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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2012
 
   
  UE: I VANTAGGI DI UN´ECONOMIA SOSTENIBILE A BASSE EMISSIONI CO2

 
   
  Strasburgo, 22 marzo 2012 - La commissione ha adottato "una strategia per un´economia competitiva a basse emissioni di Co2 entro il 2050". L´obiettivo è quello di ridurre le emissioni Co2 dell´80% entro il 2050. Se le scadenze verranno rispettate, alcuni Stati membri - in particolare la Polonia - temono che le loro industrie verranno delocalizzate. Abbiamo intervistato il deputato inglese Chris Davies del gruppo liberal democratico sul voto di giovedì 15 marzo in sessione plenaria. Dopo essere stata votata dalla commissione parlamentare per l´Ambiente, la strategia 2050 deve essere votata in plenaria per diventare la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Intervista con il relatore Chris Davies. Cos´è un´economia a bassa intensità di Co2? Chris Davies - La settimana scorsa ho visitato un cantiere a Carlisle. Si tratta di un nuovo supermercato in costruzione. Sono stati trivellati 56 metri in profondità: dell´acqua è stata pompata attraverso dei rubi e riscaldata naturalmente grazie al calore delle crosta terrestre. Ė un sistema molto semplice che permetterà di risaldare il supermercato risparmiando 100.000 euro all´anno. Il costo del sistema sarà ammortizzato in cinque anni. Ecco un esempio di economia sostenibile a bassa intensità di emissioni Co2. Ed è grazie al programma a bassa intensità di emissioni Co2 che le persone hanno cambiato idea. I risparmi delle aziende sono sorprendenti. Nella sua relazione l´Europa dovrebbe rendersi conto dell´urgenza di cambiare le cose. Il rischio è che perda in competitività. Come accelerare questo processo di presa di coscienza? Cd - In Europa è una questione delicata. La democrazia favorisce la partecipazione dei poteri pubblici, rallentando cosi il processo decisionale. In Cina, per esempio il governo ha fissato degli obiettivi sulla consumazione di energia per le fabbriche. Quelle che non rispettano le quote devono interrompere la produzione. Non abbiamo lo stesso potere di controllo, per questo è necessario sensibilizzare e trasmettere l´idea di urgenza. In altre parole, per far girare un supertanker (l´Unione europea) bisogna rallentare il ritmo e fare retromarcia al più presto. Qual è l´impatto della crisi attuale e delle misure d´austerità sulla politiche nazionali destinate a ridurre le emissioni di Co2? Cd - L´ambiente non è la priorità del momento. Ė pericoloso perché bisognare cambiare le cose e trovare degli accordi internazionali. Una centrale elettrica è funzionante per 20-30 anni. Per raggiungere gli obiettivi fissati per li 2050, bisogna cominciare adesso definendone i dettagli per gli investitori, che hanno bisogno di avere una visione sul lungo termine. Il ministro all´Ambiente polacco ha detto qualcosa di molto giusto venerdì scorso. Siamo fieri del fatto che vogliamo ridurre le emissioni di più del 20% entro il 2020, ma questo obiettivo sarà raggiungibile solamente delocalizzando una parte dell´industria e importando comunque i prodotti. In altre parole, questo non cambierà le cose a livello mondiale. Nonostante ciò, fissare degli obiettivi conduce al cambiamento. Come successo nel settore automobilistico. Gli obiettivi sono stati fissati per rendere le macchine meno inquinanti. Quattro anni dopo l´entrata in vigore della legge, l´industria automobilistica riduce ogni anni le emissioni e chi compra una macchina consuma meno benzina.  
   
 

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