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Notiziario Marketpress di
Venerdì 16 Marzo 2012 |
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MILANO (PICCOLO TEATRO STUDIO): STEVEN BERKOFF IN “SHAKESPEARE’S VILLAINS” - IL MALE DECLINATO IN TUTTE LE SUE VARIETÀ - DAL 28 MARZO ALL’1 APRILE
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Dopo il grande successo riscosso nel 2005 al Festival del Teatro d’Europa, torna allo Studio Expo Shakespeare’s Villains, scritto, diretto e interpretato da Steven Berkoff, attore, scrittore e regista inglese di cinema e teatro, eccentrico e iconoclasta, noto al grande pubblico per i suoi ruoli di ‘cattivo’ al cinema in film come Octopussy, Rambo o Arancia meccanica. E la sua ‘specializzazione’ nella caratterizzazione del maligno la esercita mirabilmente sulle tavole del palcoscenico con uno spettacolo ormai diventato il suo cavallo di battaglia, un one-man show che è un vero e proprio catalogo di analisi ed esplorazione dei "malvagi" shakespeariani. Dal cattivo “per eccellenza”, geniale, Riccardo Iii all´ “aspirante” cattivo Macbeth, fino all’ “apprendista” cattivo Amleto. E poi Iago, Shylock, persino Oberon merita una menzione in questa ´dissezione´ di caratteri. Berkoff esplora l’anima nera del Bardo, tratteggia il profilo di ognuno, li analizza con il suo sguardo glaciale, scandaglia le loro motivazioni e cerca di intuire cosa abbia influenzato le loro azioni. Una galleria infernale di personaggi la cui malvagità appare connaturata e altri che sembrano essere "condotti" al male da dinamiche sociali o famigliari, figure appartenenti a un immaginario teatrale condiviso che il talento camaleontico e caustico di Berkoff isola o associa, giustapponendo interpretazione e momenti di “disvelamento”. Solo in scena, passando da un ruolo all’altro con straordinaria naturalezza, da vero istrione, suggerisce diverse ipotesi interpretative, attribuisce a ognuno una specifica gestualità, recita le battute più significative cercando la complicità del pubblico. «Ho deciso – spiega Berkoff – di concentrarmi sui malvagi come se costituissero una sorta di strano genere: personaggi imperfetti, inaspriti, persino mentalmente disturbati, se volete. Ho cercato di presentarli, fornire una breve sintesi della trama, e poi interpretarli a modo mio. Ricordo di non essere mai stato capace di concentrarmi su quanto stavo per dire e, in effetti, di non aver saputo sempre che cosa volevo dire. Non ho potuto adottare un approccio accademico, dal momento che ci sono montagne di libri in grado di farlo molto meglio di me. Ho voluto spiegare i personaggi come attore e dire che cosa hanno significato per me». Www.piccoloteatro.org |
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