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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2012
 
   
  L’UOMO E L’UNIVERSO MUSICA, RITI E FENGSHUI NELLA TRADIZIONE CINESE

 
   
   Milano, 12 marzo 2012 - L’uomo e l’universo, l’uomo e la natura. Un dialogo che, nella tradizione del pensiero cinese, influenza non soltanto la cultura, ma anche la politica e la società. La filosofia confuciana, con il suo accento sull’armonia, e la filosofia taoista, con il suo invito ad abbandonarsi al corso naturale delle cose, hanno plasmato la vita individuale e collettiva nella Cina antica, ma la loro influenza è ancora viva nella Cina di oggi. Gli insegnamenti di Lingua e Cultura cinese del corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale dell’Università degli Studi di Milano e l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano propongono un percorso in più appuntamenti per esplorare il rapporto tra l’uomo e l’universo nella tradizione cinese. Con una performance musicale inedita – un concerto di musica taoista – e con due conferenze su musica e fengshui. La musica tradizionale cinese, e in particolare i ritmi e le melodie tipiche dei riti tradizionali taoisti, saranno al centro dello spettacolo in programma venerdì 23 marzo alle 21 allo spazio Arte (via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni, Mm1 Sesto Marelli). Un’occasione unica per assistere a una performance rituale taoista di grande suggestione, portata a Milano da un gruppo proveniente dalla provincia dello Shanxi, area dove famiglie di contadini si tramandano complesse competenze rituali, dipinti di divinità, talismani magici e mantra. La famiglia Li, con un patrimonio artistico trasmesso per nove generazioni, è una delle più note nella zona. Testimoni di un’intensa eredità rituale ancor oggi al servizio della società tradizionale, sono specialisti laici del rito che operano per portare il benessere alla comunità locale: la gente domanda loro di officiare rituali per richiedere l’intervento delle divinità e la loro benedizione, recitando lunghe preghiere nei templi e durante i funerali o celebrando riti occasionali per adempiere a voti religiosi, ricevere un figlio in salute, stabilire l’armonia cosmica e sociale. I suoni della liturgia vocale dei maestri taoisti e le loro percussioni accompagnano le processioni e i riti di fronte alle bare o alle immagini delle divinità, insieme con la melodia delicata e intensa dell’oboe (guanzi) e dell’organo a bocca ad ancia libera (sheng). Attraverso le forze curative del rituale e della musica i taoisti mantengono l’armonia nella comunità. L´evento è organizzato in collaborazione con l’Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia – Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati l’Università Ca’ Foscari, l’Istituto Confucio di Torino e l’Istituto Confucio della “Sapienza” Università di Roma. Il ciclo “L’uomo e l’universo” prenderà però il via già martedì 13 marzo con un incontro dedicato alla musica cinese tradizionale e al ruolo della musica nei riti e in politica alle 18.00 al negozio civico “Chiamamilano” http://www.Chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=21&pos=5, Largo Corsia dei Servi 11, Milano (Mm1 Duomo/san Babila). Elisa Sabattini, ricercatore di Lingua e Letteratura della Cina e dell’Asia Sud-orientale presso l´Università degli Studi di Sassari, parlerà di Una gioiosa armonia: la musica nella Cina antica: cioè dell´evoluzione della musica, una delle sei arti fondamentali praticate dai letterati per coltivare le qualità morali individuali, e del suo ruolo fondamentale nei riti e in politica, come manifestazione del buon governo. Sabattini, che si occupa del pensiero politico del primo periodo Han con particolare attenzione anche al periodo pre-imperiale, approfondirà ulteriormente il tema del valore etico ed estetico della musica nella Cina antica e classica mercoledì 14 marzo in aula T4 alle 12.30 al Polo di Mediazione Internazionale e comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, Mi - Mm1 Sesto Marelli). Al centro dell’incontro sarà il rapporto tra musica e buon governo e le differenze tra musica cerimoniale e musica corrotta. L´incontro è organizzato dagli insegnamenti di Lingua e Cultura cinese del corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l´Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Chiuderà il ciclo il doppio incontro sul fengshui (letteralmente: vento e acqua) in porgramma martedì 27 marzo. Il fengshui, o “geomanzia”, può essere definito come una scienza cosmologica tradizionale, un complesso teorico e pratico che affonda le radici nel pensiero cinese antico, in particolare nella cosmologia correlativa (Iv-i secolo a.C.), e si fonda sulla comunione tra uomo e ambiente. Nato con l’obiettivo di identificare un sito ideale per le abitazioni sia dei viventi (“dimore yang”) che dei defunti (“dimore yin”), il fengshui gode di eccezionale notorietà in Occidente, dove però è conosciuto soprattutto come tecnica per ottenere il benessere psicofisico grazie a una armoniosa disposizione degli interni della casa. Alle 10.30 presso l’aula T10 del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, Mi - Mm1 Sesto Marelli), Maurizio Paolillo, docente di Lingua e Cultura Cinese presso l´Università del Salento ed esperto di fengshui, spiegherà le origini filosofiche della geomanzia e il suo rapporto con le altre espressioni del pensiero cinese, come la pittura di paesaggio e la medicina tradizionale. L´incontro è organizzato dagli insegnamenti di Lingua e Cultura cinese del corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l´Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Alle 18, presso il negozio civico “Chiamamilano” http://www.Chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=21&pos=5 , Largo Corsia dei Servi 11, Milano (Mm1 Duomo/san Babila), Paolillo approfondirà ulteriormente le influenze del fengshui sull’architettura cinese e sulla pianificazione urbanistica su larga scala (a partire da Pechino), mostrando i punti chiave della visione geomantica del paesaggio e delle dimore umane (a partire dal concetto cardine di qi) e chiarendo le distorsioni interpretative con cui il pensiero New Age ha “adottato” il fengshui. Www.istitutoconfucio.unimi.it  
   
 

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