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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Marzo 2012
 
   
  UE, CRESCITA, EVASIONE FISCALE E SCHENGEN S´INVITANO NELL´EMICICLO

 
   
  Strasburgo, 15 marzo 2012 - I deputati hanno discusso le conclusioni del Summit europeo dell´1 e 2 marzo durante la sessione plenaria. L´evasione fiscale costa all´Unione europea un trilione di euro all´anno. I capigruppo si confrontano sulle conclusioni del Summit europeo durante la sessione plenaria. L´unione deve trovare un nuovo slancio concentrando le proprie energia sulla crescita. Quando il peggio della crisi del debito sembra essere passato, bisogna saper investire di nuovo sospendendo le misure di austerità. I deputati hanno commentato così le conclusioni del Summit europeo dell´1 e 2 marzo 2012, in presenza dei presidenti del Consiglio e della Commissione europea, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy - All´ultimo Summit europeo abbiamo fatto un passo in avanti per la stabilità economica e l´unione fiscale. A seguito del più grande incentivo di bilancio dagli anni Trenta ad oggi, l´uscita dalla crisi necessita ora di una fiducia per la creazione di un´economia europea sostenibile nel lungo termine. "Eccco perché le misure del trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell´unione economica e monetaria, firmato a questo Summit, sono così importanti".´ L´unione europea non è ancora uscita dalla crisi, ma potrebbe aver girato l´angolo e trovarsi ora in una fase di rinnovata stabilità e crescita. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, ha anche indicato che con il trilione di euro persi ogni anno a causa dell´evasione fiscale potremmo aver risolto i molti problemi. Rispetto alla situazione in Grecia, Barroso ha annunciato che la Commissione presenterà presto un piano di crescita per il paese, sottolineando il bisogno di coniugare le misure di austerità con quelle di crescita. Ha anche chiesto ai governi nazionali di passare all´azione per poter raggiungere gli obiettivi della strategia dell´Ue 2020. Il presidente del Partito popolare europeo Joseph Daul - Il nuovo trattato fiscale è un importante traguardo ma ciò che è ancora più importante è applicare le misure contenute in esso. "Il nuovo trattato fiscale, il six pack e il two pack sono strumenti utili ma bisogna applicarli correttamente" ha aggiunto sottolineando la lentezza con la quale gli Stati membri stanno applicando le regole che hanno firmato in passato. "Oggi i cittadini hanno bisogno di lavoro, soprattutto i giovani, e la nostra economia deve crescere non solo ora ma anche in futuro". Il parlamentare del gruppo S&d Hannes Swoboda - "Vorrei spendere qualche parola sulla dichiarazione fatta dal presidente francese Nicolas Sarkozy sulla sospensione temporanea dello spazio Schengen. Dovremo mostrare il nostro passaporto per andare a Strasburgo?". Sulla crisi: "Abbiamo reagito troppo tardi rispetto alla disoccupazione dei giovani. Ė scandaloso che ci siano cittadini che lavorano per mille euro o meno". I leader dei liberali (Alde) Guy Verhofstadt è stato scettico sulla maniera in cui il Consiglio europeo avrebbe rivoluzionato la crisi in Europa. Ha criticato il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi per aver emesso nuova moneta, "una soluzione insufficiente alla crisi". Lotta all´evasione fiscale e ai paradisi fiscali, e obbligo delle banche a dichiarare le somme depositate all´interno dell´Ue, come è stato fatto negli Stati Uniti. Ecco le proposte del deputato dei Verdi Daniel Cohn-bendit. Ha anche richiesto un "tripla regola d´oro" per l´Unione europea che dovrebbe regolare le questioni ambientali e sociali, e non solamente quelle fiscali. Martin Callanan, presidente del gruppo Ecr ha dichiarato: "L´europa non sta bene. La debolezza economica è il problema e il nuovo trattato fiscale è semplicemente irrilevante", ha dichiarato sottolineando "il collasso della qualità della vita e il livello di disoccupazione mai visti dagli anni Trenta". Paul Murphy (Gue/ngl) - "Provare a risolvere il deficit fiscale significa tagliare ancora 5,7 miliardi in Irlanda, e più di dieci miliardi nella zona euro. Questo non significa crescita, ma disoccupazione, più crisi e servizi pubblici peggiori". Il vicepresidente del gruppo Efd Nigel Farage è stato scioccato dai discorsi ottimisti dello scorso Consiglio. Sulla Grecia, oltre un terzo salvataggio ipotetico, ha parlato di crocifissione del paese.  
   
 

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