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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2012
 
   
  DONNE,COLLI:PREMIARE MERITO E FAR VALERE TALENTO

 
   
  Milano, 12 marzo 2012 - La rappresentanza femminile nelle istituzioni è stato il tema del convegno che si è a Palazzo Pirelli e al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario regionale alle Pari opportunità, Moda e Design Ombretta Colli, la vice presidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi, le consigliere regionali Arianna Cavicchioli, Chiara Cremonesi, Elisabetta Fatuzzo, Margherita Peroni e Luciana Ruffinelli. Presenti anche il presidente del Consiglio regionale Davide Boni e il costituzionalista Valerio Onida. "In Italia - ha spiegato Ombretta Colli - il principio di pari opportunità tra uomini e donne non ha ancora trovato una realizzazione adeguata. C´è uno squilibrio evidente tra la presenza delle donne in società, dove rappresentano la maggioranza della popolazione, e la rappresentanza femminile a livello istituzionale". Donne Nelle Istituzioni - Nell´attuale legislatura la presenza femminile nei due rami del Parlamento è aumentata del 5 per cento rispetto a quella precedente, ma le donne costituiscono appena il 21 per cento dei deputati, con 134 esponenti femminili su 630, e il,18 per cento dei senatori, con 59 donne su 315 eletti. Proprio ieri, giornata dedicata alle donne, in Senato è stata approvata una mozione che prevede la modifica della legge elettorale, in modo da garantire una rappresentanza femminile paritaria in Parlamento. Nel Consiglio regionale lombardo le donne sono 7 su 80 eletti. "In Lombardia - ha sottolineato Ombretta Colli - la partecipazione femminile al mondo del lavoro sfiora il 60 per cento, in linea con la media europea e ben 10 punti sopra la media nazionale. Questo è stato possibile anche grazie alle politiche messe in atto da Regione Lombardia, che le ha adottate con lungimiranza di vedute e con l´obiettivo di dare compimento concreto a quel principio di parità sancito dall´articolo 11 dello Statuto regionale". Statuto Regionale - L´articolo 11 dello Statuto della Lombardia recita infatti, al primo comma: "la Regione riconosce, valorizza e garantisce le pari opportunità tra uomo e donna in ogni campo, adottando programmi, leggi, azioni positive e iniziative atte a garantire e promuovere la democrazia paritaria nella vita sociale, culturale, economica e politica". "Regione Lombardia - ha continuato il sottosegretario Colli - considera l´equità tra uomini e donne, intesa come tutela e valorizzazione delle loro differenze, un valore fondamentale da promuovere e salvaguardare, eppure quello della rappresentanza femminile nelle istituzioni resta un tema aperto". Serve, quindi, un cambiamento sociale e culturale. Premiare Il Merito - "Un intervento sui criteri numerici - ha concluso Ombretta Colli - può quindi rappresentare una condizione necessaria ma non sufficiente, soprattutto se non supportato da politiche volte a tutelare il merito. Solo premiando il merito si possono mettere le donne nelle condizioni di far valere il loro talento e quindi creare le condizioni, perché il principio di democrazia paritaria tra uomini e donne si realizzi in maniera naturale e senza quelle forzature che rischierebbero di ridurlo a mero esercizio statistico".  
   
 

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