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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2012
 
   
  “LE ECOMAFIE” OSPITI DELLA TRASMISSIONE: ANTONIO PERGOLIZZI, NELLO TROCCHIA, GIANFRANCO POSA, VINCENZO MARTIRE, LUISA LETTIERI

 
   
  Salerno, 12 marzo 2012 - L’ecomafia è un settore che non conosce crisi e che supera ogni ostacolo. E’ il collante di una Italia che spesso ha rigurgiti localistici. Di certo le regioni del Sud hanno un primato per ciò che concerne la presenza capillare nei territori delle mafie tradizionali. Molte, infatti, le indagini che hanno mostrato l’egemonia diretta di clan efferati, dalla Sicilia alla Campania, dalla Calabria alla Puglia. Un fronte sempre più redditizio per le cosche: il fatturato delle ecomafie supera ormai i 19, 3 miliardi di euro; il volume dei traffici illegali di rifiuti, secondo l’ultimo dossier pubblicato da Legambiente, potrebbe coprire 1.117 chilometri, più o meno la distanza che c’è tra Reggio Calabria e Milano; 290 sono i clan impegnati nel business dell’ecomafia censiti nel rapporto di Legambiente. Nel complesso, la Campania continua a occupare il primo posto nella classifica dell’illegalità ambientale, con 3.849 illeciti, pari al 12,5% del totale nazionale, 4.053 persone denunciate, 60 arresti e 1.216 sequestri, seguita dalle altre regioni a tradizionale presenza mafiosa: nell’ordine Calabria, Sicilia e Puglia, dove si consuma circa il 45% dei reati ambientali denunciati dalle forze dell´ordine nel 2010. Ciò che è cambiato negli ultimi anni nello scenario della Rifiuti Spa sono invece le rotte, non più quasi prevalentemente nord-sud, ma sempre più circolari, coinvolgendo tutte le regioni (con l’unica eccezione della Valle d’Aosta) e proiettandosi – come si è appena visto – pure su scala mondiale. La prova di ciò è nelle procure coinvolte nelle inchieste ex art. 260: delle 85 totali, 29 sono del Nord, 26 del Centro, 30 del Sud. Così capita pure che la monnezza della Lombardia finisca in provincia di Napoli (inchiesta Eurot), quelli pugliesi in Emilia Romagna (inchiesta Clean cars), mentre quelli abruzzesi finiscono in Grecia e Turchia (inchiesta Emelie) e così all’infinito. Un fenomeno molto esteso, quindi, che non si può vincere solo con il ricorso agli strumenti repressivi, a colpi di arresti e sequestri, ma chiede, anche, l’intervento attivo delle forze economiche e delle loro rappresentanze sindacali, della politica e dunque delle Istituzioni - ad ogni grado e livello - delle associazioni, dei cittadini. “Le Ecomafie”, sarà l’argomento della sesta puntata del format radiofonico “L’italia e le Mafie”, in onda mercoledì 14 marzo, dalle ore 12.00 alle ore 13.00, su Unis@und. Ospiti della trasmissione, condotta da Michaela Sica, Rita Di Simone e Giovanna Di Troia, saranno Antonio Pergolizzi, giornalista… scrittore e coordinatore dell´osservatorio nazionale di Legambiente sulle ecomafie, Nello Trocchia, giornalista e scrittore, Gianfranco Posa, portavoce Comitato Natale di Grazia, Vincenzo Martire, referente ‘Comitato Civico Boscoreale’, Luisa Lettieri, rappresentante ‘Mamme vulcaniche’.  
   
 

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