
altre Forme -2.976 -1,7% 497 1,4% -2.479 -1,2%
totale -5.950 -0,1% 6.807 0,5% 857 0,0%
fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere Tab. 7 - Imprese femminili per settore di attività economica Valori assoluti e variazioni % degli stock 2011-2010
Stock 2011 Stock 2010 Saldo 2010-2011 Var%
A Agricoltura, silvicoltura pesca 245.045 251.730 -6.685 -2,7%
B Estrazione di minerali da cave e miniere 522 529 -7 -1,3%
C Attività manifatturiere 116.479 117.331 -852 -0,7%
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... 568 362 206 56,9%
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... 1.428 1.383 45 3,3%
F Costruzioni 66.130 64.782 1.348 2,1%
G Commercio all´ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... 414.827 415.573 -746 -0,2%
H Trasporto e magazzinaggio 19.798 19.489 309 1,6%
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 127.233 124.332 2.901 2,3%
J Servizi di informazione e comunicazione 27.738 27.421 317 1,2%
K Attività finanziarie e assicurative 26.503 26.489 14 0,1%
L Attività immobiliari 66.356 65.032 1.324 2,0%
M Attività professionali, scientifiche e tecniche 42.050 41.075 975 2,4%
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp... 46.806 46.006 800 1,7%
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale... 19 22 -3 -13,6%
P Istruzione 8.303 7.875 428 5,4%
Q Sanità e assistenza sociale 13.759 13.330 429 3,2%
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... 17.154 16.720 434 2,6%
S Altre attività di servizi 111.181 109.170 2.011 1,8%
X Imprese non classificate 81.964 78.405 3.559 4,5%
Totale 1.433.863 1.427.056 6.807 0,5%
fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-infocamere [1] Tutti i dati dell’Osservatorio si riferiscono al totale delle imprese registrate e non tengono conto delle cessazioni d’ufficio disposte dalle Camere di commercio nel periodo considerato.
 
   
 

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