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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2012
 
   
  CREDITO ALLE IMPRESE, DOMANDA STABILE A RAVENNA

 
   
  Ravenna, 19 marzo 2012 – La città ha registrato la maggiore stabilità nella domanda di credito attivata dalle imprese locali (79,3%). È comunque presente una quota di imprese, pari al 17,1%, che nel corso del 2011 ha visto aumentare la propria richiesta di finanziamenti. Nell’ambito dell’Osservatorio regionale sul credito in Emilia-romagna, Unioncamere e Istituto Tagliacarne hanno condotto una indagine campionaria sull’accesso al credito delle imprese della regione. Il rapporto completo è disponibile sul sito della Camera di Commercio. Dall’indagine emerge che il tessuto produttivo della provincia di Ravenna, pur risentendo degli effetti della crisi internazionale, mostra una capacità di tenuta allo scenario economico negativo migliore rispetto alla media regionale. Infatti il 22,0% delle imprese intervistate ha registrato, nel corso del 2011, un aumento del volume d’affari (20,6% a livello regionale) mentre la quota di imprese che hanno subito una riduzione del proprio fatturato (37,3%) è inferiore di 4 punti percentuali a quella dell’Emilia-romagna nel suo complesso. Tuttavia, le prospettive per il 2012 sono meno rosee rispetto alla media regionale, con l’8,1% delle imprese che si aspetta un aumento di fatturato e ben il 42,6% che invece prevede una contrazione delle entrate. Le scelte finanziarie delle imprese operanti in provincia di Ravenna sono in linea con il profilo medio regionale: il 58,0% delle imprese ricorre all’autofinanziamento, canale privilegiato di reperimento di risorse, seguito dai finanziamenti bancari (55,3%). Poco inferiore alla media regionale è il ricorso a leasing/factoring (12,7%) mentre più diffuso rispetto al complesso dell’Emilia-romagna è il venture capital (0,7%). Andando ad approfondire il grado di utilizzo del canale bancario, il 74,5% degli intervistati dichiara di avere relazioni di affidamento in essere con il sistema creditizio, percentuale elevata, ma inferiore di 2 punti percentuali rispetto alla quota emiliano romagnola (76,5%). La stragrande maggioranza delle risorse finanziarie concesse alle imprese operanti in provincia di Ravenna nel corso del 2011 è stata destinata a soddisfare le esigenze di gestione corrente, mentre appena il 12,4% delle imprese intervistate ha utilizzato il credito bancario per avviare progetti di investimento, a fronte di una media regionale del 14,3%. La bassa propensione ad investire, inferiore rispetto al profilo medio emiliano-romagnolo, suggerisce che il tessuto produttivo locale, a seguito del clima recessivo, abbia preferito congelare progetti di lungo termine in attesa di una congiuntura più favorevole. Rispetto alle altre province emiliano-romagnole, quella di Ravenna ha registrato la maggiore stabilità nella domanda di credito attivata dalle imprese locali (79,3%). È comunque presente una quota di imprese, pari al 17,1%, che nel corso del 2011 ha visto aumentare la propria richiesta di finanziamenti. In riferimento all’ammontare di credito erogato, si registra una tendenza del sistema bancario ad aumentare il monte fidi concesso in maniera più pronunciata rispetto a tutte le altre province dell’Emilia-romagna: il 18,9% degli intervistati rileva infatti un incremento dei finanziamenti concessi. Ad ogni modo, i giudizi delle imprese della provincia si orientano prevalentemente sulla stabilità (73,0%). È interessante comunque osservare che l’offerta di credito nella provincia di Ravenna si mostra più dinamica di quella registrata a livello medio in Emilia-romagna. A delineare un atteggiamento positivo da parte degli istituti di credito nei confronti delle imprese operanti in provincia di Ravenna, contribuisce anche il dato relativo alle richieste di rientro, ricevute da appena il 7,3% delle imprese intervistate (a fronte di una media regionale pari all’11,1%). Tale risultato suggerisce che le imprese locali non hanno incontrato difficoltà nel remunerare le proprie posizioni debitorie. Per quanto riguarda l’evoluzione dell’onerosità dei costi di affidamento, le imprese attive in provincia di Ravenna sembrano incontrare meno difficoltà della media regionale: ben il 90,1% degli intervistati dichiara che l’ammontare di garanzie richieste per l’ottenimento di finanziamenti è rimasto invariato nel corso del 2011 e oltre metà del campione non rileva variazioni del tasso di interesse o delle commissioni applicate ai fidi. Ad ogni modo, sebbene inferiori alle altre province emiliano-romagnole, le quote di imprese che hanno registrato incrementi di queste ultime due voci di costo rimangono elevate (nel 47,7% dei casi si rileva un rialzo del tasso di interesse e nel 46,7% un inasprimento delle commissioni). Proprio l’aumento dei costi risulta essere la criticità maggiormente lamentata nei rapporti tra sistema bancario e tessuto imprenditoriale, con una percentuale (pari al 27,0%) superiore alla media regionale. Più avvertiti rispetto al profilo medio dell’Emilia-romagna sono anche l’aumento del tasso di interesse (16,2%) e la riduzione dell’orizzonte del debito (5,4%). Al contrario, la riduzione del credito concesso non è un problema percepito in maniera rilevante (4,5%), come era prevedibile sulla base dei risultati emersi in precedenza. Complessivamente, comunque, le imprese operanti in provincia di Ravenna sono sostanzialmente soddisfatte delle proprie relazioni con gli istituti di credito (il 42,3% degli intervistati non sottolinea alcuna criticità). I rapporti con il sistema dei Confidi - La Camera di Commercio di Ravenna si è dimostrata, da sempre, particolarmente sensibile verso le esigenze di credito delle imprese tramite il supporto (finanziario e operativo) all’attività dei consorzi fidi (Confidi). Valutando il grado di utilizzo del sistema dei Confidi, la provincia di Ravenna si colloca poco al di sotto della media regionale (23,3% a fronte del 25,1% relativo all’Emilia-romagna nel suo complesso). Sebbene la maggioranza delle imprese che vi hanno fatto ricorso abbia espresso soddisfazione circa l’operato dei Confidi (con una quota pari all’85,0%), una percentuale superiore rispetto al profilo medio regionale ha lamentato delle criticità rispetto ai servizi resi all’azienda (il 15,0% a fronte dell’11,9% relativo all’Emilia-romagna).ricorso al Confidi e giudizio sui servizi da esso offerti da parte delle imprese in Emilia-romagna e in provincia di Ravenna (Valori percentuali)  
   
 

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