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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Marzo 2012
 
   
  ESPORTAZIONI PIEMONTESI: NEL 2011 LE VENDITE ALL’ESTERO AUMENTANO DELL’11,8% RISPETTO AL 2010

 
   
  Torino, 15 marzo 2012 - Secondo i dati diffusi dall’Istat, nel 2011 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 38,5 miliardi di euro, registrando un incremento dell’11,8% rispetto al 2010. Valutando le singole performance trimestrali si osserva, tuttavia, come la dinamicità delle vendite regionali all’estero si sia progressivamente ridotta nel corso dell’anno: si è passati, infatti, dal +16,8% registrato nel I trimestre al +13,0% e +11,3% del Ii e Iii trimestre. Nel periodo ottobre-dicembre 2011 l’incremento si è arrestato al +7,0%. Nel 2011 il valore delle importazioni piemontesi di merci ha raggiunto i 29,0 miliardi di euro, il 9,6% in più rispetto al 2010. Il saldo della bilancia commerciale piemontese rimane, pertanto, attivo per 9,6 miliardi di euro, in crescita rispetto al valore del 2010 (8,0 miliardi di euro). L’incremento realizzato dalle esportazioni regionali si colloca in linea con il dato medio nazionale (+11,4%). La crescita delle esportazioni ha coinvolto tutte le ripartizioni territoriali, risultando superiore alla media nazionale per l’Italia centrale (+13,0%) e inferiore per le altre aree, con variazioni comprese tra il +9,6% dell’Italia insulare e il +11,2% delle regioni nord-occidentali, passando per il +10,7% dell’Italia meridionale e il +11,1% della ripartizione nord-orientale. Il Piemonte si conferma, anche nel 2011, la quarta regione esportatrice, con una quota del 10,3% dell’export nazionale: tra le principali regioni esportatrici solo l’Emilia Romagna ha registrato una performance migliore rispetto a quella piemontese, con una crescita del 13,1%. Lombardia e Veneto hanno concretizzato incrementi rispettivamente del 10,8% e 10,2%. “Il Piemonte resiste, con orgoglio e forza, alle sferzate della crisi, con un trend migliore di Lombardia e Veneto. In un contesto europeo e mondiale così fragile, però, le nostre imprese non possono e non devono essere lasciate sole. Dobbiamo evitare che il peso degli ostacoli strutturali e la mancanza di credito limitino le nostre aziende e dobbiamo pensare a programmi di sviluppo che permettano al nostro export di trainare la ripresa, così da poter incrementare ordini, produzione e occupazione - commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. Per continuare ad essere credibili sui mercati esteri, grazie alla qualità che da sempre caratterizza i prodotti, il nostro tessuto imprenditoriale ha bisogno di politiche efficaci di internazionalizzazione e linee di intervento pensate ad hoc, proprio come quelle che abbiamo previsto nel Piano realizzato con la Regione Piemonte”. La crescita dell’export piemontese non ha interessato tutti i principali comparti. Il settore dei mezzi di trasporto, che genera il 21,7% delle esportazioni complessive ha registrato, infatti, una lieve flessione (-0,9%), frutto della diminuzione dell’export di autoveicoli (-7,0%), solo parzialmente compensata dalla crescita delle vendite all’estero di componenti autoveicolari (+4,8%). Secondo comparto per quota detenuta sull’export complessivo, la meccanica ha incrementato il valore delle merci esportate del +15,9% rispetto al 2010. Particolarmente brillante è risultata la performance del settore dei metalli e prodotti in metallo (quarto per importanza rivestita sulle esportazioni complessive), che ha registrato un aumento del 22,7%. Superiori alla media regionale anche gli incrementi registrati per i comparti alimentare (+12,1%) e del tessile-abbigliamento (+14,8%). Analizzando la destinazione delle vendite piemontesi oltre confine, si osserva come, anche nel 2011, il principale bacino di riferimento risulti l’Ue 27, con il 61,7% dell’export regionale diretto verso quest’area, contro il 38,3% destinato ai mercati extra-Ue 27. La quota detenuta dall’area comunitaria appare, tuttavia, in ulteriore ridimensionamento rispetto al 2010, quando le esportazioni destinate ai mercati dell’Unione europea rappresentavano il 62,8% di quelle complessive. Tale ridimensionamento è frutto, ancora una volta, della dinamica espansiva più contenuta manifestata dalle vendite piemontesi dirette ai partner comunitari: a fronte di un incremento complessivo delle esportazioni dell’11,8%, queste hanno realizzato un aumento del 9,8%. È risultata, invece, ben più sostenuta la crescita dell’export verso i Paesi extra Ue-27 (+15,2%). Il dettaglio territoriale mostra, infine, come la provincia di Alessandria continui a registare la perfomance migliore (+25,1%), seguita da Biella e Novara, che concretizzano rispettivamente aumenti del 13,9% e 11,9%. L’export del Verbano Cusio Ossola cresce ad un ritmo analogo a quello piemontese (+11,8%), mentre risultano inferiori alla media regionale i risultati delle restanti province, compresi tra il +9,0% di Vercelli e il +10,0% di Asti, passando per il +9,8% di Cuneo e il +9,6% di Torino.  
   
 

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