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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Marzo 2012
 
   
  L´UOMO E IL CAMBIAMENTO CLIMATICO HANNO CAUSATO UNA GRANDE ESTINZIONE DI ANIMALI

 
   
  Bruxelles, 12 marzo 2012 - Ricercatori britannici hanno scoperto che le attività umane e il cambiamento climatico hanno innescato l´estinzione di alcuni dei grandi animali del nostro pianeta nel corso degli ultimi 100.000 anni. Presentate nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), le conclusioni dello studio gettano nuova luce sul modo in cui le pressioni sulla megafauna stanno colpendo i grandi animali che si aggirano oggi sulla Terra. Ricercatori provenienti dalla University of Cambridge nel Regno Unito hanno puntato i riflettori sulle estinzioni che si sono verificate durante il tardo periodo quaternario, da 700.000 anni fa ad oggi. Di particolare interesse sono le estinzioni avvenute negli ultimi 100.000 anni. Mammut in Nord America ed Eurasia, mastodonti e bradipi giganti nelle Americhe, il rinoceronte lanoso in Europa, canguri e vombati giganti in Australia e i moa in Nuova Zelanda furono alcuni dei grandi animali ad essere spazzati via. Usando dati raccolti da un carotaggio nel ghiaccio antartico, i ricercatori hanno anche raccolto dati sulla comparsa dei moderni esseri umani provenienti dall´Africa su cinque diverse masse continentali, cioè Nord America, Sud America, la maggior parte dell´Eurasia, Australia e Nuova Zelanda. Le analisi statistiche effettuate hanno aiutato i ricercatori a stabilire se gli esseri umani o il cambiamento climatico, o entrambi, influirono sullo schema delle estinzioni sulle masse continentali. In base ai loro risultati, sembra che entrambi i fattori abbiamo giocato un ruolo nell´estinzione dei grandi animali. "La nostra ricerca suggerisce che una combinazione di pressione umana e cambiamenti climatici fu in grado di causare l´estinzione di molti grandi animali in passato," dice il co-autore Graham Prescott, uno studente del corso di dottorato presso la University of Cambridge. "Molti grandi animali carismatici sono oggi minacciati sia dalla pressione della caccia che dai cambiamenti climatici; se non facciamo nulla per affrontare queste questioni, potremmo assistere a ulteriori estinzioni. Al contrario delle persone che per prime incontrarono questa megafauna, la gente oggi è pienamente consapevole delle conseguenze delle proprie azioni; questo ci fa sperare di riuscire a prevenire future estinzioni, ma renderà ancora più grave il fatto di non riuscirvi." Commentando quanto sia stato difficile venire a capo di questo mistero, il co-autore David Williams, anche lui studente del corso di dottorato presso la University of Cambridge, ha detto: "La perdita di questi animali ha rappresentato un enigma zoologico sin dai tempi di Charles Darwin e Alfred Russel Wallace. A quel tempo, molte persone non ritenevano che le estinzioni causate dall´uomo fossero possibili, ma Wallace aveva un´opinione diversa. Noi abbiamo ora mostrato, dopo 100 anni, che egli aveva ragione e che gli esseri umani, in combinazione con il cambiamento climatico, hanno influenzato altre specie per decine di migliaia di anni e continuano a farlo. Se tutto va bene, ora comunque siamo in grado di fare qualcosa per questo." Il professor Rhys Green della University of Cambridge e della Royal Society for the Protection of Birds (Rspb), un altro autore dello studio, sottolinea che gli studi precedenti generalmente collegavano l´estinzione dei mammut e dell´altra megafauna o alle attività umane o al cambiamento climatico. "Il nostro lavoro mostra che essi ebbero un effetto devastante lavorando assieme. Questa precedente combinazione di schemi di cambiamenti climatici non comuni e di pressione umana diretta mediante caccia e distruzione dell´habitat è simile a quella a cui stiamo sottoponendo la natura oggi, e ciò che è accaduto in passato dovrebbe essere preso come un avvertimento. La differenza fondamentale questa volta è che il cambiamento climatico non è causato da variazioni dell´asse di rotazione della Terra, ma dal surriscaldamento causato dall´uso di combustibili fossili e dalla deforestazione effettuata dall´uomo, una doppia sfortuna creata da noi stessi. Noi dovremmo imparare la lezione e agire rapidamente per ridurre entrambi i tipi di impatto." Per maggiori informazioni, visitare: University of Cambridge: http://www.Cam.ac.uk/  Pnas: http://www.Pnas.org/    
   
 

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