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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2012
 
   
  UE, PROJECT BONDS: DEI PRESTITI DESTINATI ALLE INFRASTRUTTURE

 
   
  Bruxelles, 12 marzo 2012 - Quando le banche smettono di fare prestiti e i governi non investono più, una soluzione può essere quella di distribuire dei project bonds, dei prestiti obbligazionari destinati al settore privato. Per rilanciare i progetti europei d´infrastrutture. Oggi più che mai è necessario "trovare nuovi strumenti per spostare il capitale". Il deputato di centro sinistra Göran Färm è il relatore responsabile del progetto sui prestiti obbligazionari destinati al settore privato al Parlamento europeo. Come già annunciato dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso, nel suo discorso sullo Stato dell´Unione nel settembre 2010, questo nuovo strumento finanziario non deve essere confuso con i famosi eurobonds. Questi ultimi sono infatti distribuiti dalla Banca centrale europea (Bce) per finanziare il deficit budgetario degli Stati membri. Mentre i project bonds sono destinati a partner privati con lo scopo di finanziare dei progetti europei d´infrastrutture che non realizzabili a condizioni commerciali, ma strategicamente importanti: trasporti, telecomunicazioni, energia. Rilanciare l´economia - Secondo le proiezioni della Commissione europea, entro dieci anni la modernizzazione delle infrastrutture europea avrà bisogno di un budget compreso tra 1.5000 e 2.000 miliardi di euro, quindi tra i 150 e i 200 miliardi di euro all´anno. Se questi grandi progetti d´infrastrutture hanno generalmente delle conseguenze positive sull´economia e sulla società, la crisi finanziaria mondiale ha frenato ogni forma d´iniziativa. Ha limitato le capacità d´investire delle aziende e degli investitori. La crisi è inoltre responsabile dei tagli ai budget nazionali, e quindi al sostegno che i poteri pubblici possono dare a questo tipo di progetti. I project bonds potrebbero essere la soluzione permettendo di lanciare nuovi cantieri e rassicurare i grandi investitori (fondi pensionistici, compagnie assicurative…). Il principio è semplice: la Banca europea per gli investimenti (Bei) fissa le garanzie o i prestiti permettendo così di limitare i rischi per gli investitori privati. Un effetto demoltiplicatore - "Il finanziamento europeo minimizzerà il rischio degli investitori di perdere dei soldi" sottolinea Göran Färm. "Un euro del budget europeo potrà in questo modo smuovere da 15 a 20 euro da parte dei fondi di pensione e di altri investimenti privati". Questo progetto dovrà continuare fino al 2014. In una prima fase pilota, è previsto che l´Unione europea contribuisca con circa 230 milioni di euro, per poter coprire i rischi presi dalla Banca europeo d´investimento su 5-10 progetti. Se la maggior parte degli eurodeputati sostengono l´idea dei project bonds, la presidentessa inglese della commissione all´Economia Sharon Bowles sottolinea che "la garanzia offerta da Bruxelles è limitata e non elimina il rischio". Il deputato ceco Ivo Strejček è contrario alla proposta e avverte che questo nuovo strumento finanziario utilizza i fondi europei per aumentare il debito pubblico nazionale degli Stati membri.  
   
 

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