Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2012
 
   
  BOLZANO: AVVIATO IL PROGETTO “PATOLOGIE CRONICHE E PERCORSI ASSISTENZIALI”

 
   
  Bolzano, 12 marzo 2012 - Si è svolto l’ 8 marzo presso l’Auditorium dell’Assessorato alla Sanità, l’incontro di iniziale del Progetto “Patologie croniche e Percorsi Assistenziali”, una parte importante del più ampio Progetto di Riordino del Territorio, il cui Projekt Management è affidato al direttore della Ripartizione sanità, Albert Tschager. Attualmente, le malattie croniche sono la causa principale di morte nel mondo: secondo il rapporto Oms, circa 17 milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno proprio a causa di una epidemia globale di malattie croniche. Un numero che continua a crescere. L’oms, punta a combattere l’epidemia di malattie croniche nel mondo e dichiara che in Europa il carico patologico maggiore deriva dalle cosiddette malattie ´non trasmissibili´ (Ncd - non communicable disease), un gruppo di condizioni patologiche che comprende le malattie cardiovascolari, i tumori, alcuni problemi di salute mentale, il diabete mellito, le malattie respiratorie croniche, le malattie muscolo scheletriche. L’86% delle morti è attribuibile a queste sei classi di patologie. In Alto Adige un quarto della popolazione è affetta da almeno una patologia cronica (26,5%), equivalente a circa 133.000 persone, di età media pari a 62 anni. Si stima che circa tre quarti (pari al 78%) della spesa per prestazioni sanitarie è assorbito da prestazioni erogate a questa popolazione. Le malattie croniche rappresentano la grande massa del peso assistenziale dei sistemi sanitari, ma il dato più preoccupante non è la quantità delle singole patologie croniche, ma la “co-morbilità” e la “multi-morbilità” che sono diventate la regola, piuttosto che l’eccezione. L´elevato numero di pazienti affetti da patologie croniche, l´elevato numero di professionisti sanitari coinvolti nell´assistenza e l´elevata variabilità dei comportamenti assistenziali richiedono sempre di più di migliorare la loro appropriatezza secondo gli standard della medicina basata sull´evidenza e di definire e implementare percorsi assistenziali (Pa). Nella patologia cronica, infatti, l’assistenza al paziente si esprime attraverso una successione di ‘atti di cura’ (visite, test, esami clinici, momenti di formazione, interventi sullo stile di vita, follow up) erogati dai diversi professionisti (incluso il paziente). Occorre che questi interventi/atti siano coordinati fra loro e deve essere individuato un unico regista, che può essere unicamente il medico di medicina generale. I Pa assicurano, quindi, interventi appropriati, setting assistenziali adeguati, tempi di erogazione conformi, al fine di migliorare l’efficacia, l´appropriatezza, la qualità degli interventi assistenziali e quindi di contenerne i costi e di sgravare le degenze ospedaliere. E’ necessario pertanto lavorare affinchè i professionisti sanitari siano sempre più inseriti in una rete assistenziale sinergica e graduata, al fine di garantire la migliore e giusta assistenza al paziente. Nell’ambito del Progetto di Riordino del Territorio è, dunque, definito il progetto Patologie Croniche / Percorsi Assistenziali (Pa), il cui Projekt Management è affidato alla dott.Ssa Carla Melani, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico. Sono stati costituiti gruppi ad hoc per ciascun percorso assistenziale, i cui membri sono stati nominati dalla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria. I membri sono competenti ciascuno per la propria parte, rispetto al processo di diagnosi, cura e assistenza della patologia prescelta e coinvolgono tutte le competenze professionali (comprese quelle amministrativo-organizzativo), quale fattore indispensabile per assicurare la completezza del percorso evitando discontinuità assistenziali e, nel contempo, favorire il consenso locale, rendendone possibile l´applicazione. Per ciascun gruppo è prevista la figura del facilitatore, identificato all’interno dei gruppi qualità dei singoli comprensori sanitari, che ha il compito di supportare i clinici nella metodologia per la predisposizione dei Pa. La metodologia e il supporto metodologico ai facilitatori aziendali è garantita dall’unita operativa del Governo Clinco dell‘Asssessorato alla Sanità, coordinata dal dr. Horand Meier. Ai gruppi è stato assegnato il compito di definire entro il 2012 i percorsi assistenziali. Ad oggi è stato già definito il percorso assistenziale del diabete mellito tipo 2 ed attualmente è in corso la fase di analisi della situazione locale e dell’individuazione degli ostacoli.  
   
 

<<BACK